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“Il governo italiano ha più volte affermato che sarebbe assurdo pensare che a solidarietà internazionale ricevuta da tanti Paesi del mondo possa minimamente mettere in dubbio — se non altro per la sua stessa ampiezza — la nostra chiara collocazione geopolitica e il quadro delle alleanze cui l’Italia storicamente e culturalmente appartiene”. Con queste parole, molto simili a quelle già più volte espresse dal titolare della Farnesina Luigi Di Maio, la viceministra degli Esteri Emanuela Del Re ha risposto oggi in commissione Affari esteri alle interrogazioni degli onorevoli Eugenio Zoffili (Lega) e Maurizio Lupi (Misto) sulla posizione del governo in merito all’origine della pandemia da Covid-19 e la sua gestione da parte della Cina. “Abbiamo sempre anche sottolineato”, ha continuato la Del Re, “come lo scambio d’informazioni tra i Paesi e le rilevanti organizzazioni internazionali siano cruciali. E che l’Italia offre, ma chiede anche a tutti, massima trasparenza”.

“Fin dall’emergere delle prime notizie sulla diffusione del nuovo coronavirus, le autorità italiane hanno assicurato contatti e raccordo costanti con l’Organizzazione mondiale della sanità, con i suoi Paesi membri, con le autorità cinesi, al fine di monitorare l’evolversi della situazione e adottare le necessarie, tempestive misure. Ugualmente strettissimo il coordinamento del nostro Paese con i partner Ue e G7”, ha spiegato ancora la viceministra.

Quanto all’origine del virus, la Del Re ha evidenziato le parole di Mike Ryan, responsabile delle emergenze dell’Oms: “Abbiamo ascoltato più e più volte numerosi scienziati che hanno esaminato le sequenze e analizzato questo virus” e “siamo sicuri che la sua origine è naturale. Ciò che è importante è approfondire la conoscenza del suo natural host, per conoscerlo meglio e per mettere in atto le necessarie misure di prevenzione e di sanità pubblica in modo da evitare che il fenomeno del passaggio da animale a uomo si ripeta, ovunque”.

Infine, la numero due della Farnesina ha spiegato che con l’Ue e gli altri Stati membri l’Italia sta lavorando a una bozza di risoluzione che sarà presentata all’assemblea dell’Oms in programma lunedì 18 maggio e che “tocca i vari aspetti della risposta internazionale alla crisi sanitaria causata dal Covid-19, anche al fine di migliorare la preparazione futura alle pandemie, e contiene un paragrafo che impegna l’Oms ad approfondire — insieme agli altri organismi internazionali competenti e agli Stati membri — l’origine del virus e la sua trasmissione agli esseri umani.

Insoddisfatta la Lega, che con Paolo Formentini, vicepresidente della commissione, ha puntato il dito contro l’Oms e contro la Cina (per i ritardi, per la “non comunicazione dei reali numeri dei decessi e dei contagi, perché “ha cercato di comprare Paesi del mondo tramite gli aiuti e noi siamo uno di questi Paesi”), sottolineando i rischi dell’affidamento dell’infrastruttura 5G ad aziende cinesi e che “l’Italia non è vendita”. 

Formentini e il collega di partito Zoffili hanno chiesto alla presidente della commissione Esteri della Camera, la pentastellata Marta Grande, di promuovere “un’indagine conoscitiva sugli effetti degli ‘aiuti’ fin troppo premurosi di Pechino nei confronti dell’Italia dopo l’inizio della pandemia”.

Perché la Lega chiede un’indagine sugli aiuti dalla Cina (e la Farnesina nicchia)

“Il governo italiano ha più volte affermato che sarebbe assurdo pensare che a solidarietà internazionale ricevuta da tanti Paesi del mondo possa minimamente mettere in dubbio — se non altro per la sua stessa ampiezza — la nostra chiara collocazione geopolitica e il quadro delle alleanze cui l’Italia storicamente e culturalmente appartiene”. Con queste parole, molto simili a quelle già…

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