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È arrivato oggi il decreto di sospensione per Salvatore Cuffaro. L’ex governatore della Sicilia si era già dimesso sabato scorso dalla sua carica, dopo esser stato condannato cinque per favoreggiamento e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Ma il Consiglio dei ministri lunedì ha comunque emesso l’atto, come previsto dall’articolo 15 comma 4 bis della legge 55/90, che è stato notificato ieri mattina a Cuffaro. Quest’ultimo parla di “provocazione politica” da parte di Romano Prodi. E non è finita qui. Domani sera andranno in onda, all’interno del programma di rai due “Annozero”, alcuni estratti della docu-fiction “La mafia è bianca” dei giornalisti Stefano Maria Bianchi e Alberto Nerazzini. Non appena saputo Cuffaro ha inviato una lettera alla redazione di Santoro che inizia così: “Vi diffido a mandare in onda il documentario…”. Il politico dell’Udc, col passare delle ore corregge il tiro perché le reazioni si fanno sentire subito. A cominciare da Francantonio Genovese, segretario regionale del Pd in Sicilia che ha attaccato: “Non è pensabile che l’ex governatore della Sicilia tenti di impedire, in una televisione pubblica, la messa in onda di un reportage giornalistico”. E gli dà l’idea: “Se Cuffaro non considera veritiero il contenuto di quell’inchiesta, vada in trasmissione ed esponga il suo punto vista, ma non si permetta di violare un diritto sacrosanto, tentando di limitare la libertà d’informazione”. E allora Cuffaro rilancia: “Ho chiesto al tribunale di ‘Annozero’ presieduto dall’ex onorevole Santoro – ex perché se lo chiamo onorevole mi riquerela – oggi nelle vesti di novello inquisitore che se ha deciso di riprocessermi lo faccia in mia presenza e per questo ribadisco la mia richiesta di spostare al prossimo giovedì la puntata che mi riguarda”. Ma in un botta e risposta di agenzie Santoro risponde con un seccon “no”! E allora Cuffaro: “Se proprio, non è possibile fare altrimenti, propongo che vengano trasmessi contestualmente ai pezzi del documentario spezzoni del confronto televisivo da me sostenuto l’11 novembre 2005, con gli autori nel corso della trasmissione ‘Rai 21,15’, su Rai News 24 condotta da Pierluigi Diaco, e quindi in possesso della Rai”. Santoro, dopo aver spiegato che in realtà la redazione lo aveva invitato e lui aveva rifiutato sostenendo che la sua presenza in trasmissione non sarebbe stata opportuna, aggiunge: “Crediamo che egli abbia tutto il diritto di dare libero sfogo ai suoi sentimenti, ma il programma si svolgerà nelle forme e nei tempi stabiliti dalla redazione”.

Cuffaro-Santoro: duello all'ultimo frame

È arrivato oggi il decreto di sospensione per Salvatore Cuffaro. L’ex governatore della Sicilia si era già dimesso sabato scorso dalla sua carica, dopo esser stato condannato cinque per favoreggiamento e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Ma il Consiglio dei ministri lunedì ha comunque emesso l’atto, come previsto dall'articolo 15 comma 4 bis della legge 55/90, che è stato notificato…

Ue, complimenti a Padoa Schioppa

Lui non si vuole pronunciare sulla politica interna, sulle soluzioni che ritiene più opportune, ma applaude al risanamento del deficit pubblico. «Le politiche di bilancio seguito dal governo e da Padoa-Schioppa in particolare sono state estremamente efficaci nel ridurre il deficit, aumentare la capacità di accrescere le entrate e nel mettere sotto controllo l'evoluzione del debito. Aspetto la continuazione di…

Kenya: dopo il turismo, colpita la floricoltura

Dopo la denuncia del crollo del settore turistico in Kenya a seguito delle violenze che vanno avanti da un mese, oggi arriva quella sul settore della coltivazione dei fiori. Già, perché gli attacchi di ieri nei dintorni di Naivasha, principale area dedita alla floricoltura, hanno portato i lavoratori dei campi a fuggire o a rintanarsi in casa. Insomma, non stanno…

Rifiuti: Gianturco teatro di violenze

Stamattina è arrivata l’ennesima denuncia della popolazione campana. Stavolta è toccato a Gianturco. Qui De Gennaro aveva previsto la riapertura di una discarica chiusa da tempo perché non conforme agli standard richiesti a livello nazionale ed europeo. Si tratta di parametri di sicurezza come l’eccessiva vicinanza alle abitazioni. Di fronte alla possibile riapertura i cittadini, imitando l’esempio recente di centinaia…

Berlusconi: le coincidenze dell'Italia

Prosciolto perché il fatto non costituisce reato. È arrivata oggi, dopo ben sei anni, la sentenza che sproscioglie il leader di Forza Italia in merito alla vicenda Sme. In realtà il fatto commesso da Berlusconi costituiva reato. Ma lui stesso nel 2002, quando era presidente del Consiglio dei Ministri, accellerò la depenalizzazione del reato attraverso uno dei provvedimenti che i…

"Non si azzardi a farmi la multa!"

Immaginate un treno. Immaginate che il controllore arrivi nel vagone per controllare i biglietti e che di fronte alla constatazione che nessuno ha il titolo di viaggio, si astenga dall’emettere la multa. Motivo? È troppo salata, quindi, ha paura della reazione dei passeggeri. Non è un romanzo, né la sceneggiatura di un nuovo film. È la realtà. Accade in Egitto.…

Beppe Grillo "minaccia" una lunga gita su Roma

Grillo alla riscossa. Lo aveva dichiarato giorni fa inaugurando la discesa in campo con le liste civiche, lo conferma oggi in un clima di campagna elettorale aggredendo i propri “avversari politici” (o dovremmo scrivere “antipolitici”?!?).Chiama Berlusconi “psiconano”, mentre spiega i progetti di questo alla sua platea virtuale. Accenna alla marcia su Roma. Accenna solo, sì, perché cliccando sulla foto del…

Berlusconi ritratta e attacca la stampa

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi alza il polverone. Prima aveva annunciato “o si va al voto, o si scende in piazza”. Poi oggi attacca la stampa, rimangiandosi le parole. Accuse presto smentite dal sito web di Repubblica.it che mette a confronto la traccia audio di dichiarazioni registrate pubblicamente, durante due conferenze stampa. La prima in occasione  dell’Assemblea nazionale…

Kenya, avanza la guerra civile

Il conflitto nella Rift Valley keniana sta chiaramente entrando in una nuova fase. A Nakuru, un importante centro industriale e commerciale, gli scontri hanno coinvolto le famigerate milizie mungiki che hanno attaccato gruppi armati appartenenti alle etnie kalenjin e luo. Ma è avvenuto anche il contrario in una battaglia che ha visto la morte non solo dei combattenti, ma anche…

Strage di Erba: i divi vanno in aula

“Processo show”. Tutti i giornali e le televisioni etichettano così la prima udienza nell’ambito del procedimento penale di Como per la strage di Erba. L’episodio di inspiegabile follia omicida dei due vicini di casa, la furia scatenata su persone indifese. Diventa spettacolo. Lo spettacolo, in realtà, era iniziato proprio un anno fa. I media vedendo che si poteva aumentare “l’ascolto”…

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