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Come sarà l’astronauta del futuro. Il racconto di Villadei al Festival Aerospazio 2024 di Olbia

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Marilisa Pischedda
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Marilisa Pischedda
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Walter Villadei
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Flavia Giacobbe e Walter Villadei
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Walter Villadei
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Marilisa Pischedda e Walter Villadei
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Walter Villadei
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Flavia Giacobbe e Walter Villadei
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Flavia Giacobbe e Walter Villadei
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Flavia Giacobbe e Marilisa Pischedda
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Flavia Giacobbe
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Flavia Giacobbe e Walter Villadei
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Davide Cipelletti

Nell’epoca della New space economy, l’astronauta diventa un vero e proprio ambasciatore dello spazio, “in grado di interagire sia con il mondo della ricerca, sia con il mondo industriale, per raccontare loro le opportunità che ci sono oltre l’atmosfera”. Così il colonnello Walter Villadei ha raccontato la sua esperienza in orbita nell’intervista con il direttore di Formiche e Airpress, Flavia Giacobbe, in occasione del Festival dell’Aerospazio di Olbia organizzato dal direttore di ASTEC, Marilisa Pischedda. Per l’astronauta, oggi si assiste “a un’opportunità straordinaria, quella di interagire con questi mondi e spingere l’utilizzo dello spazio per contesti nuovi”.

Due voli spaziali all’attivo, uno suborbitale con lo spazioplano di Virgin Galactic nel giugno del 2023, e uno verso la Stazione spaziale internazionale con Axiom a gennaio di quest’anno, il colonnello Villadei ha anche raccontato che atmosfera si respira negli Stati Uniti all’alba di questa nuova era spaziale: “C’è una mentalità differente, la capacità di accettare il rischio; l’errore non è un fallimento, ma un passaggio che mi porta al successo; non un momento in cui mi fermo, ma un momento per imparare qualcosa di nuovo”.


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