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La rete della Wagner si estendeva anche attraverso gli Stati Uniti. I due colossi finanziari JPMorgan Chase e HSBC hanno infatti effettuato inconsapevolmente transazioni per società africane controllate dall’allora capo della compagnia di sicurezza privata russa Yevgeny Prigozhin, nonostante le sanzioni internazionali imposte contro il suo “esercito privato” e il suo impero in Africa.

A provare queste connessioni sono alcuni documenti trapelati ottenuti dal Center for Advanced Defense Studies (C4ads), un think tank statunitense con sede a Washington, i quali rivelano come nel 2017 una società sudanese legata a Prigozhin abbia effettuato acquisti di attrezzature industriali dalla Cina attraverso transazioni passate per banche occidentali di primo livello.

In particolare Meroe Gold, società mineraria sudanese che fungeva da copertura per le operazioni di Wagner, ha inviato un pagamento da un conto bancario sudanese tramite JpMorgan Chase come intermediario a New York a un fornitore cinese. Un’altra fattura mostra che Meroe Gold ha utilizzato la Hang Seng Bank, parte del gruppo Hsbc, per inviare pagamenti a un’azienda cinese per generatori diesel e pezzi di ricambio.

Sebbene non ci siano prove che né JPMorgan Chase né HSBC fossero consapevoli che le transazioni riguardassero entità legate a Wagner o a Prigozhin, la rivelazione solleva interrogativi sulla facilità da parte delle reti criminali e degli attori sanzionati a livello internazionale nel riuscire ad avere accesso al sistema finanziario internazionale. Meroe è stata poi effettivamente sottoposta a sanzioni dagli Stati Uniti, ma solo nel 2018, un anno dopo l’effettuazione delle transazioni, quando è stata formalmente identificata come un’entità controllata da Prigozhin.

Hsbc ha rifiutato di commentare i dettagli delle transazioni specifiche in Sudan, ma ha dichiarato di essere “profondamente impegnata nella lotta al crimine finanziario e nell’integrità del sistema finanziario globale”. La banca ha aggiunto di aver investito ingenti risorse per mantenere un quadro di controllo efficace in grado di individuare e mitigare i rischi legati a transazioni sospette. JpMorgan, dal canto suo, ha dichiarato di non aver trovato alcun record che corrispondesse alle transazioni descritte, ma ha ribadito il proprio impegno nel monitorare attività finanziarie potenzialmente rischiose.

Il rapporto del C4ads sottolinea come Prigozhin e il gruppo Wagner siano stati in grado di stabilire un solido punto d’appoggio in Africa anche grazie all’uso di sistemi finanziari e logistici legittimi. La crescita dell’influenza di Wagner in paesi come il Sudan e la Repubblica Centrafricana è stata facilitata da un’interazione fluida tra sistemi leciti e illeciti, in cui le risorse naturali africane sono state sfruttate per generare enormi profitti, nonostante le sanzioni imposte al gruppo a livello internazionale. Secondo il think thank statunitense, la compagnia di sicurezza privata di Prigozhin ha utilizzato una rete di servizi finanziari e di trasporto per muovere forniture e generare entrate, cruciali per alimentare le sue operazioni.

Dopo la morte del cuoco di Putin nell’estate del 2023, le operazioni africane sotto la sua responsabilità più o meno diretta sono state assorbite da entità sotto il diretto controllo del ministero della Difesa russo. Questi eventi segnano una fase di transizione per Wagner, che potrebbe continuare a operare in Africa con un diverso assetto gestionale, ma con la stessa finalità di sfruttamento delle risorse e sostegno a regimi autoritari nel continente.

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