Skip to main content

Donald Trump rinuncia ai suoi “mega-meeting” elettorali e si converte ai “tele-comizi”, arrendendosi, almeno su questo punto, all’evidenza del riaccendersi dei contagi da coronavirus nell’Unione. Fino a quando l’epidemia non sarà stata debellata, la sua campagna non organizzerà più meeting in stile Make America Great Again, ma solo eventi online. “Voglio stare con voi – ha annunciato ieri sera il magnate presidente, rivolto ai suoi fan del Wisconsin ‘accorsi’ al suo primo comizio virtuale – e questo sistema sostituirà i meeting che tanto ci piacciono… Li chiameremo ‘Trump Rallies’ e avremo lo stesso un sacco di gente a seguirci online”.

La decisione di Trump di rinunciare ai meeting è maturata mentre sono ormai sfumate le speranze di convention, sia pure ridotte, per i democratici a metà agosto a Milwaukee nel Wisconsin e per i repubblicani a fine agosto tra Charlotte in North Carolina e Jacksonville in Florida, con il Texas attualmente l’epicentro dei contagi. I dirigenti democratici hanno scritto a parlamentari e delegati invitandoli a non recarsi a Milwaukee: gli eventi previsti saranno virtuali. In loco, sono al momento previsti solo gli interventi del candidato designato Joe Biden, della sua vice (che deve essere ancora annunciata) e di pochi altri leader.

Il Partito repubblicano ha già ridotto le presenze fisiche alla sua convention, specie a Charlotte. Invece, a Jacksonville, alcuni eventi saranno tenuti in spazi chiusi e altri all’aperto.

L’epidemia da coronavirus ha ieri fatto registrare, secondo i dati della Johns Hopkins University, oltre 60.000 nuovi contagi e oltre 800 decessi. Alla mezzanotte sulla East Coast, i contagi totali superavano i 3.710.000, i decessi erano più di 140.000.

Ciononostante, la Casa Bianca non vuole sentire parlare di “epidemia fuori controllo” e vorrebbe ridurre i fondi per i test, per sottrarsi all’equazione “più test più casi”. Le carte in cui ben 18 Stati sono “zona rossa” sono tenute segrete – ma i media ne svelano l’esistenza –, perché la priorità è non frenare la ripartenza dell’economia.

In questo contesto, Trump ribadisce il no all’obbligo delle mascherine, affermando di non essere d’accordo con le indicazioni delle autorità sanitarie e dagli esperti come il virologo Anthony Fauci. “Io penso che la mascherina sia un bene – ha detto il magnate in un’intervista a Fox News –, ma voglio che la gente abbia una certa libertà. Non credo che si debba prendere in considerazione un’imposizione a livello nazionale (governatori o sindaci l’hanno decretata a livello locale, ndr). E non sono d’accordo con chi dice che se si indossa la mascherina la pandemia scompare” (cosa che, in realtà, non dice nessuno).

È l’ennesima polemica TrumpFauci. Il virologo raccomanda ai governatori d’essere “il più energici possibile” nell’imporre la mascherina in pubblico nei rispettivi Stati, perché indossarla “è davvero importante” per combattere la diffusione del contagio. “Quando si vive la propria vita e si vuole riaprire il Paese – ha detto Fauci, parlando da remoto alle Camere di Commercio dell’Unione –, si viene a contatto con altre persone. Proprio per questo le mascherine sono molto importanti e dovremmo usarle ovunque”.

Fauci ha aggiunto di “rispettare lo spirito d’indipendenza del nostro Paese”, spiegando che questo è un caso speciale: “La gente deve capire che siamo in una situazione molto grave… Se più gente lo capisse, avremmo la speranza di vedere più persone motivate a indossare le mascherine”.

fontaine

Stop ai mega-comizi. Così Trump si arrende al coronavirus

Donald Trump rinuncia ai suoi “mega-meeting” elettorali e si converte ai “tele-comizi”, arrendendosi, almeno su questo punto, all’evidenza del riaccendersi dei contagi da coronavirus nell’Unione. Fino a quando l’epidemia non sarà stata debellata, la sua campagna non organizzerà più meeting in stile Make America Great Again, ma solo eventi online. “Voglio stare con voi – ha annunciato ieri sera il magnate…

Cosa ci dice la doppia debolezza di Salvini e Azzolina. L'analisi di Antonucci

Ha tenuto banco la polemica, su social e stampa, tra il senatore Matteo Salvini e la ministra Lucia Azzolina. Accusata da Salvini di incompetenza per la prolungata chiusura delle scuole e per le evidenti difficoltà nel percorso di definizione delle nuove classi, della individuazione dello stock di personale, docente e non, necessario per settembre, del distanziamento sociale nelle aule, Azzolina…

Infrastrutture, sì alle opere (ma non incompiute). La ricetta di Paolo Costa

Di Paolo Costa

Alla fine saranno gli investimenti in infrastrutture a far la parte del leone nel Recovery plan come destinatari del fondo europeo Next generation Eu. Il Consiglio europeo in corso ne determinerà solo, si fa per dire, l’entità e il suo riparto tra prestiti e contributi. Investimenti in infrastrutture, dunque, e non solo in opere pubbliche, lavori pubblici. Una rivoluzione tutt’altro che…

La legge sull'aborto opera dei Radicali? Un falso storico. L'opinione di Paganini e Morelli

Di Pietro Paganini e Raffaello Morelli

I media e le elite salottiere raccontano che i Radicali furono i protagonisti della legge 194/1978 sull'aborto e del non farla abrogare. Anche la coppia Bonino-Veltroni sul Corriere della Sera (12 Luglio) ripercorre questo mito. Ma è un falso storico. La storia andò diversamente da come viene raccontata. L’approccio dei Radicali fu ideologico. Non cercava il confronto tipico del conflitto…

Start-up e brevetti, criticità e limiti del sistema Italia (anche nel settore dell'energia)

In Italia il numero di start-up innovative continua a crescere a ritmi incalzanti: attualmente sono 11.089 mentre a fine 2019 erano 10.711. In sostanza dal 2015 – quando erano 1.590 – sono cresciute a un tasso medio annuo del 73%. Percentuale solo di poco inferiore a quella delle start-up attive nel settore dell’energia che ammontano a 1.474 con un tasso…

Giacomini (Infront Italy): Tifosi sempre più centrali nelle strategie future dei club di calcio

Si torna gradualmente alla normalità, ma servirà ancora del tempo per praticare sport liberamente, come nei mesi precedenti l’emergenza sanitaria, o per partecipare dal vivo agli eventi sportivi. Su quest’ultimo tema è stato molto chiaro, di recente, il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina: “…manca ancora, a mio avviso, quel tassello fondamentale che sono i tifosi negli stadi. Spero che l’epidemia…

Sannicandro (DG Asset): Puglia "modello" per il Paese nel rilancio dell'impiantistica e valorizzazione degli Sport Ambientali

La Puglia come "benchmark" (modello di riferimento) anche per altre regioni italiane. Razionalizzare e implementare l’impiantistica esistente, valorizzando, nel contempo, i cosiddetti sport ambientali che possono essere praticati in palestre a “cielo aperto”. E’ l’innovazione progettuale lanciata di recente da Asset Puglia (agenzia regionale per lo sviluppo ecosostenibile del territorio), che ha ridisegnato, attraverso un documento strategico, le linee guida per la pianificazione sportiva…

Ecco come contenere la sindrome cinese. Parla il deputato tory Duncan Smith

Iain Duncan Smith, ex leader del Partito conservatore e già ministro durante il governo di David Cameron, è uno dei ribelli che hanno convinto il premier Boris Johnson a rivedere la sua apertura al 5G di Huawei fino a deciderne il divieto dal 2027. Da qualche settimana è co-chair dell’Inter-Parliamentary Alliance on China, una coalizione internazionale di parlamentari il cui…

Autostrade, Conte vince il primo tempo della partita. L'analisi di Arditti

La vicenda delle concessioni autostradali può essere vista da molti punti di vista, che però sono riassumibili in due grandi “famiglie”, cioè quella degli aspetti economici ed istituzionali (di breve e lungo periodo, nazionali ed internazionali) e quella degli effetti politici. Sul primo punto molto si è detto in questi giorni e non intendo troppo dilungarmi, anche se credo fermamente…

Così funzionerà la Difesa europea. Parla Jiří Šedivý (Eda)

“Il livello generale delle ambizioni dell’Unione europea riguardo la Difesa deve restare alto”, e con esso quello relativo alle risorse, comuni e nazionali. Parola di Jiří Šedivý, da poco direttore esecutivo dell'Agenzia europea per la Difesa (Eda), l'organo dell'Ue che sostiene i progetti cooperativi nell'ambito della Difesa. Diplomatico e politico, già rappresentante permanente della Repubblica ceca alla Nato, ha assunto…

×

Iscriviti alla newsletter