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“Il capitalismo italiano è alla fine della corsa”. Titola così Le Monde, sottolineando il declino del modello industriale italiano che mette in mani straniere, “per la loro felicità”, i colossi italiani. Non solo Telecom, il cui controllo sta passando definitivamebte agli spagnoli di Telefonica, e Alitalia, che potrebbe vedere crescere la quota di Air France-Klm. Un quadro desolante, quello descritto da Parigi, e che si accoda alla fotografia del capitalismo nostrano mostrata al mondo solo poco tempo fa dal Financial Times.

Il botta e risposta tra Della Valle e Armani

Il quotidiano francese fa emblema del declino italiano il battibecco a distanza tra “due dei grandi imprenditori italiani, Diego Della Valle e Giorgio Armani, che sono in ricreazione”. Il patron di Tod’s che dice “io, con 25 milioni di euro, restauro il Colosseo. E tu che fai per l’Italia?”. Lo stilista che risponde: “Della Valle non si permetta di darmi indicazioni: il faccio beneficenza in modo discreto”. Come dire, basta questo per capire la situazione Oltralpe.

Telecom, Alitalia, Ansaldo

“Mentre i due imprenditori polemizzano su chi tra loro sia il più generoso, il patrimonio industriale si sfilaccia, mostrando in un attimo il declino del capitalismo d’affari e il crollo di quello familiare.
La spagnola Telefonica, senza far rumore, si aggiudica il controllo di Telecom tramite la holding Telco. E Air France potrebbe fare una mossa simile con Alitalia, mentre i sudcoreani di Doosan preparano l’assalto ad Ansaldo Energia, che fa capo a Finmeccanica“. E per Le Monde tutto deriva da una “mancanza di visione strategica, a causa della scarsa conoscenza degli investitori dei meccanismi di sistema in cui operano”.

Il boccone prelibato di Loro Piana per Lvmh

E questo “crollo del capitalismo d’affari si sovrappone a quello familiare, il secondo pilastro del modello industriale italiano. Due marchi prestigiosi ed esportatori, portatori di un know how senza eguali da generazioni, si ritrovano obbligati a vendere facendo la felicità dei giganti del lusso francese, Lvmh e Kering (ex Ppr). L’esempio è quelle della società leader nel cachemire Loro Piana, il cui 80% è stato acquisito per 2 miliardi di euro da Lvmh di Arnault“. La causa? “La scarsità del credito. Per svilupparsi, queste imprese il cui azionariato familiare non permette investimenti forti, non hanno altra scelta di mettersi nelle mani di altri più grandi”. Questa ed altre operazioni finanziarie “avevano scosso l’imprenditoria italiana in primavera, ma i buoni propositi sembrano spariti in estate”. Per l’industria italiana resta solo l’inverno?

Telecom e Alitalia. L'Italia vende, la Francia sbeffeggia

"Il capitalismo italiano è alla fine della corsa". Titola così Le Monde, sottolineando il declino del modello industriale italiano che mette in mani straniere, "per la loro felicità", i colossi italiani. Non solo Telecom, il cui controllo sta passando definitivamebte agli spagnoli di Telefonica, e Alitalia, che potrebbe vedere crescere la quota di Air France-Klm. Un quadro desolante, quello descritto…

Bush padre testimone per una coppia lesbo

Nell'America delle contraddizioni, è stata davvero una sorpresa vedere Bush Senior, assieme alla moglie Barbara, partecipare come testimone alle nozze lesbo di una coppia di Kennebunk, nel Mail, uno dei 13 Stati degli US in cui il same sex marriage è legale. Pensare che Bush non è certo uomo progressista né di "sinistra". W l'America. Fonte: Repubblica.it Approfondimenti: Quadrelli F.,…

Come far fruttare davvero i Beni Culturali

Pubblichiamo grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori il commento di Edoardo Narduzzi uscita sul quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi Italia Oggi. Il capitalismo italiano continua a restare pericolosamente statocentrico. Oltre il 50% del pil decrescente del Belpaese è ancora intermediato dallo Stato, una quota eccessiva, anche perché il protagonista di tale intermediazione è una macchina pubblica con una produttività, ora…

Alitalia in avaria e ministri in ordine sparso

Per Alitalia è arrivato il giorno della verità. Si riunisce oggi il consiglio di amministrazione chiamato a scoprire le carte sui conti del primo semestre e, soprattutto, a esaminare l'operazione finanziaria, la cui portata si attesta tra i 400 e i 500 milioni, necessaria per garantire la sopravvivenza della compagnia. E mentre vengono sollevati i dubbi sul reale interesse francese…

Berlusconi l'avventuriero

Se sono vere le indiscrezioni riguardanti l'esito della riunione dei gruppi del Pdl rimane soltanto una amara conclusione da trarre. Il Cavaliere aveva davanti sé due linee di condotta: compiere, a fine carriera, un' azione da statista oppure accontentarsi di un gesto da avventuriero. Purtroppo ha scelto questa seconda via.

Berlusconi ha Napolitano nel mirino

La guerra occulta di Silvio Berlusconi a Giorgio Napolitano ora non lo è più tanto. Anzi, con la carta delle dimissioni di massa ventilata ieri dai parlamentari Pdl, diventa battaglia aperta, scontro frontale. Perché l’ultima estrema mossa del Cavaliere alla vigilia della sua decadenza parlamentare ha il Quirinale nel mirino. Obiettivo: la grazia. Già in molti avevano letto nel videomessaggio…

I furbastri dell'Alto Adige

Niente nomi italiani, "bollati come fascisti", e niente obbligo di bandiera italiana nei rifugi di montagna altoatesini. La proposta lanciata dal partito separatista di Eva Klotz e Sven Knoll, è stata approvata qualche giorno fa in Consiglio provinciale a Bolzano. Gli aficionados separatisti e i loro supporter della SVP, se fossero coerenti, dovrebbero battersi non solo per il passaggio dell'Alto…

Visco e Bersani strapazzano i conti di Saccomanni e Monti

Giù le previsioni di crescita e in rialzo le stime sul deficit per il 2013. Gli ultimi numeri forniti dal governo con la Nota d'Aggiornamento appaiono "plausibili", ma le criticità restano secondo il Nens, il centro studi fondato da Vincenzo Visco e Pierluigi Bersani in cui per anni l’attuale viceministro all’Economia, Stefano Fassina (Pd), è stato il responsabile scientifico. A…

europa

Forza Italia nei Popolari europei? Sì, ma solo se sarà pro euro. Parla Pöttering

Hans-Gert Pöttering, già presidente del Parlamento europeo dal 2007 al 2009, uomo di punta della CDU tedesca ed oggi presidente della Fondazione Konrad Adenauer, ha le idee chiare su Germania, Italia ed Europa. Il triangolo più volte evocato in questi giorni (anche e soprattutto nell'area centrista moderata che si sente un po' galvanizzata, un po' pressata a ristrutturarsi dopo il…

Che cosa non condivido della comunicazione di Papa Francesco. Parla il tradizionalista De Mattei

La stampa strumentalizza, ma il Papa le ha dato una mano: è l'opinione del tradizionalista Roberto De Mattei, docente di Storia Moderna e Storia del Cristianesimo all’Università Europea di Roma, fino al 2011 vice-presidente del Cnr. De Mattei dirige le riviste “Radici Cristiane”, “Nova Historica” e l’agenzia di informazione “Corrispondenza Romana” e affida a Formiche.net la sua personale lettura del primo…

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