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Il dado è stato tratto un mese fa, quando l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy ha riallertato lo staff dell’Eliseo. “Sto tornando: sei con me?” avrebbe scritto in alcuni sms partiti verso i fedelissimi, con la grande stampa nazionale (Le Figarò su tutti) a spargere inchiostro su un revival che non può essere certamente relegato a semplice minestra riscaldata. E perché, al di là del dibattito che si sta aprendo sul futuro dell’Ump, con gli alfieri Copè e Fillon in rampa di lancio, ciò che conta è la stoffa del leader, mescolata ai rapporti politico-finanziari internazionali che il compagno di Carla Bruni ha maturato negli anni.

Le parole incriminate
“Trovo strano che un ex primo ministro e i suoi ministri non abbiano fatto autocritica per i loro cinque anni al governo”. Con queste parole Jean-Francois Copè ha avviato ufficialmente la marcia di avvicinamento al nuovo Ump. Al termine della sua vacanza in Belgio, Laurent Wauquiez, vice presidente del partito, ha organizzato un meeting per i soci del club Destra Sociale campus nell’Haute-Loire. Un incontro preparato da alcuni mesi nel corso del quale l’ex ministro si è dichiarato a sua volta favorevole per un vero e proprio “inventario a destra”.

Inventario della destra
Jean-Francois Copé ha così aperto il dibattito sul futuro dell’Ump e messo a disagio gli amici di Sarkò. I copeiani, come Luc Chatel, iniziano a lanciare un avvertimento: “I francesi si aspettano soprattutto dall’Ump una visione del futuro”, ha detto l’ex ministro dell’Istruzione, pur riconoscendo: “Per essere credibili bisognerà analizzare oggettivamente le nostre azioni passate di governo”. Come dire che i ministri di ieri dovranno spiegare risultati non raggiunti e sbavature incassate.

Lettera-appello
Copè ha anche scritto a tutti gli attivisti: “Questo dibattito deve essere utilizzato solo per preparare il futuro, non voglio che diventi causa personale contro Nicolas Sarkozy e François Fillon, che governarono la Francia insieme per cinque anni. Dobbiamo combattere insieme, collettivamente, positivamente e pacificamente, lontani da beghe personali così dannose”. Le rassicurazioni fanno sempre piacere, ma dall’altro lato della Senna i sostenitori dell’ex presidente temono ancora che i suoi avversari usino il dibattito interno per aprire una questione di leadership nei suoi confronti.

Reazioni
Le prime reazioni all’iniziativa del presidente del partito potrebbero metterne in dubbio il successo. “Copè avrebbe fatto meglio a fare un bilancio di m…a sinistra!” tuona Patrick Balkany, deputato Ump e sindaco di Levallois-Perret. Mentre per Brice Hortefeux, il “diritto di inventario” è un argomento ricorrente. “Il mandato di cinque anni di Nicolas Sarkozy sarà ricordato come un momento eccezionale per la riforma su questioni che erano escluse dalle decisioni per mancanza di coraggio politico, come le pensioni”. Difesa a spada tratta del leader da parte del presidente dell’Associazione degli Amici di Nicolas Sarkozy che ha ammesso come bene facciano ad analizzare direttrici e commenti, ma l’importante è che non “si guardi al nostro ombelico, invece la chiave è concentrarci su ciò che occorre anche al governo”.

Il nocciolo duro
Meno coinvolto nella vita del Ump, Patrick Balkany non si vergogna di epitetare duramente l’iniziativa del Presidente della Ump Copè. L’invito resta quello di evitare accuratamente di personalizzare l’equilibrio politico, oggi che l’esecutivo di François Hollande naviga a vista per le note difficoltà economiche ma anche per una non meglio precisata azione politica, che ai più è parsa improvvisata e poco calibrata sulla contingenza.

Agenda fitta
Prima di partire per le isole Mauritius, Copè conversando con la stampa francese ha dato appuntamento a tutti a domenica 25 agosto, quando i contorni di questa operazione saranno più chiari. A Bouches-du-Rhône circa duemila persone sono attese per un appuntamento annuale, inaugurato nel 2008, che non solo segna l’inizio della stagione politica francese dopo la pausa estiva, ma rappresenta la cartina di tornasole degli equilibri che si andranno a comporre in autunno. Ma l’agenda di Copè è fitta e oltre ad incontri bilaterali con le elité nazionali che simpatizzano per l’Ump, – finanziatori su tutti – un altro banco di prova sarà mercoledì 28 agosto, quando taglierà il nastro al seminario di lavoro tra dirigenti della sua fondazione “Forza Repubblicana“, nella sua ex roccaforte della Sarthe. Un appuntamento aperto anche agli eletti, che dirà molto di più di dichiarazioni sulla stampa e reazioni delle due fazioni. In gioco il timone del nuovo Ump di Francia.

twitter@FDepalo

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