Skip to main content

George Soros è un filantropo convinto: ha finanziato gli studenti dell’Università del Capo in Sudafrica durante gli anni della lotta contro l’apartheid e ha firmato nel 2011 una lettera aperta ai leader europei scritta, tra gli altri, assieme a Emma Bonino e Massimo D’Alema. Ora promuove la campagna del governo dell’Uruguay a favore della legalizzazione della marijuana. Con la sua fondazione Open Society, Soros si è impegnato ad aiutare economicamente il governo di José Mujica nell’obiettivo di legalizzare produzione, vendita e distribuzione della cannabis.

LE ORIGINE EBREE
Il suo cognome di origine è Schwartz, ma nel 1936 la famiglia decise di cambiarlo per Soros a causa del forte antisemitismo dell’epoca. Suo padre era uno scrittore ed editore molto conosciuto per le sue pubblicazioni in lingua esperanto. Soros ha 83 anni ed è nato in Ungheria, ma è stato nazionalizzato cittadino americano.

L’INFLUENZA DI POPPER
I primi passi di Soros nel mondo finanziario sono avvenuti durante l’iperinflazione in Ungheria tra il 1945 e il 1946. In quell’anno, è fuggito dall’occupazione sovietica durante un congresso di in Svizzera. Così, è riuscito ad arrivare in Inghilterra e si è laureato in Filosofia alla London School of Economics nel 1952. Tra i suoi professori c’era Karl Popper.

L’APERTURA NELL’EX UNIONE SOVIETICA
Nel 1956 Soros è partito per gli Stati Uniti, dove cominciò a lavorare con F. M. Mayer e come analista finanziario di Wertheim & Co. Dopo è stato dirigente di Arnhold and S. Bleichroder e fondatore del Quantum Fund. Dopo aver guadagnato una fortuna con alcuni fondi di investimento, ha deciso di cominciare a finanziare progetti di apertura al mondo occidentale in alcuni Paesi dell’ex Unione sovietica, donando milioni di dollari. È il principale sostenitore di movimenti come “Solidarietà” in Polonia e “Lettera 77” della Repubblica Ceca.

SENTIMENTO EUROPEO
Ad ottobre del 2011, Soros ha firmato una breve lettera aperta indirizzata ai leader dell’Eurozona per chiedere di rispondere alla crisi della moneta unica con “più Europa”. Tra i firmati c’erano 95 personalità europee tra cui Emma Bonino, Massimo D’Alema, Javier Solana, Daniel Cohn-Bendit e Andrew Duff.

L’OPEN SOCIETY
La fondazione Open Society finanzia anche gruppi impegnati nel combattere il narcotraffico in America latina e Stati Uniti, tra cui la Commissione globale sulla politica di droghe degli ex presidenti Fernando Henrique Cardoso (Brasile), Ernesto Zedillo (Messico) e César Gaviria (Colombia).

Pedro Abramovay, che dirige i lavori della Open Society in America latina, sostiene che l’impegno di Soros nella politica sulle droghe è collegato ai diritti umani, la trasparenza e l’immigrazione. Abramovay ha insistito che Soros non ha nessun affare in Uruguay nel settore agricolo, come è stato suggerito da alcuni giornali.

LA SPERANZA DEL GOVERNO
Il costo della campagna a favore della legalizzazione della marijuana è stato di 100mila dollari, una cifra significativa per un evento simile in Uruguay. Secondo alcuni giornali locali, l’Open Society ha contribuito con 60mila dollari. La società investe 34 milioni di dollari in progetti in America latina, di cui il 10% nella battaglia contro le droghe.

Il presidente dell’Uruguay, José Mujica, ha confermato alla Bbc la partecipazione di Soros nel progetto di legalizzazione della marijuana: “Lui ha influenza in alcune ong importanti, ha collaborato e lo continuerà a fare in questo senso”, ha detto. Sicuramente non solo con i suoi contatti, ma anche con le risorse economiche per quella che il governo dell’Uruguay considera una buona causa.

George Soros

Perché Soros ha finanziato la campagna pro-marijuana in Uruguay

George Soros è un filantropo convinto: ha finanziato gli studenti dell’Università del Capo in Sudafrica durante gli anni della lotta contro l’apartheid e ha firmato nel 2011 una lettera aperta ai leader europei scritta, tra gli altri, assieme a Emma Bonino e Massimo D’Alema. Ora promuove la campagna del governo dell’Uruguay a favore della legalizzazione della marijuana. Con la sua…

Così le missioni italiane coniugheranno bilancio e difesa. Parola di Mauro

“Sono sempre sconvolto dal fatto che spesso il consenso per gli euroscettici cresce, perché gli euroconvinti si comportano da eurocretini, senza dare seguito alle loro intenzioni”. Così si è espresso Mario Mauro, ministro della Difesa, sugli esiti auspicati del Consiglio europeo della Difesa, che domani avvierà i lavori a Bruxelles. “L'Italia – ha aggiunto il ministro durante il tradizionale scambio…

Così monta l'assedio al Quirinale

Più Giorgio Napolitano ribadisce la sua contrarietà alle elezioni anticipate prima del 2015, più torna a minacciare le proprie dimissioni piuttosto che sciogliere le Camere fra qualche mese, più cresce l’assedio al Quirinale. Un assedio di doppio tipo, esplicito o implicito, ma ugualmente equivoco nella sua contraddittorietà. L'ATTACCO FRONTALE E’ sicuramente esplicito l’assedio condotto dal Movimento di Beppe Grillo e…

Pennacchi, Buttafuoco, Alberti. Fandango crocevia di scrittori. Le foto di Pizzi

Fandango crocevia di scrittori. Ieri la presentazione del nuovo libro di Antonio Pennacchi, "Storia di Karel" (Bompiani) è stata l'occasione di ritrovo per l'autore, premio Strega nel 2010 con "Canale Mussolini", e altri colleghi scrittori: Barbara Alberti, in versione invernale con colbacco e sciarpa colorata, lo scrittore siciliano Pietrangelo Buttafuoco, Lorenzo Pavolini, nipote del gerarca fascista Alessandro cui ha dedicato…

Ecco luci e ombre sul regolamento dell'Agcom

Il potere di rimuovere i contenuti sul web attribuito all'Agcom dal nuovo regolamento sul diritto d'autore trova nuova linfa per alimentare il dibattito aperto da giuristi ed esperti. La versione finale del testo pubblicato sul sito dell’Autorità comunicava di aver tenuto conto delle osservazioni emerse nella fase antecedente alla votazione del regolamento soprattutto dal confronto con la Commissione europea che aveva…

Quanto Civati c’è in Renzi. Parola di civatiana

L’ultimo endorsement è forse quello più inaspettato per Pippo Civati. “Questo Civati è bravissimo”, avrebbe detto Silvio Berlusconi nel corso di una cena ad Arcore. La corsa congressuale ha dato molta visibilità all’outsider brianzolo e alle sue istanze che sembra aver recepito in parte anche Matteo Renzi. Ius soli, immigrazione, unioni civili, riforme. C’era molto di Civati nel discorso del…

L'Italia s'è desta?

La battaglia è iniziata! Dopo scaramucce più o meno palesi, con dichiarazioni sempre più schierate, il confronto fra i sostenitori di “o Maastricht o morte” e del ritorno alla Sovranità nazionale si è fatto quanto mai serrato. L’evoluzione è avvenuta non solo per il precipitare della situazione economica italiana che non riesce a tirare su la testa, ma anche in…

Web Tax, la singolar tenzone tra Letta e Renzi

Tra Renzi e Letta non mettere... la Web tax. Il nuovo terreno di scontro tra l'arrembante neo segretario del Pd e il compassato presidente del Consiglio, da tempo sotto il "fuoco amico" dello scalpitante sindaco di Firenze, è l'emendamento alla legge di stabilità che prevede che i giganti del Web - Google, Facebook, Apple e Amazon per citarne alcuni -…

I tre Pd di Renzi

Il titolo di copertina di Formiche mensile – Chi sfiderà Renzi? L’enigma del centrodestra – non è un semplice interrogativo, e neppure un oroscopo per il 2014, quanto una riflessione sul complesso delle questioni emerse nell’anno di elezioni politiche che non hanno soddisfatto nessuno e non possono essere risolte dicendo di volere tutto cambiare per lasciare in piedi l’intero preesistente…

Perché tutti sono pazzi di Bot e Btp

Secondo i dati contenuti nel supplemento al Bollettino Statistico della Banca d’Italia, diffuso il 13 dicembre scorso, a settembre il debito totale lordo dell’Italia è aumentato di circa 9 miliardi rispetto al mese precedente, attestandosi a fine mese a 2069 miliardi (per ottobre il totale è 2085 miliardi). Dallo spaccato dei titoli per settore detentore emerge che a settembre gli…

×

Iscriviti alla newsletter