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C’è una ripresa da intercettare. Anzi, da cogliere con determinazione: è a un passo da noi. Lo dicono tutti gli indicatori economici delle ultime settimane. Ed è una speranza che intreccia e diventa tutt’uno con l’uscita dall’emergenza sanitaria. I numeri della pandemia sono quelli del bollettino quotidiano, per fortuna – seppure lentamente – incoraggianti.

I parametri della ripresa sono una proiezione sul futuro, più aleatoria se si vuole, ma altrettanto rassicurante. L’ultima rilevazione Istat prevede infatti per l’Italia una sostenuta crescita del Pil, sia nel 2021 (più 4,7%), sia nel 2022 (più 4,4%). Più o meno identica, con le medesime percentuali, l’evoluzione dell’occupazione. Non è la narrazione di un boom imminente, certo. Ma è il segnale che qualcosa finalmente si muove. E non possiamo ignorarlo.

Quanto sta avvenendo anzi legittima un’asportazione, anche abbastanza naturale, al ritorno alla normalità. Perché no, un recupero pieno del benessere, sul piano fisico e mentale, dopo l’anno e mezzo vissuto pericolosamente.

C’è un ultimo ostacolo tuttavia che si frappone tra noi e l’obiettivo. È la paura: quella in particolare di chi non crede ancora nel vaccino, di chi lo teme, di chi lo evita. Una minoranza scettica, che possiamo anche rispettare su un piano culturale, ma che condiziona col suo comportamento la vita di tutti. E questo rende la fobia antimoderna, ma soprattutto inaccettabile se rapportata al target sella ripresa, ormai a portata di mano.

Dal 15 ottobre, tra pochi giorni, si aprirà l’ultima fase della sfida al Covid. Il Green Pass diventerà indispensabile per accedere a qualsiasi ufficio, qualsiasi sede di lavoro, qualsiasi servizio. Quella data segnerà il punto di svolta risolutivo. Non perdiamo l’occasione per riconquistare spazi vitali, equilibri perduti, sicurezze essenziali. Solo se lo faremo, allora potremo dedicarci alla costruzione di un “Mondo nuovo”.

Il “Mondo Nuovo” non sarà solo il titolo della Convention promossa dalla Fondazione Guido Carli il 3 dicembre (all’Auditorium Parco della Musica) e dunque una occasione di confronto e dibattito ai più alti livelli. Ma sarà la missione alla quale siamo tutti chiamati. Nessuno escluso.

Ritorno al benessere e ripresa economica. Come costruire il “Mondo nuovo”

Il “Mondo Nuovo” non sarà solo il titolo della Convention promossa dalla Fondazione Guido Carli il 3 dicembre (all’Auditorium Parco della Musica) e dunque una occasione di confronto e dibattito ai più alti livelli. Ma sarà la missione alla quale siamo tutti chiamati. Nessuno escluso. La rubrica di Romana Liuzzo, presidente della Fondazione Guido Carli

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Saied Mattarella

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