Skip to main content

Michele Boldrin è sempre più saldamente al timone di Fare per Fermare il declino che comunque vive momenti di tensione. Certo, le baruffe non mancano nel mondo liberale e liberista. Ecco una rapida carrellata con le ultimissime novità di una mozione che contesta l’economista leader del movimento turbo liberista fondato tra gli altri da Oscar Giannino.

LA POLEMICA CON GUZZANTI
In questi giorni c’è stata maretta tra il vulcanico presidente di Fare e Paolo Guzzanti, rientrato nel Pli dopo le traversie nel centro-destra e il tracollo di Scelta civica. Il giornalista, che è direttore del Web magazine Rivoluzione Liberale, ha scritto un editoriale in cui ha criticato la nascita di una Confederazione liberale in vista del voto europeo della primavera 2014. Un progetto che, – come spiegato su Formiche.net da Edoardo Petti – è stato promosso in modo forte da Boldrin e condiviso da Partito liberale, Liberali italiani, Partito federalista europeo, Uniti verso Nord e Progett’azione.

CONTRO L’EX MINISTRO
Ma il leader del movimento turbo-liberista riceve appunti anche in casa propria, provocati in buona parte dei militanti e aderenti, e in dirigenti come l’ex coordinatrice nazionale Silvia Enrico, dalla scelta di Boldrin – anticipata da Formiche.net – di promuovere un’interlocuzione politica con l’ex ministro per lo Sviluppo economico del governo Monti, Corrado Passera.

LA MOZIONE RESPINTA
E proprio la Enrico è tra i firmatari, assieme ad altri membri della direzione nazionale di Fare, di una mozione che stamattina, in Direzione nazionale, ha chiesto le dimissioni dell’organismo e del coordinatore, insieme alla convocazione entro i termini statutari (31 Gennaio) del congresso, che dovrebbe eleggere una nuova leadership.
Il perché della discussione è da ricercare nelle numerose e ficcanti critiche che il gruppo di “dissidenti” riversa su Boldrin, reo: di “non aver mantenuto gli impegni presi (stabilizzare il partito per dar corso a un nuovo congresso)“; “comunicazione penosamente insufficiente” nei confronti degli aderenti e “inefficace” verso l’esterno; “sostanziale assenza dal dibattito politico nazionale e dall’informazione giornalistica“; rapporti con il territorio e con le direzioni regionali “fuori controllo“; “appannamento, se non rigetto vero e proprio“, dell’originaria identità del movimento; e, come ciliegina sulla torta, “assenza di rendicontazione sulla gestione dei fondi“.
La mozione, manco a dirlo, è stata respinta con cinque voti favorevoli e gli altri contrari.

Viaggio fra i tumulti liberisti di Fare (con Boldrin sempre vincente)

Michele Boldrin è sempre più saldamente al timone di Fare per Fermare il declino che comunque vive momenti di tensione. Certo, le baruffe non mancano nel mondo liberale e liberista. Ecco una rapida carrellata con le ultimissime novità di una mozione che contesta l'economista leader del movimento turbo liberista fondato tra gli altri da Oscar Giannino. LA POLEMICA CON GUZZANTI…

Corriere della Sera, volano i piatti di carta fra Bazoli e Della Valle

Istruzioni per l'uso di interviste e colloqui finto retroscenati: quando i potenti (o sedicenti tali) parlano a microfoni aperti o a taccuini squadernati (e poi sempre controllati e rimaneggiati) le ipotesi sono almeno due. Prima ipotesi: il potente che esterna non conta più nulla, o comunque conta meno del passato, ma parla proprio per segnalare la propria esistenza agli addetti…

Come ottenere i migliori prestiti ed evitare il sovraindebitamento

Alcuni pratici accorgimenti da seguire per chi è intenzionato a richiedere prestiti o finanziamenti. Leggere bene le condizioni è necessario per non esagerare. Tra i finanziamenti più semplici da ottenere per i consumatori troviamo senz’altro i prestiti, nonostante le numerose offerte presenti sul mercato, tuttavia, è necessario valutare con cura quale sia la soluzione ideale per le nostre necessità e…

I tatticismi difensivi di Monti e Alfano

Se c’è un punto certo nella delicatissima e confusa fase in cui si trova il centrodestra italiano (dal centro sino alla destra) è relativo all’inutilità di retromarce che sanno di nulla. E non perché compiute senza la necessaria circospezione, tutt’altro: forse proprio perché sprovviste di quel coraggio che, dall’altro versante della barricata, Matteo Renzi sta instillando in ogni sua uscita.…

Israele, perché i negoziati accelerano (e il governo s'infiamma)

Nonostante le proteste dei famigliari delle vittime, Israele ha approvato la liberazione di 26 prigionieri palestinesi che domani sera torneranno in libertà. Si tratta del secondo gruppo dei 104 detenuti che il premier Benjamin Netanyahu si è impegnato a scarcerare negli accordi dei negoziati di pace con la Palestina. Alla trattativa ha partecipato tre mesi fa il Segretario di Stato americano,…

I funambolismi di Renzi

Matteo Renzi è proprio un ragazzo fortunato: qualunque posizione sostenga, qualunque proposta avanzi il sindaco di Firenze (perché nessuno indaga su come amministra la città di cui vorrebbe restare primo cittadino anche da segretario del Pd o conta quante volte, in un anno, il nostro è stato presente in Consiglio comunale?) le sue levate d’ingegno divengono l’espressione del "nuovo che…

Renzi ha il sole in tasca come Berlusconi. La virata renziana di Rondolino spiegata dallo stesso ex dalemiano

La forza di Matteo Renzi? Il rapporto con il Paese, il fatto di avere il sole in tasca come Silvio Berlusconi nel 1994. È la lettura che Fabrizio Rondolino, giornalista e già fra i Lothar dalemiani, dà del momento politico. E in una conversazione con Formiche.net ragiona non solo sul futuro del Pd ma anche sull’evoluzione del centrodestra italiano, partendo…

La guerra fra Università

Il gioco delle alleanze universitarie per difendere il buon nome e le tasche degli atenei del Sud contro quelli privilegiati del Nord vede schierate in prima linea Puglia e Sardegna. Nel mirino il ministro Maria Chiara Carrozza che, con la pubblicazione sul sito del Miur del Decreto Ministeriale sulla ripartizione dei punti organico 2013 approvato il 17 ottobre scorso, ha fatto scoccare la scintilla.…

Usa in fuga dal Medio Oriente: riposizionamento o scelta obbligata?

Gli Usa mettono a punto una nuova strategia per il Medio Oriente. In verità si parla da tempo di un disimpegno degli Stati Uniti da una delle aree più instabili del pianeta, che farebbe parte di un disegno più ampio di riposizionamento sul versante pacifico, il cosiddetto Pivot to Asia, rallentato per il momento dai timori degli alleati europei, come l'Italia,…

Ci diamo davvero da Fare e non bisticciamo

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Egregio direttore, abbiamo appreso con meraviglia e stupore il fatto che i nostri commenti su Facebook in merito a un possibile dialogo di Fare per Fermare il Declino con l’ex ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera (nella foto) siano stati oggetto di un articolo apparso recentemente sulla sua testata. Al riguardo, vogliamo ringraziare per la fedeltà con…

×

Iscriviti alla newsletter