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Undici anni senza Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. Foto archivio Pizzi

Sono passati undici anni dalla morte, a Milano, di Raimondo Vianello, tra i fondatori della televisione italiana, ha lavorato prima alla Rai come autore, conduttore e attore, per poi spostarsi sulle reti Mediaset. A pochi mesi di distanza si spense anche Sandra Mondaini, moglie di Vianello dal 1962 e compagna dia avventure lavorative.

Se la sit-com trasmessa su Canale 5, Casa Vianello, è tra i ricordi più recenti della coppia Vianello-Mondaini, la cui formula del successo erano i battibecchi tra i due coniugi, così simili alla vita quotidiana di tanti italiani, non si possono dimenticare anche le origini di Raimondo Vianello.

Tra i molti episodi che coinvolgono l’attore e comico, la censura subita nel corso del programma “Un due tre”, tra i primi programmi televisivi italiani in onda sull’unica rete allora esistente, condotto assieme a Ugo Tognazzi. Come raccontato dai due nel corso di una intervista, “il 25 giugno 1959, prendono bonariamente in giro il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi con una scenetta in cui Tognazzi cade dalla sedia proprio come era successo la sera prima al Teatro alla Scala al Capo dello Stato accanto al Presidente francese Charles De Gaulle. Questo episodio determina un primo allontanamento del duo comico dalla Rai, come loro stessi racconteranno poi nel 1982 durante la trasmissione Movie Movie” (qui l’articolo).

Ma il matrimonio privato e lavorativo con Sandra Mondaini è protagonista delle foto dell’archivio di Umberto Pizzi.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata



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