Skip to main content

L’energia, l’Italia, gli scenari internazionali, e il nodo dei prezzi e delle bollette, e naturalmente il mercato. Senza dimenticare i problemi legati alla realizzazione di nuove infrastrutture, che ‘sembra’ nel nostro Paese abbiano una strada segnata da ostacoli ben precisi, come la perdita di tempo o le proteste ambientaliste.

Questo il quadro che emerge dall’apertura del Festival dell’energia 2013 in corso alla Luiss a Roma, dove in mattinata è stata analizzata la situazione e dove a spiegare, ognuno, le proprie ragioni si sono trovati sullo stesso palco Lorenzo Bini Smaghi (presidente Snam), Guido Bortoni (presidente dell’Authorità per l’energia elettrica e il gas), Paolo Gallo (amministratore delegato Acea), Francesco Giorgianni (responsabile Affari istituzionali Enel), Agostino Re Rebaudengo (presidente Aper) e Chicco Testa (presidente Assoelettrica).

Europa, tra mercato e reti
‘’L’energia è un tema importante per l’Europa – spiega Bini Smaghi – ma su questo sta perdendo competitività. Le infrastrutture sono un tema centrale’’. Per Bortoni è ‘’molto positivo il rinnovato slancio Ue sancito dal Consiglio europeo. L’energia è un tema per fare competitività, oltre a essere un valore che può indurre alla coesione’’.

L’ad di Acea Gallo mette in evidenza ‘’l’accento messo dall’Ue sulle infrastrutture e in particolare sulle reti intelligenti, che sono un prerequisito per creare un mercato unico, anche perchè senza robuste interconnessioni tra gli Stati membri e’ difficile creare un mercato’’. Altro tema è ‘’quello dell’efficienza energetica’’. Ma gli obiettivi, fa notare il presidente dei produttori di rinnovabili Re Baudengo, ‘’necessitano di strategie e di implementazione, oltre che di risorse’’.

Competitività internazionale
Chicco Testa parla di ‘’un vertice europeo dalle conclusioni positive’’, ma avverte che ‘’i passi avanti che pure abbiamo fatto non sono abbastanza veloci da reggere la competitività internazionale’’. L’esempio che cita il presidente di Assoelettrica è quello degli ‘’Stati Uniti di Obama che sono riusciti a diventare indipendenti’’. Il timore di Chicco Testa è che ‘’la distanza tra Ue e resto del mondo continui ad aumentare’’. Per Giorgianni di Enel è ‘’inutile farsi illusioni: l’Europa non potrà avere l’indipendenza che ha gli Usa, siamo più simili al Giappone’’. Allora, Giorgianni si chiede ‘’se non sarebbe forse opportuno guardare ai Paesi del Mediterraneo in modo diverso, anche come vettore di pace’’.

Gas e Shale gas 
‘’Non c’è la possibilità di imitare gli Stati Uniti con lo shale gas’’, dice Giorgianni. Eppure per Bortoni ‘’c’è la possibilità che anche l’Europa possa avere qualche possibilità’’, anche perché ‘’i costi geologici alla fonte dal tradizionale non sono molti diversi dallo shale gas’’. Ed è cosi’ che ‘’l’unica cosa da fare è integrare il mercato del gas europeo con quello degli altri’’ e ‘’trasformare l’Italia da provincia del gas e integrarla via via di più’’.

Consumi
‘’Il 2013 si chiuderà con consumi di energia elettrica sotto i 300 miliardi di KWh (Kilowattora), contro i 400 previsti prima della crisi – osserva Chicco Testa – Malgrado questo i prezzi scendono a fatica e questo si deve al fatto che 150 KWh non sono soggetti al mercato per la priorità di dispacciamento, 50 sono importati e solo su 100 c’è il mercato’’.

Incentivi
Incentivi alle rinnovabili troppo alti e peso sulla bolletta, croce e delizia del sistema italiano. ‘’Se fatti oggi gli investimenti in rinnovabili – rileva Re Baudengo – li avremmo pagati un quinto di quanto li abbiamo pagati 6-7 anni fa’’. Per Chicco Testa ‘’bisogna esser chiari su cosa e’ la green economy’’ per capire come modulare gli aiuti.

Ambiente e infrastrutture
‘’L’Agenda del mondo è cambiata – osserva Chicco Testa – In Italia, e spesso anche in Europa, si bloccano cose che nel resto del mondo sono normali. Dobbiamo dire le cose come stanno, se no continuiamo ad affogare in questa melma. Gli imprenditori si sentono sudditi che devono chiedere la concessione al re per fare investimenti e ottenere autorizzazione, se va bene, dopo anni e anni’’.
Giorgianni pensa invece che bisognerebbe ‘’proteggere e conservare quello che abbiamo’’. Ma è Bini Smaghi che è esplicito: ‘’L’Italia con la creazione di infrastrutture ha un problema; in queste cose è molto facile cadere nel populismo’’.

Bollette più leggibili
Bortoni annuncia che l’Auhtority intende fare in modo che le bollette di luce e gas siano più leggibili, con ”contenuti informativi molto più semplici ed accessibili. Cercheremo di lavorare in modo importante per semplificare l’accesso alle informazioni all’utente medio che pur non essendo esperto ha diritto a capire’’. Questo per realizzare un modello di bolletta più chiaro, grazie al quale le famiglie potranno rendersi conto del peso delle varie voci che compongono la tariffa finale e capire per esempio che su quella del gas ”le tasse coprono il 35%, un peso pazzesco”.

Recessione energetica
‘’Anche l’energia elettrica – dice il presidente di Assoelettrica – è in recessione da diversi trimestri, e il 90% deriva dal settore industriale e ora c’è il fenomeno preoccupante della diminuzione di quello domestico’’. Il vero obiettivo, osserva Chicco Testa, è ‘’avere energia a basso costo. Non possiamo più accettare niente che aumenti il costo dell’energia. Tutto va fatto a costi minori’’. Chiude Giorgianni di Enel: ‘’Dobbiamo fare in modo che le scelte energetiche diventino politiche industriali’’.

Parte il Festival dell'energia. Scenari e analisi

L’energia, l’Italia, gli scenari internazionali, e il nodo dei prezzi e delle bollette, e naturalmente il mercato. Senza dimenticare i problemi legati alla realizzazione di nuove infrastrutture, che ‘sembra’ nel nostro Paese abbiano una strada segnata da ostacoli ben precisi, come la perdita di tempo o le proteste ambientaliste. Questo il quadro che emerge dall’apertura del Festival dell’energia 2013 in corso…

Veltroni, durissimo in Tv contro il governo, perchè tacque nel Pd?

Tra le cause della crisi, profonda, di orientamenti e della manifesta carenza di autorevolezza dei tanti aspiranti leader della sinistra, spicca la distanza tra le belle proclamazioni di principio e i solenni impegni, assunti nei libri, sui giornali, nei comizi e negli studi televisivi, e la realtà, i risultati concreti e i provvedimenti, frutto del duro lavoro quotidiano, nel governo,…

Non succede perché non succede, ma se succede

Qualche anno fa la Roma di Ranieri arrivò a un soffio dallo scudetto, dopo una rimonta clamorosa. Se la giocò fino all'ultima giornata, e per qualche minuto fu campione d'Italia. I tifosi (quelli meno scaramantici) già da qualche giorno prima andavano in giro con t-shirt bianche su cui campeggiava la scritta "non succede perché non succede, ma se succede". E…

Squinzi, il Nord e altre questioni

E' tornato di moda il Nord. Stremato, sull'orlo del baratro per il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Dimenticato e trascurato per il segretario del Pd piemontese, Gianfranco Morgando, che si è dimesso in protesta contro un esecutivo che non vede esponenti del Nord-Ovest in posizioni di preminenza. Protesta bipartisan, cui si è associata anche la cuneese Laura Ravetto del Pdl.…

Lo scaffale infinito. Un libro che celebra i libri

Già dalla copertina la passione per il libro e in particolare per i libri antichi è un’impressione evidente. Lo scaffale infinito. Storie di uomini pazzi per i libri è infatti il volume scritto da Andrea Kerbaker per celebrare il valore non solo di questo oggetto, il libro, ma delle persone che hanno dedicato la loro vita ad esso e alla…

Più che elaborare idee, affino pregiudizi

aforisma tratto da "In Italia son già milletrè" (galgano guidotti ebook ossessioneespressaeditore).    

Ritorno al Mattarellum. Ma il Pdl non ci sta

La confusione, quando si parla di legge elettorale, è sempre consistente. Ma dopo l’accordo sulle riforme nella maggioranza di governo, lo è ancora di più. La linea dell’esecutivo è questa: intervento temporaneo immediato sulla legge elettorale vigente e varo di una nuova legge più avanti, dopo aver chiarito la strada sulle riforme istituzionali. Nel Pd va forte il Mattarellum Una…

Il cortocircuito del lavoro e l’illusione dei giuslavoristi

Il mercato del lavoro italiano è bloccato da un grave corto circuito economico produttivo.  Da un lato gli storici insediamenti del manifatturiero e industriali sono finiti in un vortice involutivo che evidenzia una progressiva erosione di quote di mercato, fatturati, imprese e lavoratori, di portata storica.  L’ultimo dato è quello del comparto degli elettrodomestici: negli ultimi 10 anni la produzione…

L'Economist avverte Merkel, Draghi e Letta: il precipizio è vicino

Il burrone è vicino, ma il passo resta fiero, lo sguardo preso da altri orizzonti. I leader europei si avvicinano così del tutto ignari al pericolo che attende loro e i Paesi dell'Ue, anche se la fase acuta della crisi sembra passata, e marciano come sonnambuli verso l'orlo del precipizio. L'immagine è triste, ma è la copertina scelta dall'Economist in…

La Cina abbraccia l'India nella guerra commerciale con gli Stati Uniti

Guardando all’attenzione dedicata della stampa internazionale (e sorprendentemente anche da quella italiana) sembrano davvero arrivati i tempi di “Cindia”. Tuttavia la stretta di mano tra i premier Li Keqiang e Manmohan Singh davanti ai flash dei fotografi è troppo poco per costruire una reale alleanza, o una amicizia. Pechino e Nuova Delhi restano molto lontane sul piano strategico e diplomatico.…

×

Iscriviti alla newsletter