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Chirico, Polito, Sallusti e Salvini alla corte di Bruno Vespa. Foto di Pizzi

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Annalisa Chirico
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Marisela Federici
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Paola Mainetti, Marisela Federici
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Paola Mainetti
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Matteo Salvini
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Matteo Salvini
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Matteo Salvini
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Matteo Salvini
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Matteo Salvini
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Matteo Salvini
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Matteo Salvini
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Matteo Salvini
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Matteo Salvini
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Pippo Franco, Piera Bassino
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Pippo Franco, Piera Bassino
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Antonio Polito, Bruno Vespa, Matteo Salvini, Alessandro Sallusti
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Antonio Polito, Bruno Vespa, Matteo Salvini, Alessandro Sallusti
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Antonio Polito, Bruno Vespa, Matteo Salvini, Alessandro Sallusti
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Marisa Stirpe
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Marisa Stirpe
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Matteo Salvini, Alessandro Sallusti
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Bruno Vespa, Antonio Polito
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Bruno Vespa, Antonio Polito
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Bruno Vespa, Matteo Salvini
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Matteo Salvini
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Matteo Salvini
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Matteo Salvini

È oramai un grande classico degli appuntamenti nell’agenda della politica italiana. A Residenza di Ripetta ieri è stato il giorno dedicato alla presentazione del libro di Bruno Vespa “Perché l’Italia diventò fascista e perché il fascismo non può tornare”. Protagonista della serata Matteo Salvini alla destra e alla sinistra del quale c’èrano Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera, Alessandro Sallusti, direttore del Giornale e appunto Bruno Vespa. Non a caso Enrico Lucci porta con sé un cartellone con il faccione del Cavaliere e lo poggia sul tavolo dei relatori. Se lo saranno chiesto, i moderatori, che senso avesse “moderare” Matteo Salvini.

Un pubblico ricco per la presentazione, tanti i protagonisti della mondanità capitolina tra cui dame dei salotti romani come la contessa Marisela Federici ed immancabili vip come Pippo Franco e Camilla Morabito. Un evento mondana e patinato a cui non sono mancati Annalisa Chirico e la moglie di Bruno Vespa Augusta Iannini.

L’ex vicepremier osserva con volto rilassato, tono pacato dagli spalti i guai del governo giallorosso, dall’Ilva al nuovo caso Alitalia, pronto a rientrare in campo nel prossimo futuro, ma non troppo prossimo. “Non penso che andranno oltre qualche mese”, è la diagnosi impietosa del leghista. Fra le righe però, traspare la consapevolezza che terremotare in fretta e furia il governo, ora, forse non conviene. Muoiano i Filistei, più avanti, senza Sansone. Dopotutto ereditare i postumi di questa finanziaria e delle due più grandi crisi industriali del Paese negli ultimi vent’anni non è un grande affare. Nel frattempo è bene prepararsi. La Lega ha scalato la vetta e, sondaggi alla mano, non ha intenzione di scendere a breve (continua a leggere l’articolo di Francesco Bechis).

(Foto Umberto Pizzi:Riproduzione riservata)

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