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Addio Ingroia, arrivederci Grillo, avanti tutta con Matteo Renzi.

Non è ancora una vera e propria svolta editoriale (anche perché Repubblica è già molto renziana e non si può emulare troppo la corazzata quotidiana dell’Espresso…) eppure la prima pagina di oggi del Fatto Quotidiano è un colpo al cuore per grillini di provata fede come molti lettori del quotidiano diretto da Antonio Padellaro e Marco Travaglio.

Già il titolo di prima pagina trasuda entusiasmo per la recente posizione del sindaco di Firenze che ha detto no a ipotesi di amnistia e indulto, rispedendo al mittente gli auspici del capo dello Stato, Giorgio Napolitano. “Effetto Renzi sull’amnistia, voti a rischio in Parlamento”, esulta il Fatto.

Per chi avesse avuto ancora dubbi sullo slancio renziano del quotidiano, che prima ha spalleggiato le battaglie di Ingroia e poi quelle del Movimento 5 stelle, può essere sufficiente il titolo dell’editoriale firmato da Paolo Flores d’Arcais: “Il sindaco vince perché divisivo”.

Attenzione, non che il Fatto Quotidiano condivida tutte le posizioni dell’ex Rottamatore. Per carità. E Flores D’Arcais ci tiene subito a sottolinearlo: “Renzi non ci piace affatto”, e lo ripete più di una volta. Ma evidentemente, dopo le beghe tra Grillo, M5S e Fatto, al quotidiano di Padellaro e Travaglio si spera in Renzi per scongiurare la tanto odiata amnistia, o il tanto vituperato indulto, ad uso e consumo di Silvio Berlusconi, tra l’altro.

Più che un’opinione, quello del Fatto è un fatto: “Il futuro prossimo si chiama Renzi. Non è un auspicio, è una previsione obbligata. Renzi non ci piace affatto, ma vincerà le primarie del Pd con numeri umilianti per i suoi avversari, e forse le elezioni politiche anticipate”. “Renzi non ci piace –ribadisce l’editoriale del Fatto – ha flirtato con Berlusconi e Marchionne, ma resta paradossalmente l’unico del Pd capace di intercettare almeno una parte dei cittadini che nei confronti del ceto politico – tutto – oscillano tra lo schifo e la voglia di vendetta”.

Voglia di vendetta, uhm, certo. Sarà anche quella che anima Fatto e fattoidi per la virulenza con cui Beppe Grillo li ha svillaneggiati? Forse no, ma seguiremo le evoluzioni del Fatto che specie in economia e finanza è l’unico quotidiano cartaceo degno di essere letto…

Ma Renzi non si aspetti un trattamento di favore da parte del Fatto. A quello ci sta pensando, e da tempo, la Repubblica di Ezio Mauro.

Il Fatto di Travaglio amoreggia con Renzi che fa il Grillo e un po' il Di Pietro

Addio Ingroia, arrivederci Grillo, avanti tutta con Matteo Renzi. Non è ancora una vera e propria svolta editoriale (anche perché Repubblica è già molto renziana e non si può emulare troppo la corazzata quotidiana dell’Espresso...) eppure la prima pagina di oggi del Fatto Quotidiano è un colpo al cuore per grillini di provata fede come molti lettori del quotidiano diretto…

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