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Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, ha avuto oggi un colloquio telefonico con Antony Blinken, segretario di Stato americano. Il ministro italiano l’ha definito “cordiale e affettuoso”.

“Nel confermare l’assoluta priorità che l’Italia attribuisce al rapporto con gli Stati Uniti, il ministro Tajani ha espresso la volontà di approfondire ulteriormente le eccellenti relazioni bilaterali e di proseguire nell’impegno comune per affrontare le sfide globali”, si legge in una nota diffusa dalla Farnesina. I due, recita ancora il comunicato, “hanno convenuto circa l’importanza di continuare a lavorare insieme per assicurare pace e giustizia in Ucraina, garantendo continuo sostegno a Kiev e mantenendo un atteggiamento di massima fermezza nei confronti della Federazione Russa”. Poche ore dopo l’insediamento alla Farnesina, sabato Tajani aveva sentito l’omologo ucraino Dmytro Kuleba.

Sia Tajani sia Blinken hanno infine “confermato l’impegno a qualificare l’efficace cooperazione e lo stretto coordinamento sul piano bilaterale, in ambito Nato, G7 e delle relazioni Ue-Usa, per promuovere la sicurezza euro-atlantica e sostenere il multilateralismo e l’ordine internazionale fondato sulle regole”, conclude la nota.

Secondo quanto riferito dalla diplomazia statunitense invece, “i ministri hanno discusso della necessità di sostenere l’Ucraina e di rispondere alla brutale guerra di scelta della Russia, di difendere i diritti umani in tutto il mondo e di rispondere alle sfide economiche ed energetiche”.

Si tratta del primo contatto ufficiale tra il governo di Giorgia Meloni e l’amministrazione Biden – e avviene tramite, da parte italiana, Tajani, coordinatore di Forza Italia, il partito di Silvio Berlusconi, le cui recenti parole (filorusse) sulla guerra in Ucraina hanno fatto il giro del mondo.

Domenica il presidente statunitense Joe Biden si era congratulato con il neo presidente del Consiglio auspicando di “continuare a promuovere il nostro sostegno all’Ucraina, ritenere la Russia responsabile della sua aggressione, garantire il rispetto dei diritti umani e dei valori democratici e costruire una crescita economica sostenibile”. Stessi aspetti che erano stati sottolineati da Blinken nel suo messaggio all’indomani delle elezioni e della vittoria di Meloni: l’Ucraina è condizione necessaria ma non sufficiente a una cooperazione proficua. Ci sono anche autocrazie (come la Cina) e democrazie illiberali (come l’Ungheria di Viktor Orbàn).

Uniti con l’Ucraina e… Primo contatto Italia-Usa tra Tajani e Blinken

I due “hanno  convenuto circa l’importanza di continuare a lavorare insieme per assicurare pace e giustizia in Ucraina, garantendo continuo sostegno a Kiev e mantenendo un atteggiamento di massima fermezza nei confronti della Federazione Russa”. Ma non è tutto

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