Skip to main content

L’Italia aumenta la sua impronta nel Mediterraneo allargato iniziando la partecipazione all’operazione “Agenor” nell’ambito della missione multinazionale “Emasoh”, acronimo di European Maritime Awarennes in the Strait of Hormuz; missione con cui otto paesi europei si impegnano per la sicurezza marittima lungo lo Stretto di Hormuz. La fregata multiruolo “Federico Martinengo” è il primo assetto della Marina che da inizio ottobre si affianca a Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Paesi Bassi e Portogallo.

“L’integrazione dell’Its Martinengo in Emasoh evidenzia l’importanza di operare in un contesto multinazionale per i Paesi europei, come strumento efficace per sviluppare il concetto di sicurezza collaborativa in mare”, ha spiegato il comandante Federico Carpinelli. Tecnicamente è previsto l’impiego di un dispositivo aeronavale nazionale per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza nella regione – che comprende il Golfo dell’Oman e l’intero Golfo Persico. La missione è finalizzata alla tutela dei traffici mercantili e a contribuire alla “maritime situational awareness” dello spazio aeromarittimo regionale.

L’obiettivo è garantire il rispetto delle leggi internazionali, la libertà di navigazione e il libero flusso del commercio globale in un’area altamente sensibile. Lo Stretto di Hormuz è uno degli ambiti talassocratici più delicati, storicamente caratterizzato da interessi vitali per l’economia regionale quella di altri paesi, tra cui chiaramente gli europei (ma anche Cina, Russia e Stati Uniti). Il traffico marittimo nell’area è stato dal 2019 oggetto di sabotaggi e sfoghi delle tensioni regionali: Emasoh è nata, su spinta francese dopo il Consiglio Ue Affari esteri del 20 gennaio 2020, per evitare escalation e promuovere una distensione ordinata.

Gli Stati Uniti invocavano da tempo un coinvolgimento maggiore degli alleati nel controllo della regione, raccogliendo il supporto del Regno Unito per l’operazione Sentinel. Per anni hanno presidiato la regione, ma ora hanno la necessità di aumentare coinvolgimento e presenza agli alleati (principalmente europei, sebbene per interessi connessi al petrolio anche unità sudcoreane si trovano nelle acque del Golfo). L’obiettivo è di concentrarsi su altri dossier, soprattutto sull’Indo Pacifico – ambito del contenimento iniziale della Cina. Nella regione Middle East and Nord Africa il clima, dopo la linea più aggressiva dell’amministrazione Trump, è cambiato. I vari Paesi sono in una fase di alleggerimento tattico delle separazioni anche per effetto dell’arrivo alla Casa Bianca di Joe Biden.

Come spiegato da Stefano Pioppi su queste colonne, l’Italia aveva mostrato l’intenzione di aderire al progetto francese (che comunque fa piacere agli americani), senza però riscontri nella delibera approvata a maggio 2020 alla Camera. “L’Italia ha pubblicamente dichiarato appoggio politico per la missione; tuttavia – ha spiegato il ministro della Difesa – ritengo che sia un’opportunità da esplorare nel corso del 2021”. Ora l’opportunità è esplorata, in attesa di capire i numeri effettivi del coinvolgimento quando la delibera arriverà in Parlamento.

Dal 1987, quando la portacontainer “Jolly Rubino” subì un attacco per mano dei Pasdaran iraniani, una nave da guerra italiana non opera attivamente nello spazio marittimo del Golfo. La Martinengo rientra dal Corno d’Africa, dove era impegnata con compiti anti-pirateria nell’ambito dell’operazione “Atalanta”, e si posiziona in un’area di interesse geopolitico del bacino del Mediterraneo allargato – ossia dove l’Italia proietta la propria politica internazionale.

L’Italia nel Golfo. Al via le attività della Marina con Emasoh

La fregata Martinengo parte con le attività di Emasoh. L’Italia nel Golfo con compiti di pattugliamento per garantire la stabilità nei punti talassocratici dove le frizioni mediorientali rischiano l’escalation

E se fosse l'Italia (con Draghi) ad allargare l'Ue ai Balcani?

Dal vertice Ue-Balcani occidentali in Slovenia può nascere una nuova consapevolezza. Certamente con disincanto, visti i problemi su allargamento, energia e geopolitica, ma con quel pragmatismo che sta caratterizzando l’agenda Draghi a Palazzo Chigi: dossier prima che polemiche

Libia, così il Congresso Usa vuole aiutare la stabilizzazione

I congressisti americani stanno promuovendo una legge per la stabilizzazione della Libia che imporrà all’amministrazione Biden di alzare il livello del coinvolgimento nelle questioni del Paese mediterraneo (e complicherà la strada ad Haftar)

Francia, cosa significa il peso enorme degli anni 50 e 60 per la piaga degli abusi

Dopo lo scandalo della Chiesa francese, padre Zollner, docente alla Gregoriana e consultore della commissione pontificia per la protezione dell’infanzia, ha chiesto che dopo la Francia sia ora l’Italia ad aprirsi al lavoro di chi può appurare la realtà dell’abuso nel corso dei decenni passati. È il solo modo per dare il dovuto a tutte le vittime ma soprattutto per archiviare una visione di autorità

Biden e Xi si vedranno (virtualmente). Ma su Taiwan e commercio sono lontani

Riunione di sei ore in Svizzera tra Sullivan e Yang. Il leader di Pechino non esce dal Paese (come dimostra l’assenza al G20 di Roma) e l’incontro si farà in videoconferenza. Segnali di impegno reciproco ma le minacce a Taipei e lo status della Cina di “Paese in via di sviluppo” dividono

Perché Matteo Salvini è nei guai. Il commento di Zacchera

Se Salvini sta al governo rischia di compromettere l’alleanza di centro-destra, per lui indispensabile in vista di una potenziale maggioranza futura, ma se esce dall’esecutivo dimostrerebbe poca credibilità. Ma non si può ogni giorno far ballare il tavolo o Draghi e il resto dell’alleanza lo bollerebbero come sabotatore

Il sindacato e l’emergenza sanitaria. Il racconto della Uiltec

In uscita, nella seconda metà di ottobre, il nuovo libro di Paolo Pirani “La Uiltec al tempo della pandemia”, (“Arcadia Edizioni”, prezzo di copertina 12 euro). Spiega il leader della organizzazione sindacale: “Per noi una commessa non vale una vita”. Anticipiamo l’introduzione del testo che raccoglie gli editoriali pubblicati sul mensile “Industri@moci” nell’ultimo biennio

Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito a Elvira Frojo

La scrittrice e giornalista di origine napoletana Elvira Frojo ha ricevuto un “premio speciale” mercoledì 6 ottobre 2021 alle ore 11.00 a Roma, al Teatro Eliseo, durante la conferenza stampa di chiusura del 25° anniversario del premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”

Scholz, Merkel e il pranzo con Draghi. Parla l'ex ministra Schavan (Cdu)

Colloquio con l’ex ministra dell’Istruzione di Angela Merkel, prima fila della Cdu, ospite della Fondazione Konrad Adenauer. Scholz sottovalutato, ha copiato il metodo Merkel e ha funzionato. La cancelliera lascia un vuoto, il partito deve recuperare il suo 8% di consensi personali. Il pranzo con Draghi? Ora i tedeschi vogliono un’Italia più protagonista

San Marino Covid-free ma nel fuoco incrociato tra Ue e Russia

La Repubblica relegata in un limbo a-normativo per essere ricorsa al vaccino Sputnik V. I certificati dei suoi cittadini sono accettati in Italia, ma solo fino al 15 ottobre 2021. Il rischio di una segregazione dai territori limitrofi romagnoli e marchigiani nell’allarme di Igor Pellicciari, ordinario di Storia delle Istituzioni e Relazioni Internazionali all’Università di Urbino

×

Iscriviti alla newsletter