La transizione di un Paese da un sistema autoritario a uno democratico è un processo complesso, per sua natura caotico, contraddittorio e, soprattutto, niente affatto scontato. La Tunisia, che nel 2010 diede avvio alle cosiddette Primavere arabe, non fa eccezione a questa regola. Il Paese, nel corso degli ultimi nove anni, ha dovuto affrontare profondi cambiamenti e molte difficoltà. Il…
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Quanto investono in Difesa i Paesi Nato (e l'Italia)
Sono arrivati dal quartier generale della Nato i biglietti da visita per l'imminente vertice di Londra tra capi di Stato e di governo. Sono i livelli di spesa per ciascuno Stato membro, un tema su cui il presidente Donald Trump, sin dal suo arrivo alla Casa Bianca, ha costretto l'Alleanza Atlantica a porre particolare attenzione. Il divario tra gli Stati…
L'ultimatum di Atene dopo l'accordo tra Turchia e Libia sui confini marittimi
Sta provocando fortissime tensioni diplomatiche l'accordo siglato tra Erdogan e Al Serraj sulla Zee marittima tra Turchia e Libia che, di fatto, esclude dalle cartine geografiche la presenza dell'isola greca di Creta. Il governo di Atene ha annunciato che espellerà l'ambasciatore libico in Grecia se entro sette giorni non fornirà nel dettaglio il merito dell'accordo che ha sortito anche la…
Andreotti e l’intelligence. Il ruolo e i rapporti analizzati all'Università della Calabria
La IX edizione del Master in Intelligence dell’Università della Calabria ha preso il via con un convegno nazionale su “Giulio Andreotti e l’intelligence. La guerra fredda in Italia e nel mondo”, promosso in occasione del centenario della nascita del politico democristiano. IL CONVEGNO Dopo i saluti dell’ateneo portati dal presidente del corso di laurea in Scienze dell'educazione Giuseppe Spadafora, l’introduzione…
Schio e le pietre d'inciampo che rinnovano la memoria
La memoria è giustizia. Una frase che non lascia spazio ad equivoci prima di ripercorrere i fatti di Schio dove la maggioranza del Consiglio comunale della città in provincia di Vicenza ha bocciato una proposta dei consiglieri di minoranza della medesima assemblea consiliare di installare delle pietre di inciampo in ricordo dei cittadini, oppositori della Repubblica di Salò, che furono…
Di Maio risponde (bene) all'ambasciata cinese. Ora serve un passo in più
E infine parlò Luigi Di Maio. All’ora di cena arriva la presa di posizione del ministro degli Esteri in persona sul duro comunicato dell’ambasciata cinese a Roma che ha condannato la conferenza stampa al Senato con Joshua Wong, segretario di Demosisto e leader delle proteste a Hong Kong. “I legami commerciali con tanti altri Paesi non possono mettere in discussione…
La Cina minaccia il Parlamento italiano. Cosa farà il governo?
Alla faccia della non ingerenza. Puntuale come un orologio svizzero è arrivato il comunicato dell’ambasciata cinese a Roma sulla conferenza alla sala stampa del Senato con il leader delle proteste a Hong Kong Joshua Wong invitato dal Partito radicale e da Fratelli d’Italia. Conferenza cui Wong è stato costretto a partecipare via Skype, avendogli le autorità di Hong Kong impedito…
Cara Pechino, Roma non è una tua succursale. Parola di Centinaio (Lega)
Il comunicato dell’ambasciata cinese sulla conferenza stampa del Senato con Joshua Wong tradisce una pericolosa concezione dell’Italia, quella cioè di un Paese che deve rimanere in silenzio ogni volta che assume una decisione non in linea alle speranze o agli obiettivi del governo cinese. Da ministro sono stato il primo a favorire la cooperazione con la Cina nel campo economico…
Inaccettabili e irresponsabili. Pittella (Pd) risponde all'ambasciata cinese
Quando è troppo è troppo. Il comunicato al vetriolo con cui l’ambasciata cinese a Roma ha condannato la conferenza stampa di Joshua Wong al Senato con il Partito radicale e Fratelli d’Italia ha smosso le acque anche nel Partito democratico. Da giorni alcuni parlamentari dem hanno espresso imbarazzo per la linea dell’alleato senior di governo, il Movimento Cinque Stelle, considerata…
L'Italia sospesa tra Sardine e Capitano. L'analisi di Arditti
O con lui o contro di lui. In Italia va in scena un nuovo derby politico: salviniani vs antisalviniani. Cambiano i simboli, le casacche e i protagonisti ma lo schema di gioco resta sempre lo stesso del ventennio berlusconiano. Da un lato chi acclama il “Capitano” come salvatore della Patria, dall’altro chi lo dipinge come il male assoluto, due tifoserie…