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A giugno il manifatturiero cinese ha continuato a rallentare. Segno di una frenata forse più brusca della crescita cinese, mentre si attendono le ripercussioni sull’economia reale della stretta creditizia delle ultime due settimane con i tassi interbancari in salita e i dubbi se il sistema bancario del Dragone abbia subito una crisi di liquidità.

La Banca centrale cinese adotterà misure per rogolare la liqudità e garantire la stabilità, aveva detto venerdì scorso il governatore Zhou Xiaochuan, intervenuto al Forum finanziario di Luijiazui. Intanto oggi il Purchasing managers index, che tiene conto dell’andamento delle grandi società statali, è sceso a 50,8 punti, contro i 50,8 del mese precedente.

Un dato al limite della soglia dei 50 punti che demarca l’espansione della contrazione, ricorda il Financial Times. Quasi in contemporanea anche l’indice PMI della HSBC sulle piccole e medie imprese private si attestava sui 48,2 punti, al minimo in nove mesi. “È il segno di un calo della domanda sia interna sia esterna”, ha detto al quotidiano londinese, Ding Shuang, economista di Citi.
Nel primo trimestre dell’anno l’economia del Dragone ha rallentato con una crescita del 7,7 per cento in calo rispetto al 7,9 degli ultimi tre mesi dell’anno passato. L’obiettivo di Pechino per quest’anno è stato fissato al 7,5 per cento.

Secondo quanto scrive Bloomberg, Li Keqiang rischia di essere il primo premier dalla crisi finanziaria del 1998 a fallire gli obiettivi stabiliti. La parola d’ordine tra i corridoi di Zhongnanhai, il Cremlino cinese, sembra essere diventata non focalizzarsi esclusivamente sulla quantità.

Come sottolineato dal presidente, Xi Jinping, i funzionari non devono essere giudicati esclusivamente guardando alle cifre del prodotto interno lordo. Bisognerà ora attendere quanto la dirigenza cinese terrà conto di “rivedere metodi e misure per giudicare il lavoro dei funzionari” e fino a quando continuerà a mostrarsi tranquilli per la frenata.

Il Partito comunista deve concentrarsi sul miglioramento delle condizioni di vita della popolazione, sullo sviluppo sociale e sulla qualità dell’ambiente, scriveva lo scorso 29 giugno l’agenzia ufficiale Xinhua citando le parole del capo di Stato. Ma il Paese, ripete Li, ha le capacità di raggiungere gli obiettivi che si è prefissato.

Cina, la frenata dell'industria che preoccupa Li

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