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“Sono tempi caotici. Mesi, giorni, ore fatti di un’attesa palpabile, a Milano e in tutta la Lombardia. È una primavera sospesa tra speranza e paura: la speranza di poter finalmente abbassare la guardia, di piangere i morti e di contare i danni, e la paura che la fine di questa guerra non arrivi mai. I proclami, i decreti, le voci e le notizie si accavallano. Nella confusione c’è solo una certezza: la voglia di tornare a vivere e di ricostruire il Paese”. È così che ha inizio il racconto che ripercorre l’evoluzione e la trasformazione dei nostri territori, attraverso la narrazione storica della Piccola industria, cuore pulsante del tessuto produttivo italiano, e delle imprese lombarde.  Un viaggio, attraverso le grandi conquiste del nostro Paese dal Secondo Dopoguerra ai nostri giorni, che Assolombarda approfondisce sul web-magazine Genio & Impresa con nove puntate di podcast, pubblicate da oggi e con cadenza settimanale. È quindi la storia delle imprese insieme alla storia del nostro territorio, dell’economia e della società italiana. Testimonianza di quei valori e di quell’identità fondanti del saper fare, del coraggio, della passione e dell’orgoglio di essere imprenditori, della forza delle relazioni umane e della voglia di ricostruire ed edificare il futuro del Paese per la propria comunità, per le persone e per il territorio. La narrazione “collettiva”, nella quale si dà più volte voce agli imprenditori che hanno fatto grande la storia industriale del Paese, contribuisce a rendere il racconto emozionante, vivo e realmente capace di far ripercorrere all’ascoltatore l’atmosfera e la cultura di questi settant’anni di storia.

“Il progetto «Piccola Industria, grande storia» è innanzitutto un riconoscimento a un territorio che, dal Dopoguerra, ha ricostruito la propria identità attraverso il saper fare delle imprese, luoghi dove la memoria è intimamente saldata con l’esperienza. E dall’altra parte è un omaggio per le nuove generazioni che così hanno l’opportunità di riscoprire un pezzo importante della propria storia e delle proprie radici – ha dichiarato Alessandro Enginoli, Presidente della Piccola Industria di Assolombarda – Va ricordato che le piccole imprese costituiscono la spina dorsale del tessuto industriale italiano: in Lombardia rappresentano il 99% del totale, occupando il 66% degli addetti. E in un momento così difficile per l’economia, occorre non solo adottare tutte le misure necessarie per sostenere al meglio la ripartenza delle piccole aziende, che hanno particolarmente sofferto l’emergenza Covid, ma anche continuare a valorizzare questo straordinario patrimonio della nostra industria che rappresenta una risorsa per tutto il territorio”.

“Piccola Industria, grande storia” prende origine dalle testimonianze di imprenditori e di figure di rilievo nella storia della Piccola Industria. Come Gabriele Albertini, imprenditore e sindaco di Milano dal 1997 al 2006, Niccolò Codini, Presidente di Disa, storica azienda milanese che produce sistemi a iniezione, Paolo Gerardini di Microsys e Vicepresidente della Piccola Industria di Assolombarda, che intervistati da Antonio Calabrò, Vicepresidente di Assolombarda, e con il supporto del Centro per la cultura d’Impresa, ricordano la fine della Guerra e il rapporto tra l’impresa lombarda e la Resistenza negli anni ’70. Arricchiscono la narrazione, citazioni e documenti originali, tratti dall’Archivio Istituto Luce, dalla Sezione Archivi d’Impresa del Sistema Archivistico Nazionale e dall’Archivio Assolombarda. Oltre a molti audio originali, spezzoni di interviste e aneddoti, di chi quegli anni li ha vissuti. Da Giovanni Falck, Lodovico Targetti e Franco Nodari a Giovanni Battista Pirelli; da Amilcare Pizzi della storica Arti Grafiche a Luigi Lucchini; da Emanuele Dubini a Luigi Einaudi; da Paolo Cassina a Michele Perini, a Guido Carli e molti altri.

Nelle nove puntate vengono riportate alla luce alcune tra le vicende più significative dell’epoca. A cominciare dalla vigilia della Liberazione e l’impegno degli industriali lombardi per proteggere gli impianti dalla distruzione delle forze di occupazione, perché proteggere l’industria significava proteggere il futuro del Paese. Proseguendo con la speranza e la responsabilità della ricostruzione post-bellica; gli anni ’50 e il ruolo della piccola industria lombarda nell’Italia del boom economico. Gli anni Sessanta sono il decennio dell’accelerazione: l’Italia è sotto i riflettori del mondo e sta dimostrando una vitalità sorprendente e dal 1968 al 1970 è il momento delle difficili fasi della contrattazione sindacale e della trasformazione del rapporto tra lavoratori e piccole imprese.

Si arriva poi alle travagliate dinamiche degli anni Settanta, gli anni di piombo e della nascita di una coscienza politica della piccola impresa lombarda: dove si approfondiscono il rapporto tra ceto operaio e ceto imprenditoriale, le divergenze tra grande e piccola industria e il generale clima di paura e incertezza di quel periodo. Fino ad arrivare agli sfavillanti anni ’80 del “nuovo rinascimento” milanese e lombardo e agli anni ’90 dell’Europa unita. L’ultima puntata è dedicata alla crisi del 2008 e a quella attuale Post Covid, che si è abbattuta con particolare violenza sul territorio lombardo, per raccontare il coraggio della piccola industria che non ha mai smesso di combattere per rilanciare la ripresa. “Ogni piccola impresa è un tesoro di idee, coraggio e dedizione. Sono intraprendenti e operose. Contribuiscono ogni giorno alla crescita sociale e culturale del territorio in cui nascono e in cui si sviluppano. Le piccole imprese lombarde sono l’avanguardia tecnologica, creano lavoro, ricchezza e identità. Questa è la loro storia”.

Assolombarda lancia “Piccola Industria, Grande storia”

“Sono tempi caotici. Mesi, giorni, ore fatti di un’attesa palpabile, a Milano e in tutta la Lombardia. È una primavera sospesa tra speranza e paura: la speranza di poter finalmente abbassare la guardia, di piangere i morti e di contare i danni, e la paura che la fine di questa guerra non arrivi mai. I proclami, i decreti, le voci…

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