Skip to main content

La partita è accesa, e dopo il tiro in porta con il ricorso al tribunale di Karslruhe da parte dei critici tedeschi contro il piano Omt della Bce di Mario Draghi, partono al contrattacco i sostenitori del governatore e del meccanismo da lui messo a punto per il salvataggio dell’euro. E lo fanno lanciando un appello in tedesco, reso pubblico giovedì scorso e che svetta ora sulle pagine della stampa della Germania.

L’obiettivo? Convincere della bontà del programma, mai attuato, e del fatto che i suoi eventuali costi non ricadrebbero sulle spalle dei contribuenti, il messaggio invece veicolato alla popolazione da Karlsruhe. Mario Draghi ha ottenuto incoraggiamenti importanti per la sua gestione dell’eurocrisi, e l’appello punta ora a sostenere il controverso programma di acquisto di titoli Omt (Outright Monetary Transitions) messo a punto dalla Bce.

I firmatari dell’appello a sostegno di Draghi e dell’Omt

A firmare il “manifesto” sono stati Marcel Fratzscher, a capo dell’Istituto tedesco per la ricerca economica (Deutschen Instituts für Wirtschaftsforschung, Diw), l’ex economista Beatrice Weder di Mauro, l’italiano Francesco Giavazzi, Richard Portes e Charles Wyplosz. Un appello pubblicato sulla stampa internazionale giovedì.

“Gli attacchi dannosi per l’Europa”

“Vogliamo dimostrare che ci sia una schiacciante maggioranza internazionale sul programma Omt”, ha detto il capo Diw Fratzscher allo Spiegel Online. E non, si lascerebbe intendere, come sostengono in Germania. Fratzscher sa di cosa sta parlando. Quando è stato chiamato all’inizio di giugno come testimone esperto dinanzi alla Corte costituzionale federale di Karlsruhe, è apparso isolato con il suo giudizio positivo. Più critici gli altri economisti invitati, tutti tedeschi, come il capo dell’istituto Ifo di Monaco di Baviera, Hans-Werner Sinn.

Fratzscher ora vuole dimostrare che il giudizio dato sull’Omt a Karlsruhe è sbagliato: “Abbiamo già più di 100 firmatari, molti dei quali in Germania”, ha detto l’ex economista della Bce. E nella lista compaiono anche i premi Nobel.

Le critiche tedesche sbagliate e fuorvianti

Nell’appello, gli economisti si mostrano “profondamente preoccupati per gli attacchi di alcuni economisti, politici e osservatori in Germania”, contro la Bce e le sue politiche. “Riteniamo che questi attacchi abbiano un contenuto sbagliato, fuorviante nel loro intento e dannosi per l’Europa e l’economia mondiale”. Delle critiche che non fanno né l’interesse europeo né quello della Germania. E vi è un elogio a Draghi e ai suoi colleghi della Bce: “L’annuncio del programma di Omt, nell’estate del 2012, è uno degli annunci più abili e di maggior successo nella politica monetaria degli ultimi decenni”. Senza spendere un euro, la Bce è riuscita a migliorare la fiducia nella sostenibilità dell’euro e le prospettive per l’economia della zona euro.

La replica ai punti del manifesto

Tuttavia, non tutti gli economisti la vedono in questo modo. Il presidente dell’Ifo Sinn ha risposto all’appello: “Nessuno nega che i mercati dei capitali si calmino quando si offre agli acquirenti dei titoli di Stato dei Paesi del Sud Europa un’assicurazione gratuita con l’Omt”, ha detto allo Spiegel. Tale soluzione era effettivamente attraente sia “per i debitori che per i creditori”, ma non per i contribuenti dei “Paesi ancora sani d’Europa.” Questi avrebbero dovuto sopportare le perdite della Bce alla fine. Il punto centrale del discorso è semplice, con un’economia forte ma che viene frenata dalla zavorra dei Paesi del Sud Europa. Un programma mai attuato, certo, ma con cui, a poca distanza dal voto del 22 settembre, gli elettori tedeschi si ritrovano già a fare i conti.

L'appello di Giavazzi & Co. che smonta le critiche tedesche a Draghi

La partita è accesa, e dopo il tiro in porta con il ricorso al tribunale di Karslruhe da parte dei critici tedeschi contro il piano Omt della Bce di Mario Draghi, partono al contrattacco i sostenitori del governatore e del meccanismo da lui messo a punto per il salvataggio dell'euro. E lo fanno lanciando un appello in tedesco, reso pubblico…

Processo Mediaset, perché Berlusconi uscirà comunque vittorioso...

Proviamo ad immaginare il titoli di apertura dei notiziari di martedì 30 luglio e le prime pagine dei giornali di mercoledì 31 luglio. Prima ipotesi: “Berlusconi condannato”. La seconda: “Assolto”. Infine la terza, la più interlocutoria, potrebbe essere “Rinviati a settembre”. Effetti comuni Al verificarsi di una delle supposizioni indicate, l'inevitabile conseguenza sarà quella di alcuni giorni di accesi dibattiti, comparsate…

La Cambogia resta sotto l'influenza cinese

L'opposizione cambogiana non accetta i risultati del voto e la nuova affermazione del primo ministro Hun Sen e del suo Partito del popolo. Sam Rainsy, leader del Cambodia National Rescue Party chiede che i voti siano ricontati e che venga aperta un'inchiesta su presunte irregolarità durante la consultazione. La vittoria di Hun Sen, il più longevo tra i premier in…

Il Drago sbarca a Biella: le lane Subalpino saranno un brand cinese

Quattro milioni e mezzo di fatturato, 23 dipendenti e un futuro come etichetta di abbigliamento maschile deluxe in Cina con tanto di rete di monobrand in programma nel Paese a partire dal prossimo settembre e il progetto di una boutique nel quadrilatero della moda a Milano. I dati si riferiscono al Lanificio Subalpino, piccola realtà tessile nel cuore del biellese…

Incidente in Irpinia, almeno 38 morti e una decina di feriti

Drammatico incidente in Irpinia: un autobus con a bordo una cinquantina di persone è precipitato da un viadotto sull'autostrada A16 Napoli-Canosa tra Monteforte Irpino e Baiano. Almeno 38 persone sono morte, 36 sul posto della tragedia, due in ospedale a Napoli. E proprio dall'area del capoluogo partenopeo provenivano tutti i passeggeri dell'autoveicolo. Nella notte le forze dell'ordine hanno recuperato i…

L'ideona di Brunetta che imbarazza Saccomanni

L'economia italiana arranca e il debito pubblico lega le mani dello Stato, ma a ben vedere c'è un tesoro da 4 miliardi nascosto nella Banca d'Italia che potrebbe dare respiro alle casse dello Stato e pure all'economia. Lo sostiene Renato Brunetta in un "dossier" pubblicato oggi sul Giornale. La proposta di Brunetta Le banche azioniste dell'Istituto centrale possiedono delle partecipazioni…

Finanziamento pubblico ai partiti: il gioco delle tre carte e due parole

Questo commento è stato pubblicato ieri su L'Arena di Verona, Giornale di Vicenza e Brescia Oggi. Gli invisibili fautori del finanziamento pubblico ai partiti, che sono molti anche se non si vedono, e tutti orbitanti in prevalenza nel pianeta della politica, di solito ricorrono a due argomenti per sostenere la prassi insostenibile. “In tutto il mondo lo Stato contribuisce al mantenimento…

Ecco le previsioni dei banchieri europei su Stati e debiti

Una cura dolorosa, ma che inizia a dare i suoi frutti e che passate le difficoltà dei prossimi mesi (ulteriore taglio dei costi, licenziamenti, ancora pochi prestiti rispetto alla domanda), consegnerà al Vecchio Continente banche più solide e dai bilanci in ordine. Questo il quadro che emerge dal Barometro Bancario Europeo di Ernst & Young, uno studio biennale per determinare…

Pd tra larghe intese e vicoli stretti

Segretario e pure candidato premier? Primarie aperte o chiuse? E quando? Queste sono alcune delle domande che assillano il Pd e dilaniano il suo vertice. Giusto, un vero partito a base democratica e non leaderistica come il Pd è bene che discuta anche di regole e procedure. In altri partiti decide o il leader maximo o la Rete (ovvero il…

La bolla del debito privato che incombe sull’eurozona

Chi pensa sia finita si sbaglia di grosso. Chi continua a ripetere che tutto si risolverà appena gli stati taglieranno la spesa pubblica è un ottimista (ossia un realista male informato). Chi crede che ci salveremo esportando più merci, coltiva una pia speranza. Tutti costoro dovrebbero prendersi un’oretta e leggere le ultime notizie sull’eurozona pubblicate dal Fondo monetario internazionale. Scoprirebbero,…

×

Iscriviti alla newsletter