Skip to main content

C’è anche la Farnesina tra i ministeri degli Esteri di Paesi europei che hanno convocato l’ambasciatore cinese dopo la dura reazione di Pechino alle sanzioni europee contro i responsabili della repressione uigura nello Xinjiang. Nel mirino cinese non soltanto politici ma anche centri studi. Il che dimostra, come ha scritto su Formiche.net Giulia Sciorati, ricercatrice presso l’Asia Centre dell’Ispi, quanto si sia acceso lo scontro tra Cina e Unione europea, alla luce dell’abbandono del pragmatismo e della realpolitik da parte del governo cinese a favore di un approccio ideologico.

Ieri sera la Farnesina ha comunicato che l’ambasciatore cinese a Roma, Li Junhua, è stato convocato per oggi al ministero degli Esteri in merito alle sanzioni imposte da Pechino nei confronti dell’Unione Europea. Sarà ricevuto dalla viceministra Marina Sereni. Di seguito un esempio degli attacchi dell’ambasciata cinese in Italia contro i giornali che hanno rivelato la repressione sistematica nello Xinjiang.

Stessa sorte è toccata agli ambasciatori cinesi a Parigi, Berlino, Bruxelles e Copenaghen. Il che testimonia la preoccupazione delle cancellerie europee davanti ai cosiddetti “lupi guerrieri” (una definizione pensata da Pechino per descrivere l’assertività dei suoi diplomatici), che già avevano preso di mira il Vecchio continente nei primi mesi della pandemia tutt’ora in corso.

Grande pressione, in particolare, sull’ambasciatore cinese a Parigi, convocato al Quai D’Orsay dopo che su Twitter la rappresentanza di cui è capo ha attaccato lo studioso Antoine Bondaz, che aveva enunciato le pressioni di Pechino su alcuni deputati francesi che volevano visitare Taiwan.

La Farnesina ha convocato l'ambasciatore cinese. Ecco perché

Li Junhua, ambasciatore cinese a Roma, sarà ricevuto oggi dalla viceministra Marina Sereni dopo la rappresaglia diplomatica scatenata da Pechino dopo le sanzioni europee per la repressione nello Xinjiang

Libia-Nato. Se la presenza dei mercenari diventa sfera di influenza

Alcuni media arabi rilanciano un’analisi di Formiche.net: il rischio è che la Russia (e non solo) sfrutti l’intervento in Libia tramite contractor informali per costruire una sfera di influenza in mezzo al Mediterraneo. Preoccupazione anche della Nato

Gibuti, il cuore dell'Africa, tra Cina e Occidente. L'analisi di Ciaccia

Nel giorno della visita a Gibuti del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, l’analisi di Marco Andrea Ciaccia, ricercatore geopolitico indipendente, sul Corno d’Africa quale area di prova dei nuovi equilibri mondiali. Tra la bi-egemonia globale Cina-Occidente, la “periferia” africana emerge come il banco di prova del fallimento del modello concentrazionista urbano e della necessità di un vero sviluppo sostenibile

L'Italia investa e spenda (come gli Usa). Ma attenti a inflazione e sperperi. Parla Messori

L’economista Luiss e saggista: i due piani pandemici americani rappresentano una gigantesca macchina da guerra contro la recessione. Ma se attuati in modo disordinato possono essere micidiali per inflazione e conti pubblici. L’Italia e l’Ue non avranno di questi problemi, semmai pensino a spendere bene i soldi del Recovery Plan

Kim spara i primi missili “contro” Biden

Missili testati nel weekend rivelano fonti Usa al Washington Post. Kim mostra i muscoli per la prima volta a Biden

Biden "irrompe" al Consiglio europeo. Il ruolo chiave dell'Italia

Il presidente americano parteciperà al meeting tra i leader europei in programma giovedì. L’Italia, tra Libia e Turchia, Russia e Mediterraneo, è di nuovo uno dei paesi chiave del rapporto transatlantico che il presidente Usa vuole rafforzare in vista della sua alleanza tra democrazie, per contenere Russia e Cina

Nessuno sa dimenticare come un pescatore. A differenza dei velisti

A bordo di un peschereccio di 70 tonnellate continua il viaggio in Norvegia in compagnia della saggezza dei pescatori in quel del Fiordo di Vestfjorden

L'Italia a Difesa dell'Africa. La visita di Guerini tra Gibuti e Somalia

La visita di Guerini tra Gibuti e Somalia conferma la volontà italiana di assumere un ruolo più determinato in Africa. Dal Golfo di Guinea al Corno, passando per il Sahel (con la task force Takuba), la stabilità dell’area è “interesse nazionale”. Roma lavora per far convergere su questo gli altri Paesi europei, frutto anche della sponda di Washington, che chiede più impegno al Vecchio continente

Senza donne non se ne parla. La via europea per la parità di genere

La strada è lunga e accidentata, ma il piano Next Generation EU può dare una svolta. Cosa si è detto oggi al webinar sulle politiche per la parità di genere e sull’iniziativa “No Women No Panel”, patrocinato dalla Commissione europea in Italia e da Rai Radio 1

Biden investirà altri tremila miliardi. Il Recovery Plan è transatlantico, dice Fortis

L’economista e vicepresidente della Fondazione Edison: gli Stati Uniti dimostrano che dalla pandemia si esce solo con gli investimenti pubblici. E l’Europa è sulla scia, perché il Recovery Plan va nella stessa direzione degli Usa

×

Iscriviti alla newsletter