Il Presidente della Repubblica esorta il Vecchio continente a usare la sua stazza per rispondere agli Stati Uniti con un dialogo costruttivo ed equo. Perché giocare senza lealtà vuol dire perdere tutti
Archivi
Tokyo si dota di un nuovo comando centralizzato (guardando a Pechino e Washington)
Con la creazione del nuovo centro di comando a Camp Ichigaya, il Giappone centralizza la gestione delle Forze di Autodifesa. Questa iniziativa rafforza la sicurezza del Paese, aumentando il coordinamento e la reattività di fronte a minacce regionali
Non solo Ucraina, perché nel Balcani si gioca il derby Occidente vs Cina
Oggi il rischio nei Balcani si chiama Cina, dove sono in essere i contratti Bri che spesso includono clausole che consentono ai Paesi di cedere asset, come i diritti su un porto marittimo, invece di rimborsi in contanti sui prestiti. Tali condizioni hanno portato molti soggetti a paragonare il programma in questione a una vera e propria trappola del debito. Uno scenario che è retrocesso “comunicativamente” in secondo piano a causa della guerra in Ucraina, ma che deve procedere politicamente di pari passo alla cosiddetta riunificazione dei Balcani, obiettivo europeo a cui anche l’Italia lavora
Più protezione delle infrastrutture critiche a livello locale. La mossa di Trump
Il provvedimento della Casa Bianca mira a trasferire maggiori responsabilità di protezione delle infrastrutture critiche agli enti statali e locali, promuovendo una gestione più diretta e collaborativa dei rischi informatici, in un contesto in cui attacchi hacker, specialmente da parte di attori stranieri, rappresentano una crescente minaccia. L’esempio di New York City nel 2015
Tra Salvini e Tajani prevarrà la mediazione di Meloni. Piepoli spiega perché
Lo scambio di accuse fra i due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, finirà col “far prevalere la linea della premier Giorgia Meloni che, essendo politicamente più forte di entrambi, ancora una volta riuscirà a mediare. A Salvini, però, do un consiglio: si concentri sul territorio e lasci la politica estera a chi la conosce”. Schlein? “Il Pd è forte, ma il campo largo non esiste come prospettiva di alternativa di governo”. Conversazione con il sondaggista, Nicola Piepoli
Dall’IndoMed all’Artico, ecco perché Trump punta sulle navi
Lo spazio marittimo torna ad essere il luogo per eccellenza in cui si definiscono i nuovi rapporti di forza. Non più solo arena di commerci, ma teatro in cui si esercitano influenza, deterrenza e presenza strategica: in una parola una dimensione essenziale della geopolitica globale
Europa slegata in movimento. La Marina francese grande protagonista nell’Indo-Pacifico
La Marina francese torna nell’Indo-Pacifico dopo 56 anni con il gruppo d’attacco della portaerei Charles de Gaulle. La missione Clemenceau 25 rafforza le alleanze e tutela gli interessi francesi in un’area strategica, tra esercitazioni e manovre geopolitiche
Perché la Strategia europea per la regione adriatico-ionica è importante
L’ambasciatore Giovanni Castellaneta, prestigiosa personalità della diplomazia italiana che, come noto, ha svolto la sua attività diplomatica come ambasciatore d’Italia in Iran (1992-1995), in Australia (1998-2001) e negli Stati Uniti d’America (2005-2009), è stato premiato come Marchigiano ad honorem. L’ambasciatore è anche l’attuale Segretario generale della Iniziativa Adriatico Ionica, organizzazione internazionale nata nel 2000, con la firma della “Dichiarazione di Ancona” da parte dei ministri degli Esteri dei sei Paesi fondatori: Albania, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia. Il racconto di Giorgio Girelli, ambasciatore di San Marino
Le lunghe notti turche contro l’autoritarismo. Ragioni e implicazioni delle mosse di Erdoğan
L’arresto del sindaco di Istanbul Imamoğlu segna sicuramente un punto di svolta nel futuro politico del Paese e un ulteriore passo verso un processo di consolidamento dell’autoritarismo del governo di Recep Tayyip Erdoğan ormai alla guida del Paese da oltre 20 anni. Lunghe sono le notti di protesta a Istanbul e in tutto il Paese. Il rischio è ora che dinamiche interne e internazionali convoglino sempre più in un imbuto senza via di ritorno. L’analisi di Jacopo Franceschini, Università Kadir Has (Istanbul), theSquare Centre (Milano); Riccardo Gasco, Università di Bologna, IstanPol Institute; Samuele Carlo Ayrton Abrami, ricercatore Cidob (Barcellona), Mercator-Istanbul Policy Center
Washington sta mediando per un accordo tra Russia e Ucraina sul Mar Nero
Le delegazioni di Kyiv e Mosca discutono con gli Stati Uniti la possibilità di un cessate il fuoco parziale nelle acque del Mar Nero, con la sospensione degli attacchi a porti e strutture marittime per garantire il commercio. Sulla scia dell’accordo sul grano abbandonato due anni fa