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Quando il lavoro non c’è, si può sempre inventare. Succede in Italia ed è frutto della “solidarietà” tra nord e sud (a volte capita), Piemonte e Sicilia per l’esattezza.

Dal 2007 al 2011, un’azienda agricola di coltivazioni miste di prodotti in serra, con sede amministrativa a Mondovì ed attività operativa nella zona di Catania ha ricevuto (indebitamente) dall’Inps indennità per un valore di circa 850 mila euro. Peccato che in quelle serre non ci abbia mai messo piede nessun bracciante agricolo e che l’azienda fosse stata costituita solo fittiziamente per utilizzarne la partita Iva per presentare all’Inps la documentazione relativa a rapporti e giornate di lavoro in concreto mai effettuati dai dipendenti.

Sulla scorta dei dati acquisiti in ambito amministrativo, sono state quindi avviate indagini penali, coordinate dalla Procura di Mondovì, estese anche alla provincia di Catania, dove sono state svolte perquisizioni domiciliari, interrogatori e sequestri di documentazione amministrativo-contabile. Centoquattro persone sono state così denunciate dalla Guardia di Finanza per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato.

Gli accertamenti hanno permesso di individuare in F.M.C., residente a Paternò (Catania), che risultava essere anch’egli un bracciante agricolo assunto alle dipendenze dell’azienda coinvolta nella vicenda, la ‘mente’ dell’organizzazione. Questi con l’ausilio di S.B., anch’egli di Paternò, disponeva le assunzioni e le dimissioni dei braccianti agricoli, perfezionava fittizi contratti di locazione di terreni agricoli con firme apocrife, nonché, avvalendosi di uno studio professionale di Catania, aveva approntato un impianto contabile ‘ad hoc’ finalizzato a corroborare le istanze dei falsi braccianti agricoli che richiedevano le indennità di disoccupazione, malattia e/o maternità all’Inps.

I nominativi dei denunciati sono stati segnalati alla Corte dei Conti e all’Inps, che potrà così attivare la procedura per l’annullamento dei rapporti di lavoro fittizi instaurati dal 2007, disporre l’annullamento dell’inquadramento previdenziale della ditta controllata e recuperare le prestazioni indebitamente erogate.

Ecco come si truffa l'Inps (dalla Sicilia al Piemonte)

Quando il lavoro non c'è, si può sempre inventare. Succede in Italia ed è frutto della "solidarietà" tra nord e sud (a volte capita), Piemonte e Sicilia per l'esattezza. Dal 2007 al 2011, un'azienda agricola di coltivazioni miste di prodotti in serra, con sede amministrativa a Mondovì ed attività operativa nella zona di Catania ha ricevuto (indebitamente) dall'Inps indennità per un…

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