Nel Codice di Camaldoli, c’è un capitolo, il quarto, sul “Lavoro” che risulta scritto da tre valtellinesi, tutti di Morbegno, Ezio Vanoni, Pasquale Saraceno e Sergio Paronetto. Non so se è noto che la ragione per cui Ezio Vanoni si avvicinò al movimento politico che De Gasperi stava costituendo a Roma, la futura Democrazia cristiana, mentre l’avventura militare italiana stava…
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Così nacque la Dc
Aristotele ci ha insegnato che la politica è l’“arte” di governare le società. È dunque un atto profondamente creativo, che poggia su di un progetto e prescinde dagli umori e dall’orientamento dell’opinione pubblica. La politica non deve, insomma, inseguire il consenso (tantomeno attraverso i sondaggi); deve piuttosto raccoglierlo per effetto della sua forza propositiva e progettuale, per i valori di…
Dalla sconfitta al G-7
Non c’era ancora il vincitore della Seconda guerra mondiale, ma era chiaro che in Italia, dopo il ventennio fascista si andasse verso un assetto politico democratico. C’era tuttavia il problema di capire quale partito avrebbe avuto la forza elettorale per governare. Nel luglio 1943 la sorte del fascismo appariva segnata; la guerra era all’epilogo. Tuttavia, la coalizione che si avviava…
Equità, l'attualità di un valore
Il secondo dopoguerra ha registrato uno spettacolare progresso economico del nostro Paese e i principi ispiratori scritti nel Codice di Camaldoli hanno giocato un ruolo non indifferente. Il miracolo principale a mio avviso è stato però nella capacità di distribuire i benefici della crescita del reddito pro-capite a una quota vastissima della popolazione, creando una robusta classe media. Tutto questo…
Tra Stato e mercato, per il bene comune
Il titolo VI del Codice di Camaldoli, dedicato all’attività economica pubblica, presenta un coerente e articolato sistema di principi relativi ai rapporti tra Stato, società e mercato. Alla stesura di questa parte del Codice collaborarono attivamente Sergio Paronetto, Pasquale Saraceno e Ezio Vanoni. A parte il primo, prematuramente scomparso, gli altri due studiosi testimonieranno fattivamente all’interno delle istituzioni la loro…
L'origine cristiana della democrazia
I migliori intellettuali cattolici, tra i quali Aldo Moro, Giorgio La Pira, Amintore Fanfani e Pasquale Saraceno, si ritrovarono a Camaldoli per discutere il futuro dell´Italia. La “linea” era stata data dalle conclusioni del settimo Convegno del Movimento laureati dell’Azione cattolica, nonché dalle posizioni sulla questione sociale del cardinal Mercier. La dottrina sociale ecclesiastica è un punto di riferimento per…
Una traccia per la repubblica che verrà
Sono profondamente convinto che senza una “nuova Camaldoli” è difficile sperare in una rigenerazione del nostro Paese. L’evento Camaldoli riassume il contributo originale che i cattolici seppero dare per la ricostruzione dell’Italia, a partire dalla Resistenza antifascista. Negli stessi giorni in cui a Roma il regime di Mussolini veniva messo definitivamente in crisi, nel monastero di Camaldoli un gruppo di…
Nuovi pionieri per costruire il futuro
“Il nuovo – scriveva don Primo Mazzolari – è strada che si fa perché qualcuno si è messo a camminare con animo di pioniere”. Quei “Principi dell’ordinamento sociale a cura di un gruppo di studiosi, amici di Camaldoli”, conosciuti poi come “Codice di Camaldoli”, sono la testimonianza del coraggio del cambiamento assunto, dal 1943 al 1945, da un gruppo di…
Un Codice anche per l'Europa
Nel 1943 a Camaldoli fu avviata da un gruppo di personalità note la riflessione sui principi, sui valori e sui fini che la politica economica italiana avrebbe dovuto seguire una volta finita la Seconda guerra mondiale e fosse stata avviata la fase della ricostruzione del Paese. Prese forma allora il cosiddetto Codice di Camaldoli che disegnò i fondamenti delle istituzioni…
Una road map per la crescita
Perché l’Italia non cresce economicamente? La discussione si è finalmente aperta. Da essa è emerso che non vi è una specifica e univoca spiegazione della nostra debolezza. Un complesso di fattori (di lungo e breve periodo, strutturali e contingenti, espressione di politiche pubbliche fallite o mai perseguite) può contribuire a spiegare perché siamo il Paese che cresce di meno tra…