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Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica in scadenza di mandato, ha dato il suo assenso ad una propria ricandidatura.

In una situazione ingarbugliata come quella della elezione del nuovo Capo di Stato, i partiti stanno dando una prova di loro sempre più sconfortante e nauseabonda.

Stavolta è il Pd ad aprire nuovi scenari da horror.

Le ultime tappe: dopo aver bruciato i nomi di Franco Marini e di Romano Prodi, Bersani ha dichiarato di volersi dimettere. Completamente in preda al panico, sia Bersani che Berlusconi si sono appellati al Re Giorgio, un anziano signore di 88 anni che più volte si era detto stanco e voglioso di ritirarsi.

Invece Giorgio Napolitano ha detto sì, ha acconsentito a farsi rieleggere. Un ricatto puro fatto ad un uomo dalla statura così superiore rispetto a tutti gli altri che quasi ci si stupisce che esista.

Il gigante Napolitano forse verrà rieletto, forse questo aiuterà a risolvere lo stallo attuale. Ma qualsiasi cosa succeda, rieleggere Napolitano è la scelta sbagliata perchè forzata.

E pensare che i nomi non mancherebbero, ad iniziare dalla Cancellieri (ma il votare una donna al Quirinale no, eh?! Se ne era parlato ma poi nessuno ne ha saputo più nulla).

Un 90enne che controvoglia torna a fare il Presidente è una immagine più eloquente di mille parole, è lo specchio di un Paese che non riesce a ritrovarsi e che, con tutta la buona volontà delle generazioni nate negli anni ’80 e ’90, non risorgerà presto.

Buon divertimento (ma fino ad un certo punto).

Il ricatto a Re Giorgio, nuovo livello d'abisso

* teatrinodellapolitica.com / @TeatrinPolitica * Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica in scadenza di mandato, ha dato il suo assenso ad una propria ricandidatura. In una situazione ingarbugliata come quella della elezione del nuovo Capo di Stato, i partiti stanno dando una prova di loro sempre più sconfortante e nauseabonda. Stavolta è il Pd ad aprire nuovi scenari da horror. Le ultime tappe: dopo aver…

Grillo e i grillini dicono no a Napolitano bis

No grazie, basta con Giorgio Napolitano al Colle: "Pensavamo che Napolitano fosse stato archiviato. Sette anni erano sufficienti. Non abbiamo bisogno di Napolitano, abbiamo bisogno di un grande presidente", ha detto il senatore di M5S Mario Giarrusso. E di "de Profundis" del Paese ha parlato anche il capogruppo alla Camera, Roberta Lombardi.

Giorgio Napolitano, la biografia completa

Giorgio Napolitano è nato a Napoli il 29 giugno 1925) ed è l'undicesimo Presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 15 maggio 2006. In precedenza era stato presidente della Camera dei deputati nell'XI Legislatura (subentrando nel 1992 a Oscar Luigi Scalfaro, salito al Quirinale) e ministro dell'Interno nel Governo Prodi I, nonché deputato dal 1953 al 1996 e senatore a…

Perché l'uomo del Colle ha detto sì

Ecco la dichiarazione ufficiale del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha accettato l'invito di Pd, Pdl e Scelta Civica: il comunicato del Quirinale.

Napolitano ha detto sì: sarà rieletto capo dello Stato

Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha accettato l'invito del Pdl, del Pd e di Scelta Civica per un rinnovo del settennato alla presidenza della Repubblica visto lo stallo parlamentare per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Il Movimento 5 Stelle ribadisce di votare Stefano Rodotà, su cui converge anche Sel. Ecco la dichiarazione ufficiale di Giorgio Napolitano

Bersani il Sig. Chiàrchiaro

- Come ci finì a Bersani quindi ? Così il vecchio paesano davanti al caffè e l’acqua liscia sul tavolinetto rotondo con tre piedi davanti al jolly bar. - E come ci doveva finire. Fa l’amico. - Ci finì come a Chiàrchiaro. Così diceva, con la nazionale incollata sul labbro inferiore che durava dalla mattina presto, dalle 6 all’incirca, da…

Napolitano Bis? L'invito di Pd e Pdl e il no di Sel e M5S

Come preannunciato sono state le schede bianche a prevalere durante il quinto spoglio per l'elezione del Presidente della Repubblica. Una modalità di voto scelta da  Pd, Scelta civica e Lega Nord mentre il Pdl non ha partecipato al voto. Ma la partita più importante si è giocata al palazzo del Quirinale. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa mattina,…

Bersani, Renzi, Partito Democratico, M5S: un fallimento

“Uno su quattro tra noi è un traditore”. Il momento più drammatico della storia del Partito Democratico. Bersani e la Bindi si arrendono dopo che cento franchi tiratori hanno impallinato il fondatore della linea ulivista precedentemente osannato con ovazione unanime. Seconda vittima dopo Franco Marini, sindacalista, presidente del Senato, moderato. Ma forse la conclusione era inevitabile. Il problema era nelle…

L'omelia di Papa Francesco

Oggi il Papa durante la quotidiana messa nella Cappellina della Domus Sanctae Marthae si è rivolto ai cristiani tiepidi, "quelli che vogliono costruire una Chiesa a propria misura, ma non è la Chiesa di Gesù, ha detto il Papa Francesco. All'omelia rano presenti i volontari del Dispensario pediatrico 'Santa Marta' in Vaticano, affidato alle Figlie della Carità di San Vincenzo…

Vendola sta con Grillo e prova a fermare il bis di Napolitano

Nichi Vendola è stato eletto in Puglia dal Pd e Sel è tornata in Parlamento grazie all'intesa con il Pd di Bersani, che lo ha preferito a Monti. È un ricordo ormai sbiadito e lontano. Il capo del partito che fu della Rifondazione Comunista ha scelto di abbandonare i compagni democratici. Altro che amalgama, magari con Fabrizio Barca. Il peso…

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