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Dopo l’inatteso colloquio di ieri sera a Bruxelles con il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso, Mario Monti oggi è a Berlino.
Anche se iniziano ad arrivare il “riconoscimento” e i “risultati” degli sforzi fatti dall´Italia, “bisogna essere persistenti”, e dunque “è ovvio che non ci si può fermare con qualche parvenza di buon risultato ma andare avanti con determinazione” sulla disciplina dei conti pubblici e le riforme, ha detto il premier, al termine del bilaterale con la Cancelliera tedesca Angela Merkel.
Monti ha sottolineato che “l´Italia, come la Merkel gentilmente ha riconosciuto, ha fatto progressi credo rilevanti in questi mesi con il generoso supporto delle forze politiche, delle forze sociali e dei cittadini soprattutto, e qusti progressi iniziano a essere riconosciuti”, come testimoniano “i buoni risultati delle emissioni” di titoli pubblici, e i giudizi delle autorità internazionali.
Tuttavia, ha aggiunto Monti, “la Germania più di altri ci ha insegnato che bisogna essere persistenti: è ovvio che non ci si può fermare con qualche parvenza di buon risultato ma andare avanti con determinazione”, sapendo che “i pre-requisiti sono disciplina dei conti pubblici e riforme strutturali”.
 
“Ho piena fiducia nel fatto che il governo italiano potrà prendere le decisioni necessarie in base alle sue capacità e forze”, ha commentato Angela Merkel, rispondendo a una domanda sull´eventuale richiesta di intervento dello scudo anti-spread da parte italiana. Ma “non abbiamo parlato di questo in modo concreto: conosciamo gli strumenti a disposizione, i fondi, e sappiamo che la Bce è indipendente e che ci sono gli strumenti giusti, quindi non c´è nulla da temere”, ha aggiunto, sottolineando che “l´azione di Mario Monti è fondamentale per contribuire a portare gli spread verso il basso”.
“La governance dell´eurozona è forte e c´è collaborazione – ha proseguito la cancelliera – Sappiamo che non c´è ancora abbastanza stabilità, che dobbiamo fare molto, ma abbiamo già fatto tanto. Non ci sono preoccupazioni su questo”. E su Draghi assicura: “Lo sosterremo”.
 
L´incontro è stato anticipato da un’intervista del presidente del Consiglio al Sole24ore in cui afferma che lo squilibrio dettato dagli spread rappresenta un “rischio” per tutti, anche “per i Paesi che oggi sembrano beneficiarne”.
Con gli spread alti, ha spiegato Monti, in Germania si creano le condizioni per “un potenziale di inflazione” che “non credo corrisponda ai desideri né della Bce, né del governo tedesco”. In più, prosegue, “precludere alla Bce, come vorrebbe la Bundesbank, interventi nel mercato dei titoli di Stato volti a moderare gli squilibri, potrebbe rivelarsi, in particolare dal punto di vista tedesco, un autogol con effetti paradossali”.
 
Il premier preferisce restare cauto sull´andamento dei mercati finanziari ad agosto: “Oggi – dice nell´intervista pubblicata stamani dal Sole – è 28, mancano ancora tre giorni lavorativi alla fine del mese” ma non è sorpreso dall´andamento positivo delle aste.
“La mia percezione – racconta – è che le risposte di politica economica che stiamo dando comincino a prevalere sulle preoccupazioni e sulle sfide dei mercati. Risposte che sono state date al livello di singoli Paesi, ma anche del complesso dell´Eurozona”. E assicura che Roma per ora non chiederà aiuti: “Di certo – dice – non voglio che l´Italia, dopo gli sforzi e i risultati ottenuti, sia sottoposta a una sorta di commissariamento intrusivo come avvenuto per Paesi che avevano bisogno di aiuti per chiudere i propri bilanci. Noi non siamo in quella situazione”.
Nel calendario dei prossimi giorni sono previsti l´incontro tra il premier e il presidente del Consiglio Ue Herman van Rompuy l´8 settembre a Cernobbio, la visita di Francois Hollande a Roma, il 4 settembre e la riunione del board Bce fissata per il 6, dove si discuterà del programma di acquisto di titoli di Stato.

Monti a Berlino: "Buoni risultati ma non ci fermeremo”

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