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Chi c’era al Premio De Sanctis Economia. Le foto

Si è svolta il 27 novembre presso il ministero dell’Economia e delle Finanze, la cerimonia di consegna del Premio De Sanctis per le Scienze Economiche. Giunto alla seconda edizione, il Premio, presieduto da Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia, è stato assegnato agli economisti Marco Pagano, professore di Finanza presso l’Università di Napoli Federico II. Ha insegnato presso l’Università Bocconi e l’Imperial College ed è stato direttore editoriale della Review of Finance. Ha presieduto il Comitato Scientifico Consultivo dell’European Systemic Risk Board (ESRB) ed è stato presidente dell’Istituto Einaudi per l’Economia e la Finanza (EIEF) e direttore del Centro di Studi in Economia e Finanza (CSEF) e Alessandra Voena, economista empirica che studia principalmente l’economia della famiglia e l’economia della scienza e dell’innovazione, attualmente è docente di Economia presso la Stanford University ed è Editore della Journal of Labor Economics. Ha insegnato precedentemente presso l’Università di Chicago ed è stata Visiting Assistant Professor presso la Yale University e ricercatrice post-dottorato presso la Kennedy School of Government della Harvard University.

Alla cerimonia, presentata dalla conduttrice televisiva della Rai Daria Luppino, sono intervenuti il Capo di gabinetto del ministero dell’Economia e delle Finanze Stefano Varone che ha portato i saluti del ministro Giancarlo Giorgetti; il Funzionario Generale della Banca d’Italia Gianluca Trequattrini, e il Presidente della Fondazione De Sanctis, Francesco De Sanctis.

La giuria del Premio è composta inoltre da Franco Anelli, Graziella Bertocchi, Giuseppe Chiné, Gianni Letta, Daria Perrotta, Gianluca Trequattrini e Stefano Varone.

Le motivazioni del Premio a Marco Pagano sono state lette dal Capo Gabinetto del Presidente del Consiglio dei ministri, prof. Gaetano Caputi. Il riconoscimento è stato consegnato dal Presidente di Open Fiber, prof. Paolo Ciocca.

La prof.ssa Graziella Bertocchi ha letto le motivazioni del Premio ad Alessandra Voena. Il riconoscimento è stato consegnato dal direttore Regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo, Roberto Gabrielli.

“Le attività della Fondazione, che valorizzano e promuovono i valori e l’eredità di De Sanctis, sono un valido strumento di riflessione e approfondimento soprattutto per le nuove generazioni, da incentivare a investire nella propria formazione”, ha dichiarato Giorgetti nel messaggio inviato.

“L’importanza del premio ha un rilievo nazionale, è l’idea di qualcosa che può diventare faro delle nuove generazioni”, ha detto invece Varone.

Gianluca Trequattrini ha ricordato “il legame fra l’economia e la letteratura, a cui De Sanctis dedicò gran parte della sua esistenza e per cui è ricordato ancor oggi”. “Esso rappresenta in fondo la ragion d’essere dell’iniziativa della Fondazione De Sanctis di istituire un riconoscimento per chi si è distinto per i contributi prodotti nel campo della scienza economica”, ha concluso.

Marco Pagano ha affermato di essere “molto grato alla commissione del Premio De Sanctis per questo riconoscimento. Da ragazzo ho studiato con ammirazione sui libri di questo grande pensatore e come lui mi sono sempre sentito radicato non solo nel mio Paese ma in particolare nel Mezzogiorno. Ho dedicato buona parte della mia attività di insegnamento a far crescere la ricerca in economia e finanza nel Mezzogiorno e oggi a Napoli c’è un gruppo di giovani ricercatori che non ha nulla da invidiare alle migliori università europee e lavora in collaborazione con studiosi di tutto il mondo. Un esempio che mi pare particolarmente attuale di come la finanza potrebbe aiutarci ad affrontare meglio il gravissimo problema del riscaldamento globale è uno ‘EU Climate bond’. L’uso innovativo della finanza potrebbe aiutarci ad affrontare simultaneamente due tipi di problemi: l’emergenza climatica e la carenza di un titolo di debito sicuro (un “safe asset”) a livello federale europeo”.

“Vorrei lodare l’iniziativa di istituire il premio De Sanctis per le scienze economiche”, ha affermato Alessandra Voena. “Una materia spesso incompresa ma che fornisce lo strumento per capire le più importanti forze che animano la società come la famiglia, la prima e più importante unità di decisione economica. Famiglia di tutti i tipi, in cui avvengono le scelte che interessano gli economisti. Tra queste è importante capire le origini delle diseguaglianze di genere e il ruolo economico delle norme sociali che possono limitare la crescita economica impedendo a ciascuno di esprimere le proprie capacità nel mercato. Spero che la ricerca economica in Italia continui a indagare in maniera empirica come queste norme possano diventare una forza e non un vincolo”.

 

 

 



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