Skip to main content

Un funzionario oramai in rotta di collisione con la Farnesina e che, al di là delle discutibili posizioni di merito espresse su Nato e Mosca, usava anche un modus scrivendi che creava imbarazzo nella stessa istituzione dove aveva prestato servizio.

Il caso di Elena Basile, l’ex ambasciatrice in Svezia e Belgio che ha raccontato di aver firmato sotto pseudonimo articoli sul Fatto Quotidiano contro le posizioni atlantiste, si arricchisce di altri elementi che contribuiscono a completare una narrativa già nota ai piani alti del Ministero degli Esteri.

I dubbi sulla portata personale della diplomatica erano affiorati già nei mesi scorsi, quando vi era stata la necessità di effettuare alcune nomine per una serie di posizioni scoperte e tra la rosa di nomi era emersa proprio Elena Basile, su cui tutti i dubbi di tenuta si erano trasformati in certezze (nonostante la quota rosa).

In sostanza gli elementi di imbarazzo erano due: le tesi espresse in quegli articoli e il modo “totalmente non equilibrato” in cui erano vergati. Chi ha assistito alle discussioni, racconta che la diplomatica su cui Enrico Borghi, senatore del gruppo Azione-ItaliaViva-RenewEurope e membro del Copasir ha presentato un’interrogazione a risposta in commissione Esteri di Palazzo Madama, era un corpo estraneo rispetto al Ministero e aspirava in tutti i modi ad un ruolo e ad una promozione, ma al contempo ha raccolto le riserve di chi nutriva dubbi e incertezze di fondo.

Tra l’altro la circostanza che un diplomatico abbia scritto sotto pseudonimo è materia che potrebbe competere all’Ordine nazionale dei giornalisti, che potrebbe voler andare in fondo nella questione, in quanto soggetto vincolato al proprio status di funzionario pubblico.

Non si esclude, inoltre, che un atteggiamento simile possa essere foriero di una certa notorietà mediatica ricercata a tavolino, sulle ‘orme’ di altre penne del medesimo colore, come Alessandro Orsini, e che poi possa portare, nelle intenzioni, ad una eventuale candidatura alle prossime elezioni europee.

Ma è un fatto che la direzione imboccata dica molto più del punto di caduta immaginato (a pochi giorni dal vertice di Vilnius).

Basile? In rotta di collisione con la Farnesina. Le certezze sul caso Ipazia

L’ex ambasciatrice in Svezia e Belgio, che ha raccontato di aver firmato sotto pseudonimo articoli sul Fatto Quotidiano contro le posizioni atlantiste, da tempo presentava due precisi elementi di imbarazzo: le tesi espresse in quegli articoli e il modo “totalmente non equilibrato” in cui erano vergati

Non solo Barbie. Tutti i film (pop) vietati per questioni geopolitiche

Il film, atteso nelle sale il prossimo 21 luglio, è stato vietato perché presenta una breve scena con la mappa in cui viene rappresentato (con le linee tracciate) il territorio reclamato unilateralmente dalla Cina nel Mare Cinese meridionale. Ma la censura contro la produzione della Warner Bros non è l’unico caso…

Blackrock dice green con la super piattaforma da 100 miliardi

L’asset manager più grande del mondo lancia un’infrastruttura per incubare nuova finanza che farà da base per la transizione energetica. Il precedente del fondo Brown to green materials

​Generali allarga le spalle, blitz del Leone su Connings

​La compagnia di Trieste acquisisce il gestore patrimoniale americano ma controllato fino ad oggi dalla taiwanese Cathay Life. In attesa di capire le prossime mosse di Delfin per una possibile scalata. Se e quando vi sarà​

Chi sono gli ex funzionari Usa coinvolti nei contatti segreti con la Russia

Sono in corso conversazioni informali con l’obiettivo di porre le basi per una soluzione negoziata al conflitto in Ucraina. A un incontro, a New York, era presente anche il ministro Lavrov

Guerra dei chip, limitare l'export cinese farebbe male anche a Pechino

In Ue si respira preoccupazione per le misure con cui la Cina potrebbe fermare l’approvvigionamento di metalli per la transizione. Ma ogni taglio delle esportazioni darebbe ragioni in più per diversificare le supply chain e investire in reshoring e la Storia insegna che i tentativi precedenti sono stati fallimentari

L’interrogazione di Borghi (Az-Iv) sul caso della diplomatica Elena Basile

Il senatore e membro del Copasir interviene sul caso dell’ex ambasciatrice in Svezia e Belgio che ha raccontato di aver firmato sotto pseudonimo articoli sul Fatto Quotidiano contro la narrazione atlantista. Nell’atto in Senato si chiede al ministro degli Esteri “quali iniziative intende adottare per (…) evitare che soggetti diplomatici utilizzino gli organi di stampa per veicolare ricostruzioni in aperto contrasto con gli indirizzi della Farnesina”

Più che allargamento serve una riunificazione europea. Parla Saccone

Conversazione con l’esponente centrista: “Afd e Le Pen? Incompatibili col centrodestra. I fatti di Parigi? Affievolire la propria cultura non ha giovato: se si è forti della propria identità ci si può integrare in modo completo e pacifico, se la si cancella emergono le contraddizioni francesi”

Cosa prevede l’accordo tra Polizia e Anci sui crimini informatici

Protocollo siglato a Roma nel corso di “Missione Italia 2023”. La Polizia postale, e in particolare il Cnaipic, assicureranno l’attività di tutela dei sistemi e dei servizi informatici critici

Yellen sì, Borrell no. Cosa spiegano le visite occidentali in Cina

Nei giorni in cui inizia la missione della segretaria al Tesoro americana, Pechino fa sapere che non ci sono più spazi in agenda per la visita organizzata dell’Alto rappresentante Ue. Da sempre il Partito/Stato predilige i rapporti bilaterali con gli europei, e vuole sganciare Washington da Bruxelles come linea strategica

×

Iscriviti alla newsletter