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Youtube è una delle tante piattaforme online che ha dovuto aggiornare le proprie direttive con l’arrivo della pandemia da Covid-19 e l’inizio della campagna vaccinale. Infatti, come tutte le social platforms, Youtube ha inserito dei pannelli d’informazione, strumenti che rimandano gli utenti al sito ufficiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità oppure a quello del proprio Ministero della Salute.

I quadri informativi hanno dato uno spazio e una possibilità alle autorità di comunicare velocemente ed efficacemente con l’audience di Youtube, riportando dati e notizie utili in tempo reale. Ma non è tutto. Infatti, questi “box” di notizie, presenti in 30 paesi, hanno creato circa 400 miliardi di impression e sono diventati i quadri informativi più visti in assoluto dalla comunità di Youtube.

Secondo Marco Pancini, Director of Public Policy EMEA di Youtube, Youtube cerca sempre di eliminare i contenuti non appropriati. Per fornire contenuti utili e di qualità, sostiene l’azienda, deve porre come prioritario il tema della responsabilità, e ancor di più durante la pandemia da Covid-19 e la campagna vaccinale. È qui che entra in gioco la regola delle quattro “R”: remove, raise, reduce, reward. Remove, rimuovere i contenuti che non seguono le linee guida ufficiali di Youtube o semplicemente del paese – sì, Youtube è una piattaforma aperta, ma come ha sottolineato Marco Pancini, c’è bisogno di un giusto equilibrio nei contenuti e questo si può ottenere solo con ferme regole di condotta. Raise, promuovere e mettere in evidenza voci autorevoli e di creatori con informazioni pertinenti. Reduce, ridurre la promozioni di informazioni non rilevanti. Reward, premiare i creatori di contenuti e artisti affidabili che promuovono le linee guida della community e aiutano la comunità.

Per quanto concerne la rimozione di video, dal 2018 Youtube ha lanciato un transparency record contenente i dati relativi ai contenuti rimossi. Nell’ultimo periodo, il 95% di video in violazione sono stati eliminati e il 75% di questi sono stati rimossi prima che superassero le 10 visualizzazioni. Come decide quali contenuti eliminare? Attraverso le segnalazioni degli utenti, dei trusted flaggers e delle autorità, oppure tramite le indicazioni degli algoritmi della piattaforma stessa.

Tutte queste regole si applicano anche in merito alle informazioni relative al Covid-19 e alla campagna vaccinale. La regola delle quattro R è ancora più importante in campo medico. Youtube ha deciso di non accettare contenuti anti-vax, video in contrasto con le linee guida delle autorità e degli esperti scientifici, e contenuti di disinformazione relativi alle campagne vaccinali. Certamente, il contesto dei video è fondamentale, specialmente considerato il fatto che si tratta di una piattaforma aperta. Infatti, Pancini ha ribadito che “nel decidere se uno specifico contenuto è contrario alle nostre policy, noi guardiamo anche al contesto. Per cui sono consentite eccezioni se i video in quesitone hanno anche una chiara finalità educativa, documentaristica, scientifica o artistica.” Quindi, non è tutto bianco o nero.

Tutti questi sforzi si inseriscono anche all’interno del quadro normativo delle istituzioni europee rispetto alla disinformazione in merito al Covid-19. Esiste un codice di condotta europeo, nato nel contesto delle elezioni europee, finalizzato a stabilire una serie di linee guida per sostenere un dibattito democratico e robusto sulle social platforms. Questo testo è stato riutilizzato con l’avvento del Covid-19 sottolineando l’importante grado di responsabilità in capo alle piattaforme.

Youtube, come Google, ha aderito al codice e all’attività di disinformation reporting per la Commissione. L’impegno consiste nel riportare i dati a livello europeo sulla disinformazione relativa al Covid-19 in atto sulle proprie piattaforme, a cadenza mensile. Ciò aiuta la Commissione a tenere traccia delle iniziative promosse dalle piattaforme online ma anche analizzare i dati relativi alla disinformazione stessa.

Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha aderito alla campagna contro la disinformazione sul Covid-19, inserendo nel proprio sito una sezione apposita che spiega come segnalare un contenuto inappropriato sulle varie piattaforme online.

Ecco come Youtube decide quali contenuti eliminare (e perché)

Come tutte le piattaforme, anche Youtube ha dovuto aggiornare le linee guida per contrastare la disinformazione e i contenuti non appropriati su pandemia e campagna vaccinale. Applicando la regola delle quattro “R”

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