A un anno dall’approvazione, l’AI Act resta un modello ambizioso per regolare l’intelligenza artificiale. L’Europa punta a bilanciare innovazione e diritti fondamentali, ma le sfide non mancano: dalla sicurezza cibernetica, che mina la fiducia nelle applicazioni critiche, alla necessità di aggiornare dinamicamente la normativa. L’analisi di Stefano Mele, avvocato, partner e responsabile del dipartimento Cybersecurity & Space economy law presso Gianni & Origoni
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Dalla tattica alla strategia. Ecco il pensiero lungo della politica estera di Trump. Scrive Sisci
L’incontro con Netanyahu, quello con Ishiba e il prossimo con Modi sono le tre stelle di riferimento vere, di lungo termine, della amministrazione americana. Trattano il problema strategico di lungo termine degli Stati Uniti: affrontare la Cina. L’analisi di Francesco Sisci
IA, mentre l'Europa regola Pechino e Washington avanzano
L’obiettivo di Trump è imporre gli Stati Uniti come leader mondiale nella corsa tecnologica. La Cina ospita il 15% del totale globale di aziende di intelligenza artificiale. L’Europa deve affrontare la frammentazione dei suoi membri che ostacola la creazione di ecosistemi tecnologici competitivi e limita la capacità delle imprese europee di espandersi rapidamente, in attesa del vertice internazionale sull’Intelligenza artificiale di Parigi previsto per il 10 e 11 febbraio. L’analisi di Massimiliano Masnada, partner di Hogan Lovells e co-fondatore di Airia
L'Italia e le nuove sfide globali. Scenari e prospettive del Rapporto Iai 2024
L’Italia nell’anno delle grandi elezioni è il titolo del Rapporto Iai. Si analizza un anno particolarmente significativo, segnato da sfide cruciali: il posizionamento del Paese prima, durante e dopo le elezioni per il rinnovo delle istituzioni europee, il perdurare della guerra contro l’Ucraina, le elezioni presidenziali statunitensi, l’inasprimento della crisi mediorientale e la presidenza italiana del G7
Torna il campo largo e l'imbarbarimento della politica. L'opinione di Merlo
Al di là degli interventi di due ex premier che dovrebbero avere un alto senso delle istituzioni e invece si sono caratterizzati nel dibattito in Aula come se fossimo in un bar sport di periferia, quello che impressiona maggiormente è che sono ritornati i vecchi tic che hanno accompagnato i momenti peggiori della storia della sinistra populista, estremista e massimalista nel nostro Paese. Ovvero, la via giudiziaria al potere. L’intervento di Giorgio Merlo
Trump-Ishiba, gli Usa con il Giappone ma sul deficit…
”Gli Stati Uniti sono totalmente impegnati nella sicurezza del Giappone. Metteremo a disposizione la piena forza delle nostre capacità deterrenti per la difesa del nostro amico e alleato al cento per cento”, dice Trump al premier Ishiba, mentre spinge per riequilibrare il disavanzo commerciale
Così i Patrioti metteranno l'Europa al centro. La promessa di Borchia (Lega)
Conversazione con il capodelegazione della Lega al Parlamento europeo, presente a Madrid al conclave dei Patrioti europei: “Serve discontinuità, partendo anche dal presupposto di osservare e capire quanto sta accadendo negli Stati Uniti. L’Italia? Hub energetico e punto di riferimento per il controllo dei flussi migratori. Il Green deal? Non solo noi, anche i dati economici rivelano la limitatezza di un progetto solo ideologico”
No alle eco-follie, sì al pragmatismo. Il nuovo Green deal secondo Fratelli d’Italia
Si è tenuto negli scorsi giorni il convegno “Ambiente ed Energia”, organizzato da Fratelli d’Italia al Senato. Veri e propri “Stati Generali” sulle tematiche e le politiche ambientali ed energetiche, che hanno visto la partecipazione di esponenti di primo piano del partito di Giorgia Meloni confrontarsi “contro le eco-follie per un futuro realmente sostenibile” (sottotitolo dell’incontro)
Imec, perché l'inviato speciale è una necessità di interesse nazionale
L’Italia è pronta alla nomina di un Inviato Speciale per Imec. Il progetto ha valore trasformativo, e il governo Meloni intende difendere il ruolo di Trieste, capace di connettere l’IndoMed con iniziative come la Three Seas, anche perché Francia e Grecia giocano già da tempo le proprie carte
Hegseth e poi Vance, inizia il dialogo tra Usa e Ue su Nato e Ucraina
Il segretario alla Difesa americano precederà il vicepresidente nella prima visita in Ue. A Bruxelles siederanno assieme circa 50 Paesi che sostengono la difesa dell’Ucraina e che ascolteranno le parole del segretario (atteso da un bilaterale con Crosetto) nell’ottica di potenziali cambiamenti da parte della politica americana. Sul tavolo anche il tema delle spese dei singoli Paesi della Nato