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“Sarà un piacere”, è stato il mantra in tutti questi mesi di Beppe Grillo. E piacere sia: 162 parlamentari grillini, 108 deputati e 54 senatori, si apprestano a fare il loro debutto in Parlamento, con una forza tale da non avere eguali nella storia della Seconda Repubblica. Anche di più secondo Mauro Suttora, inviato del settimanale Oggi e autore di un reportage all’interno del mondo grillino: “Non è mai successo nella storia occidentale che un movimento senza sedi, senza struttura, senza giornali, totalmente autofinanziato, riesca al suo esordio ad arrivare al 25%”, commenta in una conversazione con Formiche.net.

Risultato non previsto

Un fenomeno incredibile che non si aspettavano neanche gli stessi grillini, fa notare il giornalista: “Questo exploit non era previsto, sì, alcuni membri più spavaldi parlavano di Movimento 5 Stelle come primo partito ma era più che altro un auspicio. Invece è successo davvero. È una rivoluzione più importante di quella dei ’68 a livello di numeri”.

Nel trionfo c’è anche una sconfitta

Nel trionfo generale e innegabile di Beppe Grillo, c’è però anche una sconfitta: “L’unica sconfitta del M5S – evidenzia Suttora – è il fatto che ha rubato voti a tutti gli altri partiti ma neanche uno all’astensione che è stata comunque molto forte (ha votato il 75,2% degli italiani, ndr)”.

Grillo e i grillini

Quanto questo successo è dipeso dal leader del movimento? Tutto, secondo l’inviato: “Gli altri grillini sono intercambiabili e qui sta l’incognita del loro approdo in Parlamento. C’è il rischio che possano diventare burattini di Grillo e Gianroberto Casaleggio, la mente del M5S. Devono dimostrare di non esserlo, per esempio non avendo paura di dire cose contro di loro. Da quando sono stati espulsi Giovanni Favia e Federica Salsi, il dibattito interno si è ghiacciato perché tutti hanno paura di fare la stessa fine”.

Il problema competenza

C’è un altro punto fondamentale nel passaggio del movimento da forza libera a rappresentativa del Parlamento. L’ha evidenziata lo stesso Casaleggio dal palco di piazza San Giovanni a Roma, una delle sue rare apparizioni: “Oltre alla fantasia e alla creatività, abbiamo bisogno di trasparenza, onestà e competenza. Con queste cambieremo l’Italia, senza di queste non cambieremo nulla”. Un discorso acuto, sottolinea Suttora: “Nessuno dei grillini che sta per entrare in Parlamento ha mai fatto il consigliere o sa come funzioni un’assemblea elettiva. Sono assolutamente vergini da questo punto di vista perché Grillo ha cancellato il cursus honorum, scagliandosi contro la politica contro professione. Sarà quindi curioso vedere come si comporteranno alla Camera e al Senato”.

Una grande occasione

I grillini hanno ora davanti a loro una grande occasione, spiega il giornalista: “Non potranno andare al governo perché hanno programmi troppo diversi rispetto agli altri partiti ma potranno condizionarli con le loro proposte come il dimezzamento dei parlamentari, degli stipendi, l’introduzione di referendum non solo abrogativi ma anche propositivi, l’abolizione del quorum. Come ha scritto Beppe Grillo ieri in un tweet, ‘l’onesta andrà di moda’, speriamo”.

Il video di Gianroberto Casaleggio a San Giovanni a Roma:

Il problema competenza per i Grillo in arrivo in Parlamento

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