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Con l’euforia dell’International astronautical congress (Iac) 2024 a Milano, l’attenzione del mondo si è nuovamente concentrata sul futuro dell’esplorazione spaziale, unendo i principali stakeholder sotto lo stesso tetto. Allo stesso tempo, SpaceX di Elon Musk continua a fare passi da gigante, con la Starship che si avvicina sempre più alla realizzazione di viaggi verso Marte. L’Italia, protagonista indiscussa della Space Economy europea, si trova di fronte a un’opportunità unica per consolidare la propria posizione e rafforzare le sue partnership internazionali, in nome anche dell’unione europea, come dimostrano le collaborazioni con SpaceX e i nuovi accordi siglati durante le prime ore dello Iac.

Il quinto volo di prova della Starship di SpaceX, avvenuto domenica, ha segnato un punto di svolta nell’ingegneria spaziale. Per la prima volta, il booster Super Heavy è stato catturato in volo dalla torre di lancio “Mechazilla”, come l’ha soprannominata l’azienda. Questo successo non è solo una dimostrazione delle capacità ingegneristiche, ma un passo cruciale per l’obiettivo di SpaceX: un razzo completamente riutilizzabile, capace di portare l’uomo sulla Luna e su Marte a costi notevolmente ridotti. “Gente, questo è un giorno da inserire nei libri di storia dell’ingegneria”, ha dichiarato Kate Tice di SpaceX, riflettendo l’entusiasmo del momento.

In aggiunta, il Falcon 9 ha ripreso i suoi lanci regolari con missioni Starlink, dopo un breve stop causato da un incidente a settembre. Il lancio del 15 ottobre, il centesimo del 2024 per SpaceX, ha visto 23 satelliti Starlink V2 mini entrare in orbita, sottolineando l’incredibile ritmo con cui l’azienda sta espandendo la sua costellazione di satelliti. Inoltre, la richiesta alla Federal communications commission di abbassare l’altitudine dei satelliti per migliorare le prestazioni della rete Starlink dimostra la continua evoluzione del progetto, che sembra essere sempre più fondamentale per garantire una connettività globale performante.

La connettività “made by Elon Musk” sta facendo il suo ingresso anche in Italia. Il governo italiano, infatti, sta esplorando l’utilizzo dei satelliti Starlink per offrire connessione Internet nelle aree più remote del Paese. Come riportato in un’intervista al quotidiano Il Sole 24 Ore, Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ha confermato che il progetto è già stato discusso con diverse amministrazioni regionali. “Stiamo valutando con Starlink e altri operatori la possibilità di integrare le infrastrutture esistenti con i satelliti per le aree più remote”, ha dichiarato Butti. L’iniziativa mira a compensare i ritardi accumulati nella diffusione della fibra ottica, con l’obiettivo di garantire una connessione fissa di almeno 1 Gigabit al secondo in tutto il Paese entro il 2026, come parte del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Questa nuova collaborazione con SpaceX potrebbe essersi rafforzata in occasione del recente incontro tra Giorgia Meloni ed Elon Musk durante il Global citizen awards a New York. La premiazione della premier italiana da parte del fondatore di SpaceX ha messo in evidenza il consolidamento dei legami tra Roma e l’azienda americana, in particolare nel settore delle infrastrutture spaziali e delle telecomunicazioni satellitari. Già in passato, infatti, le collaborazioni tra Italia e SpaceX si erano intensificate, come dimostra l’accordo di partnership tra Telespazio e Starlink per la distribuzione di servizi di connettività, un’iniziativa che punta a garantire comunicazioni resilienti su scala globale.

Non è solo SpaceX a fare grandi passi avanti. Le nuove opportunità per l’Italia si concretizzano anche attraverso la firma di accordi strategici. Tra questi, il contratto da 119 milioni di euro firmato ieri nel contesto dello Iac tra Luca Rossetti, ceo D-Orbit, e il direttore generale dell’Agenzia spaziale europea (Esa), Josef Aschbacher per la missione RISE, che punta a migliorare la sostenibilità spaziale attraverso la manutenzione in orbita. “Estendere la vita dei satelliti consente agli operatori di generare più dati e ricavi dalle risorse esistenti”, ha dichiarato il direttore dell’Esa. Con questo progetto, D-Orbit guida l’innovazione, ponendo l’Italia all’avanguardia nel settore dell’assistenza in orbita.

Anche Thales Alenia Space ha firmato un’estensione del contratto con l’Esa per il modulo ESPRIT della stazione Lunar Gateway, un progetto chiave per le future missioni lunari. Con un valore di 164 milioni di euro, l’aggiornamento del modulo Lunar View garantirà maggiore spazio di stoccaggio e il supporto del braccio robotico Canadarm 3. Questo rafforza il ruolo dell’Europa nelle missioni Artemis, con il modulo che sarà lanciato nel 2030 durante la missione Artemis V.

Sempre nell’ambito lunare, il programma Moonlight, guidato da Telespazio, rappresenta un altro progetto ambizioso. Il contratto da 123 milioni di euro firmato stamani allo Iac con l’Esa prevede lo sviluppo di una costellazione di satelliti per garantire comunicazioni e navigazione sicure sulla Luna. “Moonlight segna un passo decisivo verso una nuova era dell’esplorazione spaziale,” ha dichiarato Gabriele Pieralli, amministratore delegato di Telespazio. Questo progetto contribuirà alla creazione di una vera e propria economia lunare, fornendo servizi critici non solo per le missioni istituzionali, ma anche per gli utenti commerciali.

In questo contesto di crescente collaborazione internazionale, durante lo stesso Iac, è avvenuta ieri la terza riunione dei firmatari degli Accordi Artemis che ha ulteriormente rafforzato i legami tra le agenzie spaziali di tutto il mondo. L’ingresso della Repubblica Dominicana e dell’Estonia tra i firmatari è stato accolto con entusiasmo dai leader Pam Melroy, vicedirettrice della Nasa, Lisa Campbell, presidente dell’Agenzia spaziale canadese (Csa), e Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), che hanno sottolineato l’importanza di un approccio globale per garantire missioni sicure e sostenibili verso la Luna e Marte.

Tuttavia, mentre SpaceX accelera verso Marte e l’Europa cerca di prepararsi nel migliore dei modi a tornare sulla Luna, l’Italia deve continuare a investire nella Space Economy, cogliendo ogni opportunità di collaborazione internazionale. Gli accordi firmati durante le prime ore dello Iac 2024 e la centralità di Milano in questo contesto dimostrano che il Paese ha le risorse e le competenze per essere un protagonista in questa nuova era dell’esplorazione spaziale. Il rischio di restare indietro è reale, ma con una strategia chiara e investimenti mirati, l’Italia, insieme a tutta l’Europa, può consolidare il proprio ruolo.

Tra accordi lunari e l’ascesa di SpaceX, così l’Italia gioca le sue carte

Mentre a Milano si guarda alla Luna, l’Italia deve mantenere lo slancio per non restare un semplice spettatore, ma diventare uno dei protagonisti della Space Economy globale. Grazie agli accordi firmati allo Iac 2024, tra cui la missione Rise e il programma Moonlight, e la crescente collaborazione con SpaceX, il Paese ha un’opportunità unica. Con investimenti mirati e una forte cooperazione internazionale, Roma può consolidare la sua posizione nell’esplorazione spaziale

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