“La Shoah, l’antisemitismo, il nazismo e il razzismo sono incompatibili con la società occidentale, con i pilastri identitari della civiltà occidentale”. Sono le parole del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al seminario “La memoria della Shoah e l’identità europea” che si è tenuto all’università Luiss, a Roma. “Il ricordo di per sé serve a poco se non si capisce per che cosa ricordare e non basta dire ‘perché non accada mai più’. Lo diciamo tutti, ma è un po’ banale. La speranza perché non accada mai più può fondarsi su mero sentimentalismo – prosegue – È impressionante sentire storie di bambini sterminati e bruciati nei campi di sterminio, vedere migliaia di scarpe nel museo dell’olocausto di Auschwitz. Ma la commozione passa, può dar luogo ad altre commozioni. Oppure può fondarsi, quel perché non accada mai più, sul coltivare l’avversione verso le ideologie che la causava. Così almeno iniziamo a condannare senza se e senza ma quella ideologia. Ma anche questo non basta perché può capitare che un’altra ideologia o teocrazia faccia le stesse cose”.
Valditara chiede “cosa abbiamo predicato in tutti questi anni?”. “L’indulgenza che ampie masse pur dichiarandosi democratiche e antifasciste hanno avuto verso i fatti del 7 ottobre deve fare riflettere – continua – Si possono discutere tutte le realtà politiche, condannare certi fatti che riguardano anche il comportamento del governo israeliano, ma questo è altro discorso. Sul pogrom, su Hamas credo non ci si possa dividere. Eppure ci si è divisi”. Per il ministro il vero insegnamento della Shoah è “recuperare il cuore della civiltà occidentale. Ricucire quella frattura, ripartire da quella civiltà che si basa sulla sacralità, sulla intangibilità, sulla centralità della persona”. “Qualunque ideologia che metta lo Stato, il partito, la razza, l’idea, la religione prima della centralità della persona va contrastata – conclude – perché la intangibilità e la sacralità della persona umana è quella che deve essere condivisa da qualsiasi sincero democratico che crede nello Stato di diritto, nel valore della libertà e nella buona fede oltre che nella responsabilità”. Questi, sottolinea Valditara, “sono i pilastri della civiltà occidentale. Se noi rinunciamo a tutto questo credo che, magari non nelle forme così devastanti come la Shoah, ma altri episodi nel corso della storia futura potremmo certamente aspettarceli”.
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