Skip to main content

A qualcuno piace senza combustione. Mese dopo mese, anno dopo anno i prodotti smoke free si ritagliano fette sempre più consistenti nel mercato del tabacco, arrivando a conquistare la maggioranza dei fumatori. E questo perché sono percepiti come meno dannosi per la salute e in grado di evitare in parte problemi fisici, come tosse e mancanza di fiato, ed estetici, con minori effetti su unghie e pelle. Questo in estrema sintesi il quadro che emerge dal 1° Rapporto su fumo di sigaretta e prodotti senza combustione in Italia realizzato dal Censis, con il contributo di Philip Morris Italia, che è stato presentato pochi giorni fa a Roma.

Il Censis ha contattato un campione di circa 1.300 fumatori italiani dai 18 anni in su, allo scopo di analizzare i livelli di conoscenza e le valutazioni dei fumatori sui prodotti senza combustione, come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato. Ebbene, il 55,1% del campione percepisce i prodotti innovativi senza combustione come meno dannosi sia dal punto di vista fisico (il 58,2% registra minore tosse e mancanza di fiato) che da quello estetico (il 69,3% nota meno effetti su pelle e unghie).

“Il tema dell’iniziazione viene segnalato come un potenziale rischio da circa la metà degli intervistati (49,2%) – spiega il Censis in una nota – ma il 30,3% è convinto che aiutino a smettere di fumare, convinzione che è più diffusa dagli utilizzatori (il 44,9% tra gli utilizzatori di e-cig e il 35,2% tra chi fuma prodotti a tabacco riscaldato), meno tra i fumatori tradizionali (18,1%)”, si legge nell’indagine. Di più. Il 45,1% segnala la riduzione del consumo di sigarette tradizionali grazie all’utilizzo di prodotti senza combustione, mentre solo il 6,9% riporta l’inverso. Inoltre, circa un fumatore su cinque è passato a prodotti senza combustione e ha smesso del tutto con le sigarette tradizionali.

“Tra le motivazioni del cambio delle abitudini a favore dei prodotti senza combustione prevale quella legata alla percezione che siano potenzialmente meno dannosi per la salute. Lo pensano sia gli attuali consumatori di prodotti tradizionali che hanno utilizzato i prodotti senza combustione (38,3%), sia coloro che attualmente li utilizzano in modo esclusivo (46,8%)”. Fin qui i numeri, che certificano il progressivo spostamento del baricentro verso i prodotti senza combustione.

Ma si può fare di più, anche grazie all’apporto della scienza. Per esempio appurare in modo incontrovertibile il fatto che i prodotti senza combustione danneggiano meno la salute. “Sul fumo e i suoi prodotti c’è un basso livello di informazione istituzionale e molto fai da te. Ci sarebbe invece bisogno di affrontare questo problema di salute pubblica, il fumo, un problema complesso, in maniera articolata. In modo che anche dalle istituzioni, Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, partissero delle indicazioni per fare campagne informative che coinvolgano i medici, le società scientifiche, i pazienti e si mettano a disposizione anche dei finanziamenti per valutare effettivamente l’efficacia di strategie alternative al fumo tradizionale”, ha spiegato in occasione del medesimo evento Francesco Fedele, responsabile Prima Cardiologia del Dipartimento Scienze Cardiovascolari dell’Università La Sapienza di Roma.

“L’obiettivo è vedere se realmente queste riducono il danno. In ogni i presupposti di una strategia di prevenzione che non vede soltanto lo stop al fumo ma anche graduazione, la modulazione del rischio e dell’esposizione al rischio credo ci siano tutti”. “In altri termini ben vengano dati come quelli diffusi dal Censis che fanno vedere come sia carente l’informazione da questo punto di vista e relativamente carente anche il ruolo istituzionale in questo problema di salute pubblica”.

Meglio senza combustione. Gli italiani e il fumo secondo il Censis

Sempre più italiani abbandonano le bionde tradizionali in favore di prodotti smoke free. Tra le ragioni, la convinzione che l’assenza di combustione provochi danni minori alla salute. I numeri e gli spunti del rapporto Censis

Un tribunale olandese abbatte le scuse dei russi. Tre condanne per il volo MH17

Un tribunale olandese ha condannato in contumacia tre membri dei servizi di sicurezza russi: giocarono un ruolo nell’abbattere l’aereo civile Malaysian Airline 17 causando la morte di quasi trecento persone. L’indagine smaschera il cruciale coinvolgimento di Mosca

Lavoratori e governo remano insieme per l'Ilva. Parla Benaglia (Fim Cisl)

L’incontro tra il ministro del made in Italy, Adolfo Urso e le rappresentanze sembra plasmare una prima cesura tra politica e lavoratori per salvare la siderurgia italiana. Il leader dei metalmeccanici Cisl, Roberto Benaglia, a Formiche.net: il governo ha fretta e noi anche, su questo siamo in sintonia. Impensabile una politica industriale senza acciaio al centro

Berlino aggiornerà la strategia di sicurezza nazionale. Il commercio non basta più

Berlino punta a coinvolgere maggiormente la popolazione per sensibilizzarla sui temi della sicurezza a tutto tondo. Una mossa che segnala che la Germania, potenza mercantilista per eccellenza, non sottovaluta affatto l’importanza della strategia nell’attuale contesto geopolitico

Che cosa cercano gli iraniani nell’Amazzonia del Venezuela

Teheran e Caracas hanno firmato sei nuovi accordi di cooperazione nell’area scientifica e tecnologica. Il ministro della Scienza venezuelano ha spiegato che con l’alleanza il regime di Maduro aprirà il Paese a nuovi professionisti dell’Iran. La denuncia dell’estrazione di minerali utili per la fabbricazione di armi

 

Voto ai sedicenni? No, voto ai neonati. La proposta di Alvise De Michelis

Di Alvise De Michelis

Al momento della nascita di una bimba o di un bimbo andrebbe assegnato il diritto al genitore che lo ha generato “1 voto di rappresentanza elettorale” come ulteriore e aggiuntivo voto riconosciutogli fino al compimento della maggiore età. Per dare un vero incentivo alle nascite e slancio e fiducia ai giovani. L’idea di Alvise De Michelis

Vi racconto la Cia vista da vicino. Colloquio con Leon Panetta

“Nel tempo, l’Agenzia ha avuto alti e bassi. E, come per ogni ente governativo, tutto è dipeso dalla leadership”, spiega l’ex direttore in questa intervista esclusiva rilasciata per il nuovo numero della rivista Formiche, intitolato “Segreti, spie e futuro. La Cia 75 anni dopo”

Prima guida alla politica estera del governo Meloni

Di Francesco De Palo ed Emanuele Rossi

Ue, Nato, Bali: dalla fisiologica esigenza di “fare le presentazioni”, ora Giorgia Meloni (con il contributo non secondario di Tajani e Crosetto) dovrà programmare e agire sui versanti primari come Balcani, Mediterraneo, Medio Oriente e Nord Africa, ovvero i raggi della politica estera italiana. Su Formiche.net analizzeremo i più importanti dossier internazionali del governo insieme a esperti, diplomatici e accademici

Non solo migrazione. Il gas, gli imballaggi e i temi aperti in Europa secondo Ceccardi (Lega)

La questione migratoria, i rapporti con la Francia, i pericoli della direttiva imballaggio per le aziende italiane. Ma anche il tetto al prezzo del gas, il debito comune e la sovra-regolamentazione. Euro-conversazione con Susanna Ceccardi, parlamentare leghista a Strasburgo

Pensioni e legge di Bilancio, a che punto siamo. L'analisi di Pennisi

Due i temi da analizzare: la separazione tra assistenza e previdenza (essenziale perché funzioni un sistema contributivo) e l’operatività della riforma del 1995. La prima è stata oggetto di analisi di vari rapporti del Centro Studi Itinerari Previdenziali e di una relazione pubblicata dal ministero del Lavoro a fine 2021. Sulla seconda uno studio comparato è stato diramato in questi giorni dalla Fondazione Open Polis

×

Iscriviti alla newsletter