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Nessun complesso e neanche un minimo dubbio per le decine di migliaia di morti all’anno in sparatorie in tutto il Paese, nonostante sempre più spesso queste coinvolgano anche bambini: la lobby americana delle armi, la National Rifle Association (Nra), nella sua Convention annuale che si è aperta a Houston, ha anzi mostrato di voler rilanciare su tutta la linea contro gli sforzi del presidente Barack Obama per regolamentare l’acquisto di armi da fuoco.

Le parole di Sarah Palin

Oltre 70.000 persone sono arrivate nella città del Texas, uno degli Stati americani i cui cittadini sono più attaccati al diritto di possedere pistole, fucili e mitragliatrici, per partecipare alla kermesse di tre giorni. Fra gli interventi di apertura si è distinto quello di Sarah Palin, ex governatrice dell’Alaska e candidata vicepresidente con John McCain contro Obama nelle presidenziali del 2008: “I diritti sanciti dal secondo emendamento per me hanno un valore personale”, ha detto Palin, presentatasi con una T-Shirt attillata con una scritta sul petto: “Women Hunt”.

Le accuse di strumentalizzazione delle tragedie

Il capo dei lobbisti della Nra, Chris Cox, ha invece infiammato la platea con un discorso dai connotati apertamente ideologici, accusando Obama di voler sfruttare la strage di 20 bambini e sei insegnanti lo scorso dicembre in una scuola del Connecticut, a fini politici: “Ecco cosa fanno i nostri oppositori: usano le tragedie per limitare la libertà”, ha detto, “sta a noi fermarli, siamo la più grande speranza della libertà, il suo più grande esercito e il suo più fulgido futuro”.

La vittoria contro la proposta “Backgound check”

Non a caso lo slogan della Convention è “Stand and fight” (“Fronteggiare e lottare”), un programma che la Nra ha già messo in atto riuscendo a bloccare al Senato lo scorso 17 aprile gli emendamenti alla proposta di legge di Obama per introdurre il background check, un documento da presentare all’acquisto un’arma come garanzia sul proprio passato e le proprie condizioni psichiche.

L’obiettivo numero 2 di Obama sulle armi

L’altro obiettivo principale di Obama e delle associazioni per il controllo sulle armi, di cui fanno parte molti familiari di vittime – è quello di reintrodurre il bando sulla vendita ai civili di armi semiautomatiche, essenzialmente delle mitragliatrici.

L’attacco ai media del dg La Pierre

Il direttore generale della Nra, Wayne La Pierre, ha rivendicato invece le “soluzioni della Nra che aiuterebbero la gente ad essere più sicura”, come la protezione di scuole con guardie armate. Il possesso di armi, ha detto, “è un diritto americano senza restrizioni (…) e se ai media non piace – e sappiamo che è così – sappiamo dove possono andare”.

La spaccatura dell’opinione pubblica

La Nra afferma di avere 4,5 milioni di membri, e ha il sostegno finanziario della potente industria delle armi: quella di questo fine settimana è la 142ma convention dell’associazione, fondata nel 1871 per promuovere scuole di tiro. Un sondaggio del Pew Research Center del mese scorso ha mostrato che gli americani restano divisi sul tema delle armi, con il 49% che vorrebbero mantenere la situazione attuale e il 45% a favore di maggiori controlli e restrizioni.

La convention anti-Obama della lobby delle armi Usa

Nessun complesso e neanche un minimo dubbio per le decine di migliaia di morti all'anno in sparatorie in tutto il Paese, nonostante sempre più spesso queste coinvolgano anche bambini: la lobby americana delle armi, la National Rifle Association (Nra), nella sua Convention annuale che si è aperta a Houston, ha anzi mostrato di voler rilanciare su tutta la linea contro…

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