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Antonio Catricalà si è tolto la vita con un colpo di pistola nella sua casa di Roma. Lascia una moglie, due figlie e un nipotino che amava moltissimo. E’ stato un uomo delle istituzioni. Ha attraversato governi di tutti i colori, che hanno premiato la sua grande competenza e conoscenza della macchina amministrativa. Nato a Catanzaro nel 1952, si era laureato a Roma in giurisprudenza ma per tutta la vita è rimasto legatissimo alla Calabria. Diventa magistrato a 24 anni, a 27 era già avvocato dello Stato, a 30 consigliere di Stato. Ha collaborato con l’Ufficio legislativo della presidenza del Consiglio dei ministri ed è stato capo di gabinetto in diversi ministeri: alla Funzione pubblica con Urbani (Berlusconi I – 1994) e poi con Frattini durante il governo Dini; alle Comunicazioni con Maccanico (Prodi I -1996); nel di nuovo alla Funzione pubblica con Piazza (D’Alema – 1999).

Nel 2001 Berlusconi lo chiama a Palazzo Chigi come segretario generale della presidenza del Consiglio, nel 2005 è nominato presidente dell’Antitrust. Negli anni a Piazza Verdi rivoluziona l’autorità, allargando il campo al diritto dei consumatori, portando all’attenzione grande pubblico l’attività di un ente che fino a quel momento era poco conosciuto.

Nel 2011, con il terremoto dello spread e l’arrivo di Mario Monti, Catricalà torna a Palazzo Chigi, stavolta come sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ruolo chiave del governo tecnico.

La sua esperienza nei palazzi del potere si conclude con il ruolo di viceministro di Zanonato, ministro dello Sviluppo Economico con Enrico Letta. Negli ultimi anni si era dedicato alla professione forense, da socio dello Studio Lipani Catricalà. Ricopriva il ruolo di presidente di Aeroporti di Roma.

È stato anche professore di ruolo in Diritto Privato all’Università Unipegaso e professore a contratto di Diritto dei Consumatori all’Università LUISS Guido Carli.

Antonio Catricalà, una vita dedicata allo Stato

Giovanissimo magistrato e consigliere di Stato, è stato capo di gabinetto in governi di ogni colore e orientamento. Ha guidato l’Antitrust negli anni in cui si sviluppava la tutela dei consumatori, ed è stato uomo chiave di Palazzo Chigi nei governi Berlusconi e Monti.

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