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In quest’ultimo anno il mondo dell’informazione e il dibattito pubblico è stato monopolizzato dall’avanzata del Covid-19 ma, a ben vedere, non è l’unico virus a far paura. Per questo, nella prestigiosa cornice del CNEL, è stato presentato oggi il progetto “HPV Board, un futuro senza Papilloma virus”, dedicato alla prevenzione del virus del Papilloma che, ogni anno solo in Italia, conta oltre 6 mila nuove diagnosi, con una notevole ricaduta socio-economica, stimata in oltre 500 milioni di euro di costi a carico della collettività ogni anno.

 

L’infezione, se non curata adeguatamente, infatti, può rapidamente evolvere verso forme tumorali tutt’altro che benigne. Un virus dilagante e pervasivo che, stando alle stime, arriverebbe a colpire sino all’80% delle donne sessualmente attive, con oltre il 50% della popolazione femminile a rischio di contrarre una variante virale alto rischio oncogeno. In particolare, ancora più bassa appare l’informazione e la conoscenza dei tumori HPV correlati del distretto testa-collo e le visite periodiche per la diagnosi precoce in campo odontostomatologico e otorinolaringoiatrico sono pressoché nulle.

 

A discutere di tali implicazioni, oltre al Presidente del CNEL Tiziano Treu, erano presenti il promotore dell’iniziative Francesco Riva, medico e Consigliere del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, Gaetano Paludetti, Presidente della Società italiana di otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale, il Gen. Nicola Sebastiani, Ispettore Generale della Sanità Militare, Sandro Rengo, Presidente Società Italiana di Odontostomatologia e Chirurgia Maxillo-Facciale, Gabriella Ancora, Presidente CIU Unionquadri e Salvatore Cincotti, CEO di Technogenetics.

 

L’idea, lanciata da Riva, è stata quella di dar vita ad un gruppo di lavoro formato da otorinolaringoiatri, odontoiatri, chirurghi odontostomatologici e maxillo-facciali, in stretto contatto con ginecologi, oncologi e pediatri per unire intenti, competenze e iniziative al fine di promuovere progetti di prevenzione primaria, diagnosi precoce e terapie adeguate.

 

Il nutrito parterre di esperti ha sottolineato, infatti, soprattutto la necessità di sensibilizzare la popolazione sul valore della vaccinazione e sui nuovi strumenti diagnostici per sconfiggere i tumori HPV correlati, che colpiscono non solo le più conosciute aree genitali, ma anche il distretto testa\collo.

 

Questa campagna nasce per volontà di clinici, esperti della comunicazione, istituzioni e istituti di ricerca all’avanguardia per fornire nuovi strumenti, semplici, rapidi e affidabili da far entrare nella pratica clinica così da individuare prontamente il rischio di infezione da Papilloma. Una vera e propria rivoluzione che ci auguriamo possa contribuire, insieme alla immunizzazione e all’innovazione terapeutica, a veder drasticamente scendere la curva di nuove diagnosi di tumori HPV correlati, e in futuro a cancellarli definitivamente” ha affermato il promotore della giornata Francesco Riva. “Per questo è necessario creare una cultura della prevenzione e della diagnosi precoce per i tumori del distretto testa collo legati all’infezione da HPV. La tecnologia sarà l’arma vincente per evidenziare la presenza del virus in modo rapido e semplice”.

 

Ricco di spunti anche l’intervento del Presidente nazionale di CIU-Unionquadri Gabriella Àncora, a capo della Confederazione sindacale che tutela i quadri nel settore privato e pubblico, ma anche i ricercatori, i professionisti dipendenti ed il mondo delle professioni intellettuali, che si è interrogata proprio sul ruolo del sindacato ed il suo coinvolgimento nel processo di innovazione.

 

Ci troviamo in un momento storico ed in una contingenza epocale in cui la sanità si pone al centro di tutte le dinamiche economiche e sociali, e impone anche di ripensare al ruolo del sindacato che, per sua stessa tradizione e natura, non può rimanere assente da tali evoluzioniha sottolineato Àncora. “Come Ciu-Unionquadri, da diverso tempo ormai e quasi anticipando i tempi, abbiamo iniziato a creare e promuovere sinergie professionali, attraverso strumenti quali la rete e la cooperazione tra le diverse professionalità da noi rappresentate, in modo da alimentare la solidarietà orizzontale, una nuova filosofia sindacale che oltre a fare cultura, si impegni a creare esperienze per generare competenze”.

 

Foto di Arek Socha da Pixabay

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