Skip to main content

Dal Covid è arrivato un “colpo allarmante” al sistema economico italiano, con effetti negativi su reddito, potere d’acquisto e spesa per consumo. Lo si sapeva ma le cifre dure e pure dell’ottava edizione del Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile, il Bes, diffuso dall’Istat non lasciano spazio a nessuna altra interpretazione. In generale, se tradizionalmente le famiglie italiane si caratterizzano per un’elevata propensione al risparmio, una diffusa proprietà dell’abitazione e un limitato ricorso all’indebitamento, la crisi economica che ha contraddistinto una lunga fase dello scorso decennio ha mostrato i limiti di questo modello,  accentuando le disuguaglianze e le profonde differenze territoriali. In questo contesto lo scoppio della pandemia ha colpito il sistema economico italiano in forme e intensità allarmanti e imprevedibili. Il crollo dei livelli di attività economica ha avuto effetti negativi sul reddito, sul potere d’acquisto e soprattutto sulla spesa per consumo. L’aumento della povertà si è concentrato su alcuni segmenti di popolazione e su alcuni territori.

La stima preliminare per il 2020 identifica oltre 5,6 milioni di individui in condizione di povertà assoluta in Italia, con un’incidenza media pari al 9,4%, dal 7,7% del 2019: si tratta dei valori più elevati dal 2005. La povertà cresce soprattutto al Nord, area particolarmente colpita dalla pandemia, dove la percentuale di poveri assoluti passa dal 6,8% al 9,4% degli individui; più contenuta, invece, la crescita al Centro (dal 5,6% al 6,7% degli individui) e nel Mezzogiorno (dal 10,1% all’11,1%).

Colpisce, inoltre, prevalentemente le famiglie con bambini e ragazzi: l’incidenza di povertà tra gli individui minori di 18 anni sale di oltre due punti percentuali (da 11,4% a 13,6%, il valore più alto dal 2005) per un totale di 1 milione e 346mila bambini e ragazzi poveri, 209mila in più rispetto all’anno precedente.

Nell’anno precedente la pandemia (2019) gli indicatori legati alle capacità reddituali e alle risorse economiche, che consentono alle famiglie di raggiungere un determinato standard di vita, avevano registrato sostanziali segnali di miglioramento. Poi il tracollo, raccontato da numeri freddi ed eloquenti: nel 2020, il 28,8% delle famiglie ha dichiarato un peggioramento della situazione economica familiare rispetto all’anno precedente, dal 25,8% del 2019. Tale deterioramento ha interessato il 30,5% delle famiglie nel Centro, il 28,8% nel Nord e il 27,7% nel Mezzogiorno.

Benessere equo sostenibile, nell’Italia del Covid non c’è più

Nel 2020, il 28,8% delle famiglie ha dichiarato un peggioramento della situazione economica familiare rispetto all’anno precedente, dal 25,8% del 2019. Tutti i dati dell’ottava edizione del Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile, il Bes, diffuso dall’Istat

Ecco la Pa da riformare nell'accordo governo-sindacati

Firmato a Palazzo Chigi l’accordo per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, tra governo e rappresentanti dei lavoratori

Libia, il governo c’è, la fiducia pure

La Libia ha un nuovo governo, che parte bene nella direzione dell’unità del Paese. L’esecutivo guidato da Dabaiba ha ottenuto un’ampia fiducia, anche se ha una prospettiva a breve termine prima delle elezioni di fine anno

Conferenza sul futuro dell’Europa, firmata la dichiarazione. E ora?

Con la dichiarazione congiunta sulla Conferenza sul futuro dell’Europa prende il via un processo che durerà un anno e che punta a ripensare l’Unione europea con il coinvolgimento dei cittadini. Un esercizio dal basso che avrà bisogno anche dell’impulso delle autorità nazionali. L’analisi di Nicoletta Pirozzi, responsabile del programma “Ue, politica e istituzioni” e delle relazioni istituzionali dello Iai, pubblicata su Affari internazionali

Draghi, un fisco per la famiglia

L’obiettivo di una riforma fiscale che parta dalla modulazione delle imposte sulla base della composizione dei nuclei familiari può rappresentare il punto d’incontro tra esigenze diverse, politiche e sociali, che oltretutto può trovare anche uno sbocco bipartisan in sede parlamentare

La Cina respinta da Wall Street porta la telefonia a Shanghai

Dopo il delisting di inizio anno dalla piazza americana imposto dall’ex presidente Donald Trump, la terza compagnia telefonica cinese opta per una soluzione casalinga, sbarcando sul listino di Shanghai

Gli effetti della crisi catalana nella politica spagnola. Parla Román Marugán

Scontri interni, nuovi ricorsi e ricatti di sostegno politico. Che cosa succede ora in Spagna dopo la revoca dell’immunità a tre leader del movimento separatista della Catalogna. Conversazione con la politologa spagnola Paloma Román Marugán, professoressa dell’Università Complutense di Madrid

Corsa alla Luna. La Russia cade nell'abbraccio della Cina (in funzione anti Usa)

Nuova intesa lunare tra Russia e Cina, che si impegnano per realizzare una “stazione scientifica internazionale” sul satellite naturale. È il nuovo guanto di sfida agli Stati Uniti di Joe Biden, che già ha confermato i piani per Artemis (con l’Italia a bordo). La corsa spaziale si fa sempre più geopolitica

Il siero della propaganda. Il Copasir non russa e sullo Sputnik avvisava...

Riflettori puntati sull’Italia dopo l’accordo tra l’azienda Adienne e il fondo sovrano russo Rdif per la produzione del vaccino Sputnik a Monza. Ecco cosa scriveva a novembre il Copasir circa la penetrazione di Mosca in Italia (anche attraverso quel veicolo per investimenti!). Sfogliato oggi, il documento sembra suggerire che il siero sia un proxy del Cremlino

Caso Navalny, ecco perché l’Ue prende tempo sulle sanzioni alla Russia

La riunione degli ambasciatori Ue di ieri non ha dato luce verde alle sanzioni alla Russia per il caso Navalny. I 27 vogliono allargare il pacchetto per non irritare troppo Putin

×

Iscriviti alla newsletter