Skip to main content

“La Cybersecurity è salita in cima ai to-do dei ceo e dei governi. Di strada da fare, però, ce n’è ancora tanta”. Parola di Fabio Momola, ceo di Cybertech (gruppo Engineering) che con Formiche.net analizza la situazione sulla cybersecurity in Italia, sulle minacce attuali alla luce dei risvolti geopolitici del conflitto russo-ucraino e parla anche del Rapporto Clusit sulla cybersicurezza, appena presentato, a cura dell’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica.

In queste settimane la Cybersecurity è diventata un tema centrale a causa della guerra in Ucraina. Con il crescere della tensione sono cresciuti anche gli alert di minacce cyber da parte della Russia all’Italia. C’è un modo per incrementare preventivamente il livello di sicurezza di istituzioni e aziende?

Gli allarmi di attacchi Cyber da parte della Russia rappresentano solo l’ultima minaccia in ordine di tempo da cui dobbiamo difendere le nostre aziende e le nostre istituzioni. In questo momento, in cui il cyberspazio può farsi scenario di attacchi con forte ripercussioni sulla vita reale di tutti i cittadini, un ruolo fondamentale lo ha senza dubbio l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, con la quale siamo in contatto, e che in queste settimane ha inviato a noi, così come ad altre aziende, indicazioni sugli interventi da fare.

In Engineering siamo in costante contatto con tutti i nostri stakeholder per verificare, contrastare e neutralizzare possibili minacce cyber. Abbiamo provveduto a potenziare le nostre misure tecniche ed organizzative: dall’identificazione dei flussi informativi e delle componenti direttamente interconnesse con partner ucraini o localizzate presso reti ucraine, alla designazione di un team di risposta alle crisi per un supporto immediato in risposta ad eventuali incidenti, fino all’incremento delle attività di info-sharing con le strutture di sicurezza informatica con particolare riferimento al CSIRT-Italia.

Secondo l’ultimo Rapporto Clusit, presentato il 15 marzo, nel 2021 gli attacchi Cyber nel mondo sono aumentati del 10% causando seimila miliardi di dollari di danni. Il cybercrime è alla base dell’86% dei cyber attacchi, e con un  +5% sul 2020 segna un trend in ascesa. Come si spiegano questi incrementi?

Negli ultimi anni, anche a causa della pandemia, la digitalizzazione ha subito una forte accelerazione.

Se da una parte questo boost ha creato nuove opportunità, sia per il business che per settori fondamentali come la Sanità e l’Istruzione, dall’altra ha anche enormemente ampliato il perimetro di azione dei cyber criminali pronti a colpire aziende private, governi, organizzazioni.

Ormai nessuno è davvero fuori pericolo e infatti la Cybersecurity è salita in cima alla lista di cose da fare di amministratori e governi. Di strada da fare, però, ce n’è ancora tanta, perché se è vero che nel 2021 nel nostro Paese gli investimenti in Cybersicurezza hanno superato l’1,5 miliardi, è anche vero che in Italia il rapporto tra spesa in cybersecurity e Pil continua ad apparire limitato, mantenendosi stabile a un tasso dello 0,08%, e questo fa restare il nostro Paese all’ultimo posto tra i Paesi del G7 in questo elemento trainante di sviluppo.

Ma di fronte ad attacchi così frequenti e così pericolosi come ci si difende?

Il modo migliore per proteggersi è riuscire a immaginare e anticipare le mosse di chi attacca.

Si usa parlare in tal senso di “cyber-resilienza”, ovvero la capacità di mitigare il rischio attraverso soluzioni tecnologiche e di processo su più livelli: il governo delle identità digitali, la difesa di dati, reti e infrastrutture, la prevenzione degli attacchi cyber.

Per riuscirci, occorrono tecnologie all’avanguardia e una formazione adeguata, perché le minacce diventano sempre più sofisticate.

Sempre secondo il Rapporto Clusit i Malware, e in particolare il Ransomware, si riconfermano gli strumenti preferiti dei criminali per generare profitti, così come il Phishing. Quanto è importante limitare l’errore umano per difendersi da questi attacchi?

La maggior parte di questi attacchi vanno a buon fine per comportamenti non corretti da parte dell’uomo. Negli ultimi anni, ad esempio, la pandemia ha ampliato la pratica dello Smart Working, eliminando progressivamente la distinzione tra i tempi di lavoro e di vita privata.

Il nuovo contesto porta i dipendenti ad utilizzare sempre più spesso i dispositivi aziendali per le attività private o di “svago”, durante le quali si abbassa il livello di guardia e di conseguenza aumenta il rischio di un possibile attacco malware di ultima generazione.

Ecco perché è fondamentale la formazione delle persone, bisogna fare in modo che tutti siano consapevoli dei rischi cyber così da adottare posture corrette e in grado di prevenire intrusioni che possono provocare danni enormi per tutta l’organizzazione.

In Engineering come affrontate la Cybersecurity?

Noi siamo una Digital Transformation Company che sente la responsabilità, anche sociale, di garantire sicurezza in questa fase di forte transizione digitale del Paese.

Grazie alla tecnologia basata sull’intelligenza artificiale analizziamo oltre 43,2 miliardi di eventi al giorno, intercettando oltre 123 miliardi di vulnerabilità note, il che rappresenta una straordinaria palestra ed un impareggiabile bagaglio di esperienza.

Vediamo la sicurezza informatica come un elemento chiave della digital transformation. Ci piace parlare di “digitalizzazione sicura” perché riteniamo sia l’unico modo per garantire alle aziende del Paese di trarre il massimo beneficio dalla transizione digitale, governando in modo appropriato i rischi che questo comporta e massimizzando il valore che ne deriva.

Grazie all’acquisizione di Cybertech mettiamo in campo tre elementi per noi fondamentali per creare una vera Cyber-resilienza: tecnologie, piattaforme e competenze. Su quest’ultime, poi, stiamo investendo attraverso un’importante operazione di recruiting di talenti, di cui curiamo la formazione attraverso la nostra IT & Management Academy, così da trasferirgli il knowledge necessario a essere subito operativi in un settore chiave come quello della sicurezza informatica.

Secondo i dati di Clusit tra gli obiettivi più colpiti dai cyberattacchi ci sono target governativi e militari, la sanità e l’istruzione. Dal vostro osservatorio in quali settori registrate le maggiori situazioni di pericolo?

Senza dubbio i target evidenziati dai dati Clusit sono riscontrati anche dal nostro Osservatorio.

Progressivamente, però, uno dei nostri focus più importanti è sull’OT security; è infatti sempre più importante garantire la sicurezza degli impianti industriali e delle infrastrutture operative e critiche oggi che l’Internet of Things e le tecnologie legate all’Industry 4.0 fanno in modo che il mondo fisico sia sempre più interconnesso con quello digitale.

Quello delle infrastrutture in settori critici come trasporti, manifattura, energia è senza dubbio un territorio che deve essere difeso in modo totale, superando le logiche a silos e sapendo che in questi ambiti molti utilizzano sistemi operativi obsoleti e facilmente penetrabili. Il nostro obiettivo è far raggiungere a tutti i player che operano in questi ambiti una Cyber-resilienza operativa, che ne permetta un monitoraggio continuo e completo della rete, così da difenderli da attacchi che possono creare danni economici, reputazionali e, nel caso ad esempio del settore energetico, anche al territorio.

 

Guerra e attacchi cyber. Come difenderci secondo Momola (Cybertech)

Cybersecurity in Italia, minacce attuali alla luce dei risvolti geopolitici del conflitto russo-ucraino e Rapporto Clusit 2021 appena presentato. Conversazione con Fabio Momola, ceo di Cybertech

Giochi, il grande lavoro della Corte dei Conti

Tutto quello che non è stato detto o scritto sulla delibera del Fondo per il gioco d’azzardo patologico della sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei Conti. Il racconto del senatore Riccardo Pedrizzi

La parabola di Abramovich. Da finto timido a miliardario senza scrupoli

Energia, petrolio, calcio e arte. Gli interessi dell’imprenditore russo sono molto vari e hanno contribuito a creare una delle fortune più grandi al mondo. Ma la sua non è solo genialità. L’ombra della corruzione e i legami (illegali) con i presidenti russi

Dopo le minacce, la richiesta di aiuto. Il voltafaccia di Roscosmos

Dmitry Rogozin, direttore di Roscosmos, lancia in un tweet il proprio appello alla Nasa, all’Esa e all’agenzia canadese affinché collaborino per eliminare le sanzioni economiche imposte alla Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Un cambio dei toni rispetto a quelli più duri adottati dall’inizio della guerra. Cosa può significare per il futuro delle collaborazioni spaziali? Ecco i dettagli

Droni, missili, spie e cyber-attacchi. Che succede tra Israele e Iran

Di Gabriele Carrer e Emanuele Rossi

La prospettiva di un ritorno degli Stati Uniti nell’accordo nucleare ha rinfocolato le tensioni tra i due Paesi, anche al loro interno. Ecco perché a Gerusalemme e a Teheran c’è chi dice no al Jcpoa

Un “Diamante 2.0” per la diagnostica predittiva. Cos'è e perché Fs ci sta puntando

Le Ferrovie guidate dall’ad Luigi Ferraris scommettono sull’innovazione, e portano a Expo 2020 Dubai il meglio della tecnologia. Ecco quale

Armi e munizioni oltre i mercati di Europa e Usa. L’intervista a Pietro Gussalli Beretta

Un nuovo polo integrato per la produzione di armi e munizioni di alta qualità. È il risultato dell’operazione di acquisizione di Beretta Holding della svizzera Ruag Ammotec, con la storica azienda bresciana che fornirà i sistemi e le ottiche e il gruppo elvetico il proprio expertise nel campo delle munizioni. Un’operazione che, una volta perfezionata, porterà a un fatturato consolidato di un miliardo e mezzo di euro. Ne ha parlato ad Airpress il presidente Pietro Gussalli Beretta

Francia e Spagna rinnovano gli elicotteri, senza visione europea. Parola di Alegi

Lanciato l’ammodernamento del Tiger. L’Occar sblocca i fondi per il progetto franco-spagnolo (e forse tedesco) per aggiornare i propri elicotteri d’attacco. Un programma di cooperazione industriale europea che però tradisce in parte una mancanza di visione comune continentale. La vera sfida, ora, sarà lo sviluppo del caccia di sesta generazione

Intelligence e Difesa. Il premio dell'Associazione De Luca al Casd

L’Associazione Davide De Luca – Una vita per l’Intelligence ha conferito al Ten. Col. Nicola Tranquillino Minerva, il premio “Davide De Luca” come miglior frequentatore del 23° Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze. Un resoconto

Ucraina, il messaggio della giornalista russa eroina: "Anni di propaganda, mi vergogno". Il video

Ucraina, il messaggio della giornalista russa eroina: "Anni di propaganda, mi vergogno" [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=FmgfhJt_mtY[/embedyt] Milano, 15 mar. (askanews) - Una guerra fratricida che ha un unico responsabile: "Vladimir Putin". Questo il messaggio diffuso con un video sui social da Marina Ovsyannikova, la giornalista che in televisione ha esposto un cartello contro la guerra. "Mi vergogno di aver fatto propaganda per…

×

Iscriviti alla newsletter