Skip to main content

Una Conferenza importante, ma anche tra le più difficili degli ultimi anni, quella delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si sta svolgendo a Sharm el-Sheikh.

Risultano lontanissime dal raggiungere l’obiettivo le promesse dei governi di limitare la crescita della temperatura media globale sino a un massimo di 1,5°C. Anche rispettando gli intenti, l’aumento sarebbe comunque di 2,5°C. “Il nostro pianeta si sta avvicinando rapidamente a punti critici che renderanno il caos climatico irreversibile”, ha affermato il Segretario generale dell’Onu, António Guterres. Obiettivo minimo di Cop27 è quindi colmare il divario tra ambizione e azione, attuando senza ulteriori indugi l’Accordo di Parigi del 2015 (Cop21) e gli impegni della comunità internazionale in materia climatica.

Se i leader dei 196 Paesi (con assenze pesanti) hanno l’obbligo di superare l’impasse post Cop26 di Glasgow, vincendo le resistenze dei Paesi più restii ad un forte contrasto al cambiamento climatico, il mondo imprenditoriale arriva a Sharm el-Sheikh con ben altre prospettive. Il summit del 2021 in Scozia, infatti, ha visto le aziende e i grandi player finanziari mobilitarsi per realizzare modelli di business sempre più sostenibili, con un commitment elevato.

Le imprese sono in grado di giocare un ruolo cruciale nella sfida per il clima ed è necessario che a guidare il cambio di passo, siano soprattutto quelle che operano nei Paesi del G20. A fianco di incentivi pubblici per lo sviluppo di politiche industriali sostenibili, si devono creare le condizioni affinché tali politiche si sviluppino naturalmente all’interno delle logiche di mercato. Solo in questo modo si potrà contribuire ad innescare un cambiamento interno ai Paesi più scettici, trainando le loro imprese su mercati che siano intrinsecamente sempre più sostenibili.

Rilevante la proposta del Global Compact delle Nazioni Unite, l’iniziativa per la sostenibilità d’impresa più ampia al mondo, pensata per Cop27 ed articolata su tre punti: accelerare la riduzione delle emissioni, garantire una “giusta transizione” verso un’economia net-zero e adattarsi agli effetti del cambiamento climatico. Tre pilastri che devono essere considerati come elementi permeabili, capaci di interagire in uno sforzo integrato e universale mirato a raggiungere le condizioni essenziali per una crescita economica sostenibile, inclusiva e in grado di creare valore nel lungo periodo.

Nell’ottica di uno sforzo integrato per contenere i danni del cambiamento climatico, gioca poi un ruolo rilevante l’innovazione tecnologica: sostenibilità e trasformazione digitale sono diventati i driver predominanti dei processi innovativi, impattando profondamente su tutti i campi dell’attività umana, dalle abitudini del quotidiano alle modalità di produzione e consumo. Appare così evidente che le due grandi trasformazioni del nostro secolo vadano affrontate con un’unica visione strategica perché la sostenibilità (ambientale, economica, sociale) non può fare a meno del supporto delle tecnologie digitali.

Cop27, la sfida al cambiamento climatico passa anche dall’industria

Nell’ottica di uno sforzo integrato per contenere i danni del cambiamento climatico, gioca un ruolo rilevante l’innovazione tecnologica: sostenibilità e trasformazione digitale sono diventati i driver predominanti dei processi innovativi, impattando profondamente su tutti i campi dell’attività umana, dalle abitudini del quotidiano alle modalità di produzione e consumo. Il commento di Michelangelo Suigo, direttore relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di Inwit

Lezioni dalle midterm secondo gli strateghi repubblicani

Il significato dei risultati delle midterm, il ruolo dei “latinos” e degli italoamericani, le relazioni transatlantiche e il rapporto con il nuovo governo Meloni. Giorgio Rutelli, direttore di Formiche.net, dialoga con Tim Phillips, Roberto Masiero e Cesar Grajales

La riforma del Patto di stabilità e le ragioni di un cambiamento radicale

La riforma del Patto di stabilità annunciata dalla Commissione è il riconoscimento che le regole europee e, in genere, i principi dell’ordine economico internazionale, non possono non tener conto del fatto che il quadro teorico che li aveva generati è totalmente cambiato. L’analisi di Pasquale Lucio Scandizzo

Vi racconto l'errore dello Stato su Mps. La versione di Sapelli

L’economista e storico a Formiche.net: il Mef ha deciso ancora una volta di scommettere su Siena, usando i soldi dei contribuenti. L’unica soluzione sensata era riportare il Monte dei Paschi alla sua natura cooperativa e di territorio. Ora ci saranno delle conseguenze, anche e non solo sociali

L’Italia, la Nato e l’Ue. Cos’ha detto il viceministro Cirielli all’evento cyber

Alleati riuniti alla Farnesina per la conferenza sul Cyber Defence Pledge. Il viceministro ribadisce l’impegno del governo italiano, mentre gli Usa e il segretario generale Stoltenberg (che sottolinea l’importanza della nascita dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale guidata da Baldoni) evidenziano la necessità di passi in avanti sul fronte politico, anche con la sponda di Bruxelles

Di destra, ma poco trumpiano. Perché DeSantis è la carta rep per il 2024

La prima pagina del New York Post pro Ron non sarà sufficiente, da sola, a costruire la sua candidatura. Ma già il dato che attorno al presidente di ieri ci sia un movimento di figure e comunità repubblicane che non hanno accettato i fatti di Capitol Hill, è un elemento che avrà comunque un peso nelle dinamiche future

Ripensare i confini alla luce del conflitto in Ucraina. Il premio Iai

Una competizione dedicata ai giovani che abbia al centro una riflessione sui confini, rivelatisi cruciali nell’attuale contesto della guerra Ucraina. Un’occasione per ripensarli e superarli. È stato questo il tema centrale della cerimonia conclusiva della quinta edizione del premio Iai

Persa Kherson, Putin perde anche il G20 (e la faccia)

Putin ha perso Kherson e buona parte dell’immagine. Non può passare da leader muscolare e vincente, come piace ai fan internazionali, e vede crescere le difficoltà nel gestire la sua presenza pubblica in palcoscenici globali come il G20. Per questo non va a Bali?

Tutti i presidenti di Commissione del Senato

Stefania Craxi ad Affari Esteri e Difesa e Giulia Bongiorno alla Giustizia. Dopo l’elezione di ieri alla Camera, ecco tutti i nomi anche al Senato dei presidenti delle Commissioni

Governo Meloni, ora il merito va messo alla prova del budino. Scrive Tivelli

Meritocrazia e concorrenza sono valori, aspetti e fattori strettamente intrecciati perché non ci può essere vera meritocrazia senza vera concorrenza e non ci può essere vera concorrenza, nelle società contemporanee, senza una vera e seria meritocrazia. In proposito va rilevato che le forze del centrodestra non è che hanno mostrato sin qui di aderire a questi valori e a questi concetti… Il commento di Luigi Tivelli

×

Iscriviti alla newsletter