Skip to main content

A vedere andare a gambe all’aria uno dei più preziosi tesori del Patrimonio dell’Umanità, parliamo delle rovine di Pompei, l’Unesco proprio non ci sta. Così, dopo l’ennesimo episodio di mala gestione dell’area archeologica – con centinaia di turisti di tutto il mondo lasciati fuori dai cancelli per uno sciopero dei custodi – lancia un ultimatum al governo italiano.

“Ha di tempo fino al 31 dicembre 2013 per adottare misure idonee su tutta l’area – fa sapere l’Unesco tramite il Presidente della Commissione nazionale italiana, Giovanni Puglisi – dopodiché, fino al primo febbraio 2014, verranno fatte le valutazioni e le decisioni saranno rinviate al prossimo Comitato mondiale del 2014”.Una commissione dell’Unesco, ha spiegato Puglisi, ha presentato a gennaio 2013 una relazione su Pompei, non esaminata all’ultimo comitato mondiale di Phnom Penh, in Cambogia. In essa si mettono in evidenza, in maniera molto ben documentata, le carenze strutturali e i danni apportati dalla luce e dalle intemperie oltre alla mancanza di personale e tutta una serie di costruzioni definite “improprie” all’interno e nelle immediate vicinanze degli scavi.

“Questa relazione – ha comunque precisato Puglisi – non mette Pompei tra i siti in pericolo ed è stata fatta in piena collaborazione con il governo italiano e con il Ministero dei Beni Culturali che sono perfettamente a conoscenza di questo atto”.

Le rovine dell’antica città di Pompei furono inserite del Patrimonio mondiale dell’Unesco nel 1997. Rappresentano, insieme alla vicina area archeologica di Ercolano, una testimonianza unica al mondo di città romana quasi integralmente conservata e tramandata fino ai nostri giorni, grazie allo spesso strato di cenere vulcanica che l’ha ricoperta dopo la disastrosa eruzione del Vesuvio, nel 79 d.C.

Pompei, l’ultimatum dell’Unesco

A vedere andare a gambe all'aria uno dei più preziosi tesori del Patrimonio dell'Umanità, parliamo delle rovine di Pompei, l'Unesco proprio non ci sta. Così, dopo l'ennesimo episodio di mala gestione dell'area archeologica - con centinaia di turisti di tutto il mondo lasciati fuori dai cancelli per uno sciopero dei custodi - lancia un ultimatum al governo italiano. "Ha di…

Grasso, Giovannini e la voglia di apparire invece di decidere

Per carità, basta con il teatrino della politica. È quello che dicono tutti, salvo smentirsi. Evidentemente tra il dire e il fare c’è la mai sopita voglia di apparire, dichiarare, discettare. A scapito dello studio, della ricerca e delle decisioni. Sempre meglio parlare, d’altronde, che lavorare… Beninteso, per i giornalisti è manna dal cielo un leader politico che parla e…

Wwoofing, come viaggiare low cost tra i campi di coltivazione

Raccolgono broccoli e cavoli dalle nove del mattino, ma Lena, Alex e Damien sono in vacanza. Loro sono dei "wwoofers", degli aderenti al movimento mondiale del Wwoofing, il "worldwide opportunities on organic farms". Si tratta di una iniziativa nata negli anni 70 in Germania che coniuga il desiderio di viaggiare low cost con uno sviluppo eco-sostenibile dell'ambiente. In pratica in…

Corriere della Sera, Repubblica e l'Italia davvero spiata?

Complice o vittima? Qual è il ruolo giocato dall’Italia nella vicenda Datagate? Le rivelazioni dell’ultimo fine settimana aprono scenari contrastanti. Se da un lato si è scoperto che il nostro Paese potrebbe aver rappresentato un bersaglio, insieme ad altri Paesi europei, di atti di spionaggio ad opera dell’Agenzia di intelligence del Pentagono, dall’altro in seguito a un articolo pubblicato dal…

Cosa sta succedendo in Egitto

Da quando nel 2011 sono riusciti a fare cadere il regime di Hosni Mubarak, gli egiziani sono consapevoli del potere della rivolta popolare. Domenica si è compiuto il primo anniversario della elezione presidenziale che ha scelto Mohamed Morsi come capo di Stato e piazza Tahrir - simbolo della Primavera araba dell’Egitto – si è riaccesa per chiedere le dimissioni del…

Caro Saccomanni, che cosa aspetti a privatizzare? Il rapporto di Società Aperta

Dal fisco alla giustizia civile, dalle opere pubbliche alla scuola, il Rapporto di Società Libera disegna un paese prigioniero dello statalismo e dell’oppressione burocratica. E boccia senza appello l’esperienza del governo Monti. Mercato e concorrenza, due fantasmi nell’Italia del 2013 Il 2012 è stato l’anno delle “liberalizzazioni chiacchierate”, in cui al di là di generiche invocazioni non si sono intraviste…

I Leader che non muoiono mai

Quando si dice che i leader non muoiono mai lo si fa, spesso, in punta di retorica. Dei grandi condottieri, dei timonieri, dei grandi uomini di stato o di impero, ieri come oggi, sia che la loro fortuna venga dall’arme o dalla parola, non si parla di scomparsa perché il loro Massimo Fattor lascia sulla geografia della storia orma indelebile.…

Perché Italia e Germania devono cooperare

Finalmente Italia e Germania cominciano a dialogare in modo serio sul come superare la crisi economica e la debilitante debolezza politica dell'Unione europea. È tempo infatti di mettere da parte stantii luoghi comuni, polemiche e pregiudizi. L'occasione è stata offerta dal primo Forum economico italo-tedesco tenutosi recentemente a Francoforte. Come è stato evidenziato nell'incontro, nel 2012 la produzione industriale italiana…

Confederations cup: Italia terza, ma tra un anno sarà un altro mondiale

La notizia positiva è che l'Italia, in questa Confederations cup, è arrivata terza ai rigori, complice un Uruguay, che, dopo la sconfitta in semifinale con il Brasile, non aveva più gli stessi stimoli. Già immagino domani la stampa sportiva come si scatenerà: Buffon tornerà ad avere il titolo di santo e l'intero gruppo verrà presentato come oramai pronto per vincere…

×

Iscriviti alla newsletter