Skip to main content

Essendo di quelli che dalla Sicilia se ne sono andati, come ebbe a prescrivere Don Fabrizio, prima dei vent’anni perché dopo è già tardi, ché il carattere è già formato, in tema di Sicilia e della sua arretratezza mi trovo nella difficoltà di parlare rischiando che il siciliano di Sicilia mi risponda irritato dicendo: “E’ troppo facile fottere con la minchia degli altri”. Sue parole.
Per evitare l’imbuto dialettico, avendo dalla mia le scuole alte, mi misi alla ricerca delle ragioni scientifiche, attuali poiché tecnicissime, che potessero soccorrermi nell’eventualità di una disputa verbale.
E così fu che trovai una dimostrazione quantitativa del ritardo dell’isola che in ragioni storiche e fisiche, nella fattispecie di meccanica celeste, ha il suo fondamento.
All’indomani dell’unità d’Italia, intorno al 1866, una legge impose di uniformare per tutte le regioni l’ora a quella del meridiano passante per Roma. Tutte le regioni eccetto le isole. Eccetto la Sicilia. Mentre tutto il resto dell’Italia batteva l’ora di 49 primi e 56 secondi avanti a quella segnata dal meridiano di Greenwich, la Sicilia andava con l’ora di Palermo. Quella segnata dal meridiano passante per l’Osservatorio astronomico da cui Cerere, il pianetino intorno a Giove, fu per la prima volta scoperto. E l’ora di Palermo era allora avanti rispetto a Greenwich di 53 primi e 24 secondi.
Per chi non è uso ai fusi e che, quando viaggia per il mondo, non sa mai se portare avanti o indietro le lancette mi permetto, senza boria, di esplicitare il paradosso, non certo il primo e manco l’ultimo, che si verificava. Palermo, pur essendo a Ovest rispetto a Napoli, ad esempio, finiva con avere un’ora di circa 3, 4 minuti indietro. Cioè l’ora di Palermo era avanti a tutto il resto dell’Italia. Volendoci vedere sempre altro, anche dietro il semplice gesto di puntare l’orologio, che vi invito a immaginare una bella cipolla d’oro pronta a immergersi nel taschino di qualche nobile dell’isola, si potrebbe dire che fu un modo, con tanto di convenzione, di esprimere il dissenso verso il processo di unificazione che normalizzò favorendo certuni a scapito proprio della bella terra di trinacria. E la cosa si protrasse per un certo tempo facendo parte della quotidianità. Tanto è vero che se da Napoli con il postale si andava a Palermo, la mattina, non appena scesi al porto della città di Santa Rosalia, bisognava portare avanti le lancette di quei 3,4 minuti per sintonizzarsi con l’ora locale dell’isola. Un’isola nazione con tanto di ora propria.

Quando però nel 1893 entrò in vigore in Italia la Convenzione Internazionale che aveva stabilito la suddivisione del mondo in fusi, ciascuno distante da Greenwich un numero intero di ore, la penisola si adeguò tutta battendo l’ora di Roma un’ora avanti rispetto a quella del meridiano londinese. Portandosi quindi alcuni minuti avanti rispetto all’ora dell’osservatorio palermitano.
E’ da allora, dal 1893 in poi, che lo sfasamento tra l’ora “italiana” e l’ora “siciliana”, 6 primi e 36 secondi, continua a mantenersi.
Il calcolo di quanto ammonta il ritardo della Sicilia, senza perdersi in questioni antropologiche e politiche, è presto fatto. La Sicilia ha fino ad oggi accumulato più di 280 mila minuti di ritardo rispetto al resto del paese.
Un ritardo che ha finito per favorire la diffusione della proverbiale indolenza dell’isola.

Ho misurato scientificamente il ritardo della Sicilia

Essendo di quelli che dalla Sicilia se ne sono andati, come ebbe a prescrivere Don Fabrizio, prima dei vent’anni perché dopo è già tardi, ché il carattere è già formato, in tema di Sicilia e della sua arretratezza mi trovo nella difficoltà di parlare rischiando che il siciliano di Sicilia mi risponda irritato dicendo: “E’ troppo facile fottere con la…

Cose strane, ma non troppo. Aeroporti italiani e compagnie low cost

Sarà un dettaglio ma non lo è. A bordo di una compagnia low cost verso una capitale europea prendi e noti che tutte le comunicazioni rivolte dall’equipaggio ai passeggeri avvengono prima in inglese, quindi nelle lingue dei paesi di partenza e destinazione. Tutte, tranne una. Tranne il messaggio che lancia la solita lotteria. Ecco, questo messaggio è dato prima in…

Golos, prima vittima eccellente della legge russa anti Ong

È Golos la prima organizzazione non governativa russa multata per la nuova legge che impone alle associazioni che ricevono finanziamenti esteri di registrarsi come “agente straniero”. Un termine che rimanda all'epoca sovietica e che in molti leggono come sinonimo di spia. L'organizzazione che si occupa di monitorare la regolarità delle elezioni è stata condannata a pagare 300mila rubli, pari a…

Il 25 aprile avvelenato di Grillo e Vendola

Veleni e recriminazioni segnano un 25 aprile scandito dalle consultazioni che il premier incaricato, Enrico Letta, sta tenendo per aggregare consenso utile alla formazione di un governo di larghe intese. Un momento delicato e significativo per il Paese, che nelle cronache cede il passo a dichiarazioni che inquinano ancora di più il clima di scarsa fiducia tra le forze politiche,…

Il fascismo di Grillo sulla Liberazione

Grillo e il Movimento 5 stelle girino al largo del 25 Aprile. Sarebbe la prima volta che un movimento intrinsecamente fascista pretende di intestarsi la Festa della Liberazione dal fascismo.

Vendola e Grillo profanano la storia e l'antifascismo

Le parole possono pesare come piombo. Chiunque fa politica dovrebbe riflettere almeno un po' prima di fare affermazioni pubbliche. Il 25 aprile poi non è un giorno qualunque ma quello in cui il Paese ricorda e festeggia la Liberazione, la resistenza. Quella del fascismo in Italia è stata una pagina infame di cui è giusto avere memoria per evitare di…

La politica dell'inadeguatezza: opportunismi, franchi tiratori e speranze

  Come potrà il Partito Democratico convivere in un governo assieme al suo avversario storico, il PDL di Silvio Berlusconi? Immaginare una proficua collaborazione tra PD e PDL in questa situazione è davvero difficile. Silvio Berlusconi ha già avanzato pretese sul ministero della Giustizia e questo fa presagire un nuovo tentativo da parte dell’ex primo ministro di metter mano ai…

Margaret Thatcher, la Lady dei record

“Economics is the method: the object is change the soul!” (Margaret H. Thatcher) L’eccezionalità di Margaret H. Thatcher sta nei record che ha saputo cogliere. Prima donna alla guida di un grande partito occidentale e poi primo ministro; primo leader britannico a vincere per tre volte di seguito le elezioni politiche; primo leader a dimettersi senza aver perso mai le…

Come stanno andando le consultazioni di Letta premier

Sono iniziate alle ore 8.45 le consultazioni che il premier incaricato Enrico Letta sta tenendo con i partiti presenti in Parlamento per la formazione di un governo. Letta, atteso da un duro lavoro a causa di veti incrociati, primi fra tutti quelli del Pdl, spera di sciogliere li nodi e poter annunciare la formazione di quello che ha definito un esecutivo…

Enrico Letta premier. Lo speciale di Formiche.net

Il vice segretario del Partito Democratico Enrico Letta si appresta a tornare a Palazzo Chigi da Presidente del Consiglio, da lui ben conosciuto e frequentato da anni come Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del secondo Governo Prodi dal 2006 al 2008 e da ministro dell'Industria e delle Politiche Ue nei due governi D'Alema (primo e secondo, 1998-2000) e nel successivo…

×

Iscriviti alla newsletter