Skip to main content

Un massiccio ciberattacco ha messo in ginocchio l’infrastruttura di Vodafone Portogallo nella giornata di martedì. Sono saltate le reti 4G e 5G assieme a quelle per le chiamate vocali e gli SMS, assieme ai servizi di streaming televisivo. Sono stati colpiti più di 4 milioni di utenti da mobile e 3,4 utenze di internet fisso, per un totale combinato di oltre 7 milioni di persone.

L’impatto è riverberato anche sui servizi essenziali basati sulla rete di Vodafone, tra cui il servizio di ambulanza INEM e alcuni gruppi di vigili del fuoco. Stessa sorte per la rete di pagamenti POS e bancari dei grandi gruppi che dipendevano dall’infrastruttura colpita. A partire dalla notte di lunedì migliaia di aziende, e milioni di utenti, non hanno potuto usufruire della connessione dati ad alta velocità.

Martedì, parlando a una conferenza stampa nella sede di Lisbona dell’azienda, l’amministratore delegato Mário Vaz ha definito l’atto “criminale” e “terroristico”. Si è trattato di un “attacco mirato alla rete, certamente volontario e intenzionale”, con il “chiaro obiettivo di rendere la nostra rete non disponibile” e con livello di gravità tale da ostacolare il più possibile l’accesso ai servizi.

Vodafone sta già lavorando per ripristinare il normale funzionamento dell’infrastruttura, ha continuato Vaz, ma “sarà un lavoro lungo”. L’attacco ha impattato anche “la normale attività” di alcuni servizi essenziali, ha ammesso, ma l’azienda ne ha mitigato gli effetti riattivando la rete 3G in poco tempo. Pare anche che i dati personali degli utenti non siano stati compromessi.

In un comunicato Vodafone ha assicurato di aver ripristinato il normale funzionamento delle chiamate vocali e ha avvertito che la connessione dati sarebbe stata disponibile solamente attraverso la rete 3G in quasi tutto il Paese. “Purtroppo, la dimensione e la gravità dell’atto criminale a cui siamo stati sottoposti implica per tutti gli altri servizi un lavoro di recupero attento e prolungato che coinvolge più squadre nazionali e internazionali e partner esterni”.

L’azienda ha annunciato che collaborerà con le autorità competenti. Non ha voluto fornire più dettagli sulla natura dell’attacco, ma BleepingComputer ha scritto che secondo alcune fonti nel campo della cibersicurezza si è trattato di un attacco ransomware. Se così fosse, sarebbe l’ultimo di una sequela di ciber-ricatti che hanno interessato il Portogallo negli ultimi mesi.

Il gruppo Cofina, proprietario di diverse emittenti portoghesi, di recente è stato vittima di un attacco ransomware “catastrofico” da parte di un gruppo di cibercriminali relativamente nuovo, che si fa chiamare Lapsus$. Secondo la testata locale Publico i siti dell’azienda sono tornati online solo domenica scorsa, quasi un mese dopo l’attacco, e che molti sono stati ricostruiti, segno che i sistemi bloccati sono andati perduti. Intanto i siti di Impresa, un altro gruppo mediatico locale, rimangono offline in seguito a un attacco ransomware sferrato a gennaio.

Gli avvenimenti in Portogallo si allineano al più ampio trend globale. Gli attacchi ransomware stanno aumentando di volume e intensità e alcuni gruppi di cibercriminali hanno mostrato una preoccupante predilezione per i servizi essenziali. L’anno scorso in Italia sono stati colpiti i sistemi della sanità laziale e di quella veneta, avvenimenti che secondo l’esperto di cibersicurezza Stefano Mele evidenziano i rischi alla sicurezza nazionale.

Con i Paesi sempre più impegnati a implementare la transizione digitale e le potenze globali che si attrezzano per garantirsi l’approvvigionamento di microchip, i veri motori del processo di digitalizzazione, aumenta la superficie d’attacco di queste aggressioni debilitanti. Il rischio è moltiplicato per le realtà più strategiche, le quali, se compromesse, concedono ai ciber-ricattatori una leva maggiore.

L’attacco a Vodafone in Portogallo mostra chiaramente l’impatto che può avere un’aggressione ai sistemi di connessione, da cui le società moderne dipendono sempre più. Nei prossimi anni dobbiamo aspettarci che i campi dell’energia, dell’agricoltura, della sanità, della mobilità, della telecomunicazione  e dei dati personali siano sempre più digitalizzati, dunque esposti a questi attacchi. Motivo per cui non si può prescindere dalla messa in sicurezza delle infrastrutture.

Portogallo offline, attacco devastante alla rete Vodafone

Attacco alla rete 5G e 4G, come mettere in ginocchio un Paese europeo

L’azione ha demolito l’infrastruttura delle telecomunicazioni e colpito servizi di emergenza e pagamenti del Portogallo. Vodafone parla di atto “terroristico” e avverte che ricostruire sarà difficile. Mentre si parla di attacco ransomware, torna alla ribalta il tema della cibersicurezza delle realtà strategiche

Accordo commerciale con Trump? Pechino lascia un buco da 213 miliardi

A due anni dalla firma dell’intesa, i numeri del Peterson Institute che confermano i sospetti dell’amministrazione Biden sugli impegni non mantenuti. Le contromisure della Casa Bianca

Isis, colpito ma non affondato. Analisi di Jean

Un attacco fallito in Siria e un capo eliminato. Sono state due settimane difficili per l’Isis, o quel che ne resta. Ma l’offensiva di Joe Biden non ha ancora sradicato i jihadisti. La nuova mappa del terrore nell’analisi del generale Carlo Jean

La Costituzione e l’ambiente non fanno notizia. La riflessione di D'Ambrosio

Fanno più notizia la politica dei partiti, il Vaticano, le Olimpiadi, qualche scandalo. La notizia è che si interviene, per la prima volta nella storia della Repubblica, su uno dei primi dodici articoli e lo si fa per il tema dell’ambiente. Grazie a chi ha votato al fine di tutelare l’ambiente, sempre e ovunque, anche attraverso l’attività economica

Cybersicurezza, ridurre il digital divide e investire sulle aziende italiane

Di Gerardo Costabile

La cybersicurezza può rappresentare un valido strumento di innovazione e sviluppo per il settore industriale e del made in Italy, in un mercato che può essere una opportunità oltre che un’esigenza. L’intervento di Gerardo Costabile, amministratore delegato di DeepCyber

Nuvole su Vestager. Le aziende del cloud europeo chiedono modifiche al Dma

In una lettera firmata dal Cispe (l’associazione del cloud computing) emerge tutta la preoccupazione per l’esclusione dal Digital Markets Act di alcuni grandi gatekeeper, ovvero Microsoft, Oracle e Sap, che continuerebbero ad operare in barba ai principi di concorrenza. Nuove pressioni anche da Washington, ma il tempo stringe

Conte e M5S, caso chiuso? Risponde la prof. Bassu

Conte in o Conte out? La battaglia di carte bollate partita dal tribunale di Napoli chiuderà l’epopea dell’ex premier alla guida del Movimento Cinque Stelle? Parola agli esperti. Intervista alla professoressa Carla Bassu, docente di Diritto comparato all’Università di Sassari

Franco Marini e la sua lezione contemporanea. Il ricordo di Merlo

Di Giorgio Merlo

La lezione di Marini continua ad essere un faro che illumina l’azione concreta di molti di noi che cercano di non far cadere quella fiaccola nei meandri dell’antipolitica e del qualunquismo anti istituzionale. Il ricordo di Giorgio Merlo, già parlamentare del Ppi, della Margherita e del Pd, autore di “Franco Marini, il popolare”

L'Italia (con lo spettometro) cerca la vita su Marte. Tavani (Inaf) ci spiega come

Terminati con successo i test su Ma_MISS, lo strumento italiano che cercherà tracce di vita marziana nel sottosuolo del Pianeta rosso, realizzato da Leonardo e Thales Alenia Space. Ci spiega i prossimi passi il presidente dell’Inaf, Marco Tavani

La via italiana (ed euroatlantica) ai microchip

Il Chips Act pubblicato dall’Ue apre una nuova era per i microchip europei. Via libera sostanziale agli aiuti di Stato e infatti brindano i colossi (come l’americana Intel). La sfida tra Usa e Cina e la competizione con l’Asia. E la via italiana per contare sempre di più

×

Iscriviti alla newsletter