Skip to main content

Che nell’imminenza dei fatti tutti parlassero di “scherzo telefonico” alla presidente Meloni è più che comprensibile e quindi scusabile.
Che però ancora oggi tale termine venga usato per riferirsi ad un vero e proprio attacco malevolo al vertice di governo è meno perdonabile ed indice soprattutto di una colpevole inconsapevolezza, di una maniera superficiale di fare informazione, di un non stare al passo con i tempi di chi dovrebbe invece vegliare come un cane da guardia su ogni segnale che sia spia di un rischio per la collettività.

Che è il seguente: l’attacco alla presidente Meloni è catalogabile come un evento di information warfare, di guerra dell’informazione, condotto da un gruppo filo russo noto come TA499, che vede nella compagine due cittadini russi noti pubblicamente con i nomignoli di Vovan e Lexus.

Attivo dal 2021, il gruppo criminale ha prediletto in passato principalmente l’arma delle e-mail, per condurre a termine operazioni contro obiettivi occidentali.
Esso si è reso responsabile di campagne divulgative volte a preservare l’immagine della Russia e di Putin nelle varie controversie o circostanze, ed in particolare, in occasione dell’invasione russa dell’Ucraina, a divulgare narrative che sostenessero le ragioni del Cremlino.

Uno “scherzo” ben riuscito nel tempo è stato quello di indire conference call registrate, utilizzando tecniche di social engineering, tra esponenti governativi statunitensi, europei, esponenti di vertice di società, persone famose ed altro.

Per conferire le caratteristiche di verosimiglianza ed attendibilità all’inganno propinato, TA499 ha fatto ricorso all’intelligenza artificiale creando dei veri e propri avatar dalle sembianze di reali personaggi pubblici. Il Gruppo non ha invece profuso molta tecnologia nel ricostruire le voci dei personaggi chiamati in causa, contando sulla scarsa conoscenza che ognuno aveva della voce dell’altro e quindi ponendosi al riparo da sorprese che qualche voce potesse essere riconosciuta come falsa.
Le riunioni iniziavano in maniera formalmente corretta, andavano avanti con tale cifra fin quando i soggetti target non venivano “spremuti” a fondo, facendo loro dire tutto il possibile sulla tematica di interesse dei criminali.
Come detto, le attività malevole di TA499 si sono concentrate negli ultimi tempi su personaggi di spicco, principalmente istituzionali, aventi un ruolo di primo piano nella guerra russo ucraina.
Altro che comici! Veri e propri professionisti del crimine, asservito a questo o quel dossier di spessore internazionale.

Lo scherzo è semmai quello subito dal povero Francesco Talo’, il Capo dell’Ufficio del Consigliere Diplomatico. La Presidenza del Consiglio ha da rimproverarsi non di non aver evitato uno scherzo alla presidente, -che sarebbe stato grave in sé – ma di non aver riconosciuto e frustrato – in maniera più incolpevole- un vero e proprio attacco malevolo, rubricabile senza ombra di dubbio come un atto di guerra in tempo di pace con la quale prima o poi sarà meglio prendere dimestichezza.

Giorgia Meloni e la guerra informativa dei russi. L'analisi del generale Tricarico

Dietro la narrativa dello scherzo telefonico di cui è stata vittima il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si potrebbe nascondere un tema più grande, quello dell’information warfare. Parola di Leonardo Tricarico

ChatGPT-4 Turbo, agenti personalizzati, prezzi al ribasso. OpenAI svela il futuro agli sviluppatori

Nel primo DevDay organizzato dalla società che sta rivoluzionando il mercato dell’IA generativa, il ceo Sam Altman ha spiegato le caratteristiche dei nuovi strumenti, che rendono la società più attrattiva. E per il domani, la promessa è stupire ancora

Sta rinascendo un antisemitismo strumentale. Parla Fadlun (Comunità ebraica di Roma)

L’assalto di Hamas di un mese fa supera qualsiasi considerazione politica sul governo di Israele, sul primo ministro Benjamin Netanyahu o sulla soluzione dei due Stati, spiega Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma. “Non possiamo confondere il piano politico con quello del crimine perpetrato”

Israele e l’uso della forza, lezione ai pacifisti "a prescindere"

Israele capisce che se mostra debolezza otterrà un solo risultato: verrà spazzata via, al fine di chiudere ingloriosamente quel sogno novecentesco figlio dell’emozione (presente solo in Europa peraltro) e del senso di colpa per la Shoah. L’analisi di Roberto Arditti

Mogli disoccupate e figli senza asilo. Le spie cacciate dall’Ue scrivono a Putin

Una lettera di undici funzionari del Gru guasta la giornata nazionale dell’intelligence militare. Il rientro in patria non è stato come sperato. E come meritato, visto che l’agenzia era stata l’unica ad avvertire che le truppe russe non sarebbero state accolte con favore in Ucraina

Al fianco di Caivano. Arriva il lascito della Fondazione Guido Carli

“Tradurre in progetti il pensiero di Carli, la sua fiducia nelle energie coraggiose dei giovani, la sua speranza in una crescita che combatta le disuguaglianze e le marginalità, che non lasci nessuno indietro”. La presidente Romana Liuzzo racconta l’ultima iniziativa della Fondazione

Ue, come cambiare per essere competitivi. La ricetta di Polillo

Individuare la strategia migliore per restringere il gap competitivo dell’Europa nei confronti dei principali player del mondo, Stati Uniti da un lato, Cina dall’altro, non sarà un passeggiata. E non perché l’ex Bce non abbia sull’argomento idee chiare. Ma perché ciò che sarebbe necessario fare si scontra contro bardature burocratiche ossificate e con il peso di interessi consolidati, che non sarà facile superare

A un mese dall’attacco di Hamas, il rischio è in Cisgiordania. Conversazione con Dentice

Per il responsabile Mena del CeSI, l’esplosione di scontri in Cisgiordania potrebbe essere un detonatore per una nuova fase della guerra, mentre gli Usa muovono la diplomazia e Cina e Russia cercano di sfruttare la situazione per promuovere le narrazioni incendiarie anti-occidentali

Dissuasione e deterrenza, cosa prevede l'accordo tra Italia e Albania sui migranti

Dopo la Tunisia, Palazzo Chigi attenziona un altro Paese altamente strategico alla voce flussi migratori e annuncia di voler realizzare due centri per migranti da 30mila persone all’anno in Albania. La visita a Roma del premier Edi Rama

I lanciatori al summit Esa. Avio verso la gestione dei servizi del Vega

Nel primo giorno dello Space summit Esa di Siviglia, Italia, Francia e Germania firmano un accordo per rilanciare il settore spaziale europeo e per spingere sul comparto dei lanciatori per l’accesso del Vecchio continente alle orbite. Inoltre, per Avio si avvicina la possibilità di un’apertura alla commercializzazione autonoma del Vega

×

Iscriviti alla newsletter