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L’industria dell’aerospazio e della difesa si trova ad affrontare una serie di sfide strategiche per il prossimo futuro, tra la necessità di accelerare l’innovazione tecnologica, migliorare l’efficienza dei sistemi e delle operazioni, rimanendo però entro parametri di sostenibilità economica e ambientale. In questo senso, in Italia, sta emergendo il ruolo di Torino quale hub internazionale dell’innovazione tecnologica. Uno dei progetti più ambiziosi che stanno nascendo nel capoluogo piemontese è quello dello SpacePark di Argotec. Come spiegato dal suo fondatore e amministratore delegato, David Avino, “la principale esigenza del mercato a cui vogliamo rispondere è quella di creare una linea di manifattura dei satelliti secondo parametri da produzione di massa” e in questo senso il nuovo progetto mira a raggiungere la capacità di “produrre almeno un satellite alla settimana”.

A favorire l’ambizione spaziale di Torino contribuiscono anche realtà come la Fondazione Compagnia di San Paolo, (oggi guidata da Marco Gilli, già addetto scientifico presso la nostra ambasciata a Washington) attraverso progetti come Ithaca, una Pmi innovativa della Links Foundation (ente strumentale del Politecnico di Torino e della Fondazione stessa), definita da Nicolò Russo-Perez, responsabile delle Relazioni internazionali della Fondazione, “parte di una vera e propria filiera nel settore aerospaziale di Torino”.

Accelerare l’innovazione sfruttando le nuove tecnologie digitali e dell’IA è anche alla base del Product Capability and Concept Laboratory (PC2Lab) di Leonardo, un laboratorio multifunzionale e multi-dominio, situato sempre a Torino, a supporto della progettazione di velivoli di nuova generazione. All’interno di un ambiente virtuale viene ricreato un “gemello digitale” del mezzo da sviluppare, che viene sottoposto a test e missioni simulati da avanzati algoritmi digitali. Un elemento che, messo a sistema con il ruolo svolto dal Piemonte nel settore aeronautico della Difesa, può rappresentare un asset prezioso in vista dello sviluppo dei sistemi aerei di prossima generazione a partire dal caccia Global combat air programme (Gcap). Non bisogna dimenticare, infatti, che la regione ospita a Cameri l’unica Final assembly and check out facility in Europa per gli F-35 di Lockheed Martin, oltre a produrre a Torino Caselle gli Eurofighter Typhoon.

A potenziare ulteriormente il ruolo di Torino ci sarà anche l’Alleanza Atlantica, che proprio nella città italiana ospiterà l’acceleratore Takeoff, parte del programma della Nato per start up innovative, Defense innovation accelerator for the North Atlantic (Diana), il cui obiettivo è mettere in connessione aziende, fondi di investimento, l’accademia e le istituzioni per accelerare l’innovazione tecnologia a tutto spettro nel territorio del Patto.

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