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In Italia ogni anno vengono stipulati oltre 4 milioni di contratti di locazione ad uso abitativo, corrispondenti a circa 4,8 milioni di famiglie che vivono in una casa in affitto. La Cgia di Mestre con l’intenzione di approfondire lo spinoso tema degli affitti in nero, partendo da una base di dati forniti dall’Istat ha riscontrato numeri davvero interessanti, che il contribuente medio sarà poco felice di leggere.

Al netto delle 2.700.000 abitazioni cedute con regolare contratto di locazione, e al netto di abitazioni in residenza pubblica a sostegno delle parti economicamente più fragili e delle abitazioni cedute in locazione a società, il disavanzo – ovvero i contratti di locazione non registrati – ammontano alle 950.000 mila unità, in pratica 1 milione di contratti di locazione totalmente in nero.

E’ interessante guardare questa piaga dal punto di vista della lotta all’evasione. E’ infatti stata introdotta nel 2011, la Cedolare Secca che ha la funzione di agire come sgravio fiscale per il proprietario e indirettamente anche per l’inquilino, agendo sulla tassazione con una aliquota fissa, e l’eliminazione di imposte di bollo e registro. Evidentemente incentivi economici ancora insufficienti per il milione di furbacchioni, tanto che la cedolare secca potrebbe essere addirittura cancellata visti i deludenti dati 2012 che ha generato: un quinto del gettito fiscale atteso dal governo. E’ possibile – forse vi state chiedendo – che non ci sia un altro modo per combattere l’evasione? A parte entrare in uno stato di polizia, un modo c’è, molto semplice e che è già stato introdotto assieme alla Cedolare Secca.

Il decreto legislativo n 23 del 2011 infatti, fornisce pieno potere all’inquilino per procedere alla registrazione unilaterale del contratto di locazione che non è stato registrato dal proprietario. In questo modo il contratto viene ricondotto ad un classico contratto di locazione 4+4, e ancor più interessante, il nuovo canone di locazione viene ricondotto ad un importo pari al triplo della rendita catastale, ovvero pari ad un buon 70-80% in meno del precedente canone. Gli strumenti quindi ci sono tutti, e la loro applicazione dipende solamente dalla volontà delle persone.

Seppur registrato un contratto di locazione può celare delle insidie, ciò è dovuto al fatto che la persona che compila il contratto non lo fa nel dovuto modo. Le cause civili nate da un rapporto “locatizio” sono cresciute esponenzialmente negli ultimi anni proprio perché il contratto di locazione è approssimativo o compilato in modo errato. Su internet è possibile trovare ogni tipo di contratto di locazione, ma i più completi sono quelli redatti dal ministero, e che in taluni casi sono da adottare in forma obbligatoria, come ad esempio per i Contratti di Natura Transitoria o per Studenti Universitari.

Per cominciare un rapporto di locazione in modo sereno e senza avere pensieri, è sufficiente scrivere il contratto di locazione in modo corretto, e sopratutto registralo.

http://contrattodilocazione.net/

Contratto di locazione, emergenza legalità. Numeri, analisi e consigli

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