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Dopo la direzione Pd, nulla è stato chiarito e il mistero si è infittito. Agli occhi di molti suoi compagni e di moltissimo osservatori, il profilo politico di Elly Schlein ha la limpidità che Winston Churchill attribuì alla Russia di Stalin: “Un indovinello avvolto da un mistero all’interno di un enigma”. In cerca di lumi, non resta dunque che affidarsi al vecchio adagio “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”.

Di sicuro Elly Schlein va a braccetto con il quarantatreenne Marco Furfaro, che è stato portavoce nazionale della sua mozione congressuale nella fase delle primarie contro Stefano Bonaccini e che oggi è autorevole membro della segreteria, nonché responsabile Iniziative politiche del Pd. Insomma, è il braccio politico del segretario. Ma chi è Marco Furfaro? Dalla sua biografia politica spiccano alcuni elementi emblematici: viene dal movimentismo pacifista, è stato tra i fondatori di Sel con Nichi Vendola, si è candidato alle Europee con la Lista Tzipras, ha fondato Rete Futura con Laura Boldrini… Furfaro si è iscritto al Pd solo quattro anni fa. L’abbraccio con il Movimento 5stelle, oggi convertito al pacifismo e al pauperismo di estrema sinistra, per il movimentista e pauperista Furfaro non è, dunque, una vera e propria scelta politica: è un richiamo della foresta.

Richiamo che, nel giorno della famigerata manifestazione grillina cui è andata anche Elly Schlein, Furfaro ha giustificato su Twitter con un’affermazione a dir poco perentoria. “Le piazze – ha scritto – non si commentano, si frequentano”. Parole talmente surreali da scatenare un’ordalia di commenti negativi. C’è stato chi gli ha risposto che con questa logica “dovrebbe frequentare anche le piazze neonaziste”, chi gli ha dato del “situazionista”, chi l’ha qualificato come “la sesta stella” del Movimento ad oggi pentastellato. Molti hanno rivolto contro di lui il noto programma politico stilato dallo statista Beppe Grillo (“vaffanculo”). Quasi nessuno l’ha difeso.

Ecco, per capire chi è Elly Schlein è sufficiente capire chi è Marco Furfaro. Dopo di che si sarà compreso quanto poco senso abbia richiamare il segretario alle regole non scritte della politica e al rispetto della dignità di partito del Pd.

Per capire Schlein bisogna ascoltare Furfaro. Il corsivo di Cangini

Il braccio politico della segretaria dem ha un passato nelle formazioni di sinistra: da Sel a Rete Futura. L’adesione al Pd arriva solamente quattro anni fa. Ed ecco il legame con la segretaria che lo porta ad essere il portavoce della mozione al congresso. Per lui l’abbraccio col Movimento 5 Stelle non è una scelta politica, ma il richiamo della foresta

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