Skip to main content

E’ profondo lo sconcerto per le dichiarazioni del vicecapogruppo e candidato pentastellato alle regionali Andrea MelisNella seduta consiliare dello scorso 21 aprile, la maggioranza si schierò apertamente a favore del sistema scolastico privato: la giunta Toti infatti decise di destinare alle scuole private il 40% (2.8 milioni di euro) delle risorse a disposizione. Ribadiamo con forza che la maggior parte delle risorse debbano andare all’ampia platea degli scolari delle scuole pubbliche liguri, che a oggi pesano per il 90% delle iscrizioni”.

Dichiarazioni intrise di ideologia, con evidenti errori in punta di diritto e di economica che ora i cittadini sanno rilevare e denunciare per scongiurare una guerra fra poveri. 

Anzitutto si precisa che si tratta di euro 160,00 erogati alle famiglie che hanno iscritto i figli alla scuola paritaria, pubblica anch’essa come la statale (L.62/2000); questi Genitori, stremati dall’emergenza covid-19, non riescono più a pagare due volte: le tasse e la retta.

Si ricorda inoltre che il sistema scolastico in Liguria è cosi composto:

La scuola dell’Infanzia pubblica paritaria conta 222 Scuole con 12.204 bambini, mentre la scuola pubblica statale ha 310 istituti frequentati da 19.488 bambini. La scuola Primaria conta 46 Istituti paritari frequentati da 5.257 allievi e 417 scuole statali con 52.824 allievi. La Scuola Secondaria di I grado è ridotta a 23 scuole paritarie con 1.702 allievi a fronte di 169 scuole statali con 36.949 allievi. La Scuola Secondaria di II grado conta 19 Istituti con 2.428 allievi a fronte dei 127 statali frequentati da 61.959 allievi. Un allievo della scuola pubblica statale costa allo Stato 8.500 euro annui, un allievo della scuola pubblica paritaria riceve dallo Stato solo 500 euro annui.

Pertanto i 21.591 allievi che frequentano la scuola paritaria erogano allo Stato e alla Regione ligure ben 173mln di euro annui.

Per la Regione Liguria garantire il diritto all’Istruzione per questi allievi comporterebbe in strutture, organico, trasporti una cifra di euro 173mln corrente e il doppio in conto capitale. L’emergenza covid-19 ha reso evidente il problema delle classi pollaio, la penuria di edifici e di organico ma ha altresì smascherato le inadempienze e gli interessi dei molteplici attori che hanno contribuito al degrado della scuola in particolare e, come conseguenza, della considerazione della cultura in generale.

Il re è nudo: ora i cittadini lo vedono e capiscono qual è la verità. Nessuna persona intelligente può più credere alla storiella secondo cui solo la scuola statale è pubblica, laica, aperta a tutti, gratuita e trasparente, mentre uno Stato laico non può finanziare la scuola paritaria, privata, di indirizzo, la cosiddetta “scuola dei ricchi”.

Si tratta di una visione distorta da cui la Costituzione risulta ampiamente stravolta e vilipesa nel suo genuino riconoscimento del diritto alla libertà di scelta educativa e di insegnamento.

Il Covid ha lanciato sulla scena della tragedia i fondamentali del problema, nudi e crudi, palesando la situazione della scuola italiana degli ultimi decenni. Una situazione a dir poco drammatica, in cui la pubblica statale, privata dell’autonomia necessaria ed effettiva (quella sulla carta non serve a nessuno), da tempo perde pezzi e, impressionante voragine senza fondo, risucchia le tasse dei cittadini, mentre alle famiglie viene fatto “bere” del tutto acriticamente che sono i “cospicui” contributi erogati alla scuola privata confessionale dei ricchi ad affamarla.

Il Covid 19 ha smascherato l’ingiustizia delle ingiustizie: in Italia il ricco sceglie e il povero si accontenta. Ad essere maggiormente lesi sono infatti gli studenti più fragili per ragioni economiche, estrazione territoriale o disabilità. Una verità così dirompente si è imposta con forza su tutti gli schieramenti politici, raggiungendo un’ampia trasversalità. Le persone intelligenti hanno compreso.

Sorprendono e destano sconcerto, pertanto, le dichiarazioni del candidato: dopo 170 giorni di maratona per la famiglia e la scuola, che ha portato il Governo a stanziare in emergenza 300 Mln di euro pari a euro 300 per le famiglie che nelle scuole paritarie non riescono a pagare la retta e le tasse; dopo l’intervento della Cei con borse di studio di 2 mila euro per la scuola secondaria di I e di II grado, occorre guardare con gratitudine all’impegno di una Regione che, benché stanzi briciole di 160 euro per allievo, contribuisce a comporre un plafond per salvare la scuola tutta. E’ chiaro che è drammatica la situazione della scuola statale e, se non riparte la paritaria, il diritto all’istruzione non riparte.

E’ necessario l’impegno di tutti per siglare accordi fra pubblico e privato come è in tutta Europa addirittura nella laicissima Francia (link).

In conclusione, è imprescindibile far ripartire al più presto il diritto all’istruzione per tutti, attuando – è l’unica via di uscita – patti educativi fra pubblico e privato e costi standard di sostenibilità per allievo; occorre inoltre stabilizzare i precari e censire docenti e cattedre. Sono queste le emergenze che debbono stare a cuore ai candidati, l’Italia stremata dal covid non merita una classe politica intrisa di ideologia, disposta ad innescare una guerra fra poveri.

Soprattutto, i politici sappiano che il tempo favorevole è questo, non il post-elezioni di ottobre. Proprio in occasione dell’appuntamento elettorale, infatti, i cittadini saranno chiamati regione per regione a informarsi e a votare in modo responsabile. Allora le sirene dei Palazzi avranno voci molto lontane e indistinte… per i milioni di Ulisse legati al palo della propria coscienza.  Pertanto, Premier, Ministra e Governo considerino bene tutto questo. Nessuno più dica: “Che cosa potrà mai succedere?”, oppure: “Che cosa è successo?”. Uomo avvisato…

SCUOLA/Il tramonto dell'ideologia a colpi di calcolatrice

E’ profondo lo sconcerto per le dichiarazioni del vicecapogruppo e candidato pentastellato alle regionali Andrea Melis “Nella seduta consiliare dello scorso 21 aprile, la maggioranza si schierò apertamente a favore del sistema scolastico privato: la giunta Toti infatti decise di destinare alle scuole private il 40% (2.8 milioni di euro) delle risorse a disposizione. Ribadiamo con forza che la maggior parte delle risorse debbano andare…

Sventato piano armato per liberare Saab? L’operazione (e le nuove sanzioni in arrivo) dagli Usa

Nuovo episodio dell’intrigo internazionale del Venezuela. Un aereo privato carico di armi e denaro e diretto in Venezuela, è stato sequestrato dalle autorità doganali degli Stati Uniti. Il velivolo, ubicato in un aeroporto al sud della Florida, aveva 82 armi di fuoco, tra cui fucili da cecchino, 63.000 munizioni, prodotti elettrodomestici, 20.000 dollari in contanti e 2.618.000 dollari in assegni.…

Mario Draghi è una risorsa per l’Italia. Parola di Brambilla (direttore Qn)

"Il governo sta cercando di affrontare il presente, come è giusto che sia. Mario Draghi ha disegnato uno scenario molto più esteso, guardando molto in avanti. Sono due piani differenti. Se il governo guarda il bilancio e la riapertura della scuola a settembre, con tutti gli interrogativi che ci sono per la sicurezza, il discorso di Draghi ha invece un…

Bielorussia, prove generali di politica estera europea (guida Merkel)

“Non riconosciamo il risultato delle elezioni” in Bielorussia del 9 agosto scorso. È la posizione chiarissima emersa oggi dal vertice straordinario Ue in videoconferenza e annunciata dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “A breve” i 27 imporranno sanzioni contro “un numero consistente di persone responsabili di violazioni dei diritti, di violenze e di brogli elettorali” in Bielorussia, ha confermato…

Mosca, Russia

Intervento militare no (politico sì). Le mosse di Putin spiegate dal prof. Savino

La vittoria elettorale di Aleksandr Lukashenko, proclamata dal governo bielorusso appena chiuse le urne il 9 agosto, ha aperto la strada a giornate di contestazioni e proteste senza precedenti nella storia del Paese. Assieme ai duri scontri, alle azioni delle forze dell’ordine e di sicurezza, poi di fatto cessate in seguito all’entrata in campo di importanti settori del mondo del…

difesa

Riapertura dei pozzi e rafforzamenti militari. Fotografia libica di Varvelli (Ecfr)

"Abbiamo sempre ritenuto che fosse inaccettabile affamare la popolazione libica, che merita invece un futuro libero e democratico": è il commento con cui il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, ha accolto la decisione dei ribelli libici di riaprire i pozzi petroliferi nel Paese. Il blocco era stato attuato il 17 gennaio per opera di unità armati tribali fedeli al capo-miliziano ribelle Khalifa…

Vi racconto cosa c'è dietro la tregua tra i democratici. Parla Larry Sabato

New York - È l'anti-trumpismo che tiene uniti i democratici, così come non lo sono stati nel 2016. L'analisi porta il nome di Larry Sabato, politologo di orientamento dem il quale alla luce della prima giornata di convention del partito dell'Asinello insiste nel dire che Donald Trump, "spesso definito un divisore, è in realtà un unificatore", un "unificatore dei democratici".…

Pechino espelle la prof che critica Xi. E lei si rifugia negli Usa

Per anni aveva creduto nella possibilità che la Cina imboccasse la strada verso la democrazia. Ma quella speranza è finita con Xi Jinping. Cai Xia, per 15 anni docente della scuola d’élite del Partito comunista cinese, è stata espulsa dalla Cina lunedì dopo che a giugno era trapelata una registrazione audio delle sue critiche verso il presidente definito “un boss…

Perché per Putin la Bielorussia non è l'Ucraina. Lo spiega Tafuro (Ispi)

La volontà in apparenza è esplicita: niente interferenze in Bielorussia. Sarebbero "inaccettabili", lo hanno detto la Cancelliere, Angela Merkel, e il presidente russo Vladimir Putin in un colloquio telefonico. Da Berlino arriva un monito: "Astenersi dalla violenza", come chiesto dal Camera italiana, contro i manifestanti pacifici scesi in strada dopo le ultime elezioni. Significa praticamente non dar seguito all'accordo di cooperazione militare con la Russia…

Biden è ufficialmente lo sfidante di Trump per la Casa Bianca

Nella sua seconda serata, la convention democratica ha formalmente nominato Joe Biden candidato alla Casa Bianca. Nel formato virtuale, la chiamata al voto delle delegazioni dei 57 Stati e Territori dell’Unione è stata molto più rapida del consueto, è durata appena una mezz’ora: la soglia richiesta dei 1.991 voti – la maggioranza dei delegati – è stata raggiunta quando la…

×

Iscriviti alla newsletter