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Istituito a seguito degli attacchi informatici del 2007 che paralizzarono l’Estonia durante la cosiddetta “Bronze Night”, il Nato Cooperative Cyber Defence Centre of Excellence (CCD COE) nell’arco di pochissimi anni è riuscito a guadagnarsi un ruolo primario all’interno del panorama internazionale dei centri di alta specializzazione nel campo della cyber-security e del cyber-warfare.
Attraverso workshop, conferenze, esercitazioni pratiche e una rilevante produzione – non soltanto quantitativa, quanto soprattutto qualitativa – di ricerche e analisi per i settori tecnico, legale, strategico, di policy e dottrinale, il CCD COE punta a migliorare le capacità, la cooperazione e lo scambio di conoscenze in materia di cyber-defence tra la Nato, i suoi Stati membri e gli Stati partner.

L’ultimo documento di ricerca reso pubblico è il “National Cyber Security Framework Manual”, un corposo manuale che ha come scopo quello di supportare gli Stati nella redazione o nel perfezionamento dei documenti strategici e delle leggi nazionali in materia di cyber-security. Il testo, tuttavia, non si pone l’obiettivo di offrire soluzioni “pre-confezionate” per il Decisore o pratiche check-list da consultare durante la redazione di un documento strategico nazionale, quanto piuttosto si preoccupa di analizzare e approfondire in maniera razionale e sistemica il background informativo utile affinché ogni singolo Stato possa confezionare o tarare la propria cyber-strategy in relazione al mandato politico, alle esigenze rilevate e agli obiettivi che razionalmente possono essere raggiunti.

Il livello politico, così come il piano strategico, operativo e tattico/tecnico, infatti, trovano nel manuale una loro specifica trattazione ed area di approfondimento, che guidano lo studioso e il lettore lungo il corretto percorso evolutivo di riflessione strategica e globale, che deve essere posto a fondamento di qualsiasi documento strategico nazionale, compreso quello per il cyber-spazio.
Il Decisore italiano potrebbe trarre proprio da questo manuale i giusti input per colmare quel vistoso vuoto che vede tuttora l’Italia come uno dei pochissimi Stati senza una concreta pianificazione strategica in ambito cyber-security, senza le giuste strutture statali per fronteggiare questa “nuova” minaccia (come, ad esempio, un centro decisionale integrato di livello strategico) e senza neppure una strategia di sicurezza nazionale. Tutto questo, nonostante da più parti risuonino incessantemente pericolosi “venti di guerra”, alimentati da un costante ed esponenziale incremento del numero e della qualità degli attacchi effettuati, dal moltiplicarsi degli attori da cui difendersi, nonché dall’innalzamento della rilevanza politica ed economica degli obiettivi/bersagli.

Stefano Mele è coordinatore dell´Osservatorio infowarfare e tecnologie emergenti dell’Istituto italiano di studi strategici “Niccolò Machiavelli”.

Consigli Nato per la Cyber-security italiana

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I piani di Bassanini e Gorno su Avio, Generali e...

Non un fondo, ma il mondo strategico italiano. I dossier sul tavolo della Cassa Depositi e Prestiti scottano, e la conferenza stampa di fine anno, ha fornito l’occasione per illustrare le potenziali mire del Fondo strategico italiano (Fsi), creato per investire nei settori di rilevanza strategica per il Paese e di cui la Cassa depositi e prestiti presieduta da Franco Bassanini…

Viaggio intorno al mondo a caccia di addobbi natalizi

Ci sono gli alberi illuminati di Piazza Venezia e via del Corso, i bus elettrici decorati con le lucette natalizie, l'albero di Natale a piazza San Pietro, illuminazioni lungo le ramblas spagnole, decorazioni a Covent Garden e agli Harrods: insomma chilometri e chilometri di luci natalizie in tutto il mondo.

Monti e Marchionne, sintonia (liberale) a prima vista

Tra il premier Mario Monti e l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, si può dire che c'è un “feeling atlantico". Monti è l'unico uomo politico italiano che pensa in inglese; così come Marchionne è l'unico manager italiano che pensa in inglese. "Parlano insomma lo stesso vocabolario”. Spiega così la sintonia tra i due, mostrata oggi nell'incontro allo stabilimento di Melfi,…

Il punto sulla riforma dell'intelligence

I temi al centro dell’audizione di oggi al Copasir del sottosegretario Gianni De Gennaro, autorità delegata per la sicurezza, sono l'attuazione della riforma dei servizi di intelligence con la specificità delle due agenzie Aisi e Aise e il coordinamento del Dis, che con la nuova legge assume funzioni di analisi strategica e di gestione delle risorse umane ed economico-finanziarie. È…

La disperata ricerca (di soldi) di Instagram

Da National Geographic fino all’attrice Kim Kardashian. Tutti contro Instagram. Dopo l’annuncio delle modifiche nel regolamento del social network e la possibilità di vendere le fotografie agli inserzionisti pubblicitari (senza compenso ai proprietari originali), il gruppo editoriale ha chiuso il profilo, molti personaggi pubblici hanno minacciato di fare causa all’impresa e così l’indice di chiusura di account ha fatto scattare…

Verso un doppio ingorgo istituzionale?

La parola ingorgo non è presente in alcuno dei 139 articoli e delle 18 disposizioni finali e transitorie della nostra carta costituzionale. Eppure essa fu presente alla considerazione dei padri costituenti: o almeno di  quelli che avevano maggiore consa­pevolezza giuridica e, soprattutto, più sopraffino senso dello Stato. Quei fondatori erano convinti che, non all’improvviso, bensì in speciali occasioni temporali,  le…

L’uguaglianza, “stella polare” e irrinunciabile differenza della sinistra

Nelle discussioni che oggi infiammano il clima preelettorale, si ripropone l’attualità di un piccolo classico sui fondamenti della differenza tra destra e sinistra. Il saggio di Norberto Bobbio Destra e sinistra - Ragioni e significati di una distinzione politica, ripubblicato da Donzelli nel 2010, invita a rileggere la storia dell’ultimo ventennio e offre spunti di riflessione preziosi. Il filosofo pubblicò…

Donne con le gonne. Tranne le mormoni

Si sa, le donne generalmente preferiscono esibire le loro gambe, ma ce ne sono alcune che si battono per esercitare il diritto a indossare i pantaloni. Sono le donne mormoni che, stufe di frequentare la Chiesa solo rigorosamente in gonnella, sebbene tra le regole del credo religioso non ci sia nessun esplicito riferimento al divieto dei pantaloni, hanno lanciato un’iniziativa…

Offronsi posti in quota Vaticano nella Lista Monti

Non solo incontri con esponenti politici vecchi e nuovi. Non solo loghi e simboli da vagliare. Non solo accordi e intese con partiti già esistenti e in fieri. Non solo esponenti cattolici pronti a sostenere la riconferma del premier a Palazzo Chigi. No. Il premier Mario Monti, in vista del suo impegno politico, ha intessuto una sottile ma non per…

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