Skip to main content

Il primo dicembre, nella Sala della Ragione, durante la seconda edizione di Rimland (qui le foto dell’evento), il forum dedicato alla geostrategia e alla geoeconomia promosso dalla Rete delle Imprese dell’Aerospazio-Difesa del Lazio (Rial) con il supporto della presidenza del Consiglio comunale di Anagni, della Med-Or Italian Foundation e di Anagnia.com, Jacopo Recchia ha tracciato una visione precisa.

Amministratore delegato di Aviorec Composites e presidente della rete regionale di settore, Recchia vede nelle imprese italiane e nelle collaborazioni europee un potenziale ancora inespresso. Nell’intervista spiega come costruire una supply-chain resiliente, quali investimenti servono e perché l’Italia può diventare un attore centrale nella sicurezza continentale.

Qual è oggi, secondo lei, l’opportunità principale per l’Italia e l’Europa nel settore aerospazio-difesa?

L’Italia e l’Europa hanno l’opportunità concreta di rafforzare la propria sicurezza costruendo una base industriale moderna e collaborativa. Nel lavoro che porto avanti con la rete delle aziende del Lazio vedo un patrimonio di competenze che può crescere rapidamente, se inserito in una visione condivisa a livello nazionale ed europeo.

Quali sono le leve fondamentali per rendere davvero competitivo questo ecosistema industriale?

Ne vedo tre: investimenti programmati nel tempo, processi decisionali e autorizzativi più agili e una definizione chiara delle aree in cui vogliamo eccellere come Paese. Le imprese sono pronte a fare la loro parte con innovazione, capacità produttiva e cooperazione con università e centri di ricerca.

Come si costruisce una supply-chain resiliente nel settore difesa?

Unendo ciò che già funziona: filiere territoriali solide, Pmi tecnologiche, standard comuni europei e la capacità di aumentare rapidamente la produzione quando necessario. Nel Lazio stiamo dimostrando che questo approccio può diventare un modello replicabile a livello nazionale.

Quali interventi considererebbe prioritari per rafforzare la seconda linea industriale europea?

Bisogna investire sulle Pmi, che sono decisive per la resilienza. Molte hanno competenze straordinarie ma mancano di capitali, certificazioni, strumenti finanziari e personale qualificato. Servono interventi mirati, come un fondo dedicato ad accelerare la capacità produttiva delle Pmi della difesa.

La proposta è anche un progetto europeo sulla componentistica critica. In cosa consisterebbe?

Per essere davvero competitivi e autonomi serve massa critica. Propongo la creazione di un “Mbda europeo” della componentistica critica: un consorzio che coordini investimenti e specializzazioni nazionali. Non tutto deve essere prodotto in Italia, ma tutto deve essere prodotto in Europa. L’obiettivo è mettere insieme capacità, visione e responsabilità per fare dell’Italia un attore centrale nella sicurezza europea. È un percorso che richiede collaborazione e fiducia reciproca, ma abbiamo tutte le carte in regola per guidarlo.

Costruiamo una supply-chain europea forte con l’Italia alla guida. Parla Recchia

Jacopo Recchia, ad di Aviorec Composites e presidente della Rete Aerospazio-Difesa del Lazio, indica la strada per rafforzare la base industriale italiana ed europea. Investimenti programmati, Pmi competitive e un grande progetto europeo sulla componentistica critica

Modello one health allargato. La risposta alla nuova minaccia cognitiva

Di Liuva Capezzani

Una sicurezza basata solo su repressione e controllo tecnico, se ignora le dimensioni psicologiche e cognitive, diventa fragile e finisce per indebolire il tessuto sociale. Un modello one health allargato può offrire una strategia capace di tenere insieme benessere biopsicosociale e sicurezza nazionale

Ecco cosa significa l'Accordo di partenariato strategico tra Ue e Qatar

L’Ue e il Qatar avviano i negoziati per un Accordo di Partenariato Strategico che mira a rafforzare cooperazione politica, economica ed energetica in un contesto regionale sempre più complesso. Per l’Italia, l’intesa apre ulteriori spazi di collaborazione nel quadro del Mediterraneo allargato e del Piano Mattei

Generation trust, la sfida dei giovani al cambiamento climatico

Il lungometraggio “Generation Trust: a global climate story in the making”, realizzato dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo e dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, è un progetto nato nell’ambito dell’iniziativa Youth4Climate dell’Undp, un programma globale volto a promuovere la partecipazione delle giovani generazioni alle iniziative per combattere il cambiamento climatico

Libertà religiosa, banco di prova per il giornalismo

Di Gianni Todini e Francesco Nicotri

Il Terzo Forum sulla libertà religiosa, patrocinato dalla Presidenza del consiglio e dal ministero degli Affari Esteri, e introdotto da un messaggio di saluto del Santo Padre, ha riunito rappresentanti delle diverse comunità religiose presenti in Italia, accademici ed esperti per approfondire le implicazioni dell’intelligenza artificiale sulla libertà di culto e coscienza. Presente anche Davide Dionisi, Inviato Speciale per la promozione della libertà religiosa e per la tutela delle minoranze religiose nel mondo

Prossimità delle cure, così si misura la forza del Ssn. L'intervento di Liris

Di Guido Quintino Liris

Garantire l’accessibilità delle cure sull’intero territorio italiano, anche per i trattamenti più innovativi, significa costruire un Paese più giusto e coeso. Il progresso scientifico, spiega Guido Quintino Liris, membro della commissione Bilancio, non si misura solo in termini di costo, ma va valutato per il suo valore sociale, economico e civile

La strategia ibrida di Mosca riletta attraverso i “cinque anelli” di Warden. Report Rusi

Il modello dei cinque anelli è un utile strumento per decifrare una strategia ibrida. Allo stesso tempo, è anche una mappa per difendersi, rafforzando in profondità leadership, industria, infrastrutture cognitive e fisiche, coesione sociale. L’analisi del Rusi

Allargamento Ue, a che punto siamo? L'analisi dell'amb. Castellaneta

Nei giorni scorsi si è tenuto a Sarajevo un summit congiunto dei quattro forum di dialogo internazionale della regione balcanica – Iai, Ocemn, InCE e RCC. Rafforzare l’integrazione fra i Paesi di quest’area rappresenta, prima ancora che il completamento dei passaggi formali a livello giuridico ed economico richiesti da Bruxelles, un passo essenziale per consentire un avvicinamento reale dell’Europa sud-orientale al resto del continente. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta

Perché l’intelligence è la forma più raffinata di intelligenza umana. Scrive Caligiuri

L’Intelligence serve per individuare le informazioni rilevanti, contestualizzarle, unire punti che sembrano dispersi, cogliere i segnali deboli, esercitare il pensiero contrario e laterale, identificare e tenere a bada gli inevitabili bias cognitivi e, volendo allargare l’orizzonte, per difendere la democrazia da se stessa, dalle sue inevitabili degenerazioni. L’analisi di Mario Caligiuri, presidente della Società italiana di intelligence e direttore del master in Intelligence (Università della Calabria)

Phisikk du role - Atreju, l'assenza di Schlein e l'aforisma di Nanni Moretti

In questo ricco luccichio di stelle che prenderanno parte da oggi al 14 dicembre alla kermesse di Fratelli d’Italia, la decisione di Elly Schlein si può leggere con la celeberrima battuta di Moretti: “Mi si nota di più se vengo oppure se non vengo?”. Purtroppo il tira-e-molla per un duello con la Meloni e il furbo rilancio di questa per un triello con Conte, con diniego finale della segretaria del Pd, non è apparsa una gran trovata mediatica. La rubrica di Pino Pisicchio

×

Iscriviti alla newsletter